• Testo INTERPELLANZA

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Atto a cui si riferisce:
C.2/00637 la situazione di assoluta precarietà venutasi a creare progressivamente in Calabria in materia di tutela del diritto alla salute è divenuta tale da non garantire neppure i livelli essenziali...



Atto Camera

Interpellanza 2-00637presentato daSANTELLI Joletesto diLunedì 21 luglio 2014, seduta n. 268

I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro della salute, il Ministro dell'economia e delle finanze, per sapere – premesso che:
la situazione di assoluta precarietà venutasi a creare progressivamente in Calabria in materia di tutela del diritto alla salute è divenuta tale da non garantire neppure i livelli essenziali di assistenza emergenziale;
in particolare, quella garantita dallo stabilimento ospedaliero dell'Annunziata, afferente all'azienda ospedaliera di Cosenza, è minacciata dalla penuria di medici a tal punto da dovere essere in procinto di non potere più garantire il pronto soccorso e l'attività dell'UOC di rianimazione;
una tale situazione mette a repentaglio la vita di numerosissimi cittadini, dal momento che tantissimi calabresi hanno ritenuto, negli anni, l'Annunziata un presidio erogativo di eccellenza ove potere accedere, da tutta la provincia (che giova ripeterlo conta 155 comuni e oltre 750 mila abitanti), per rinvenire ivi le cure necessarie;
a fronte di un tale insopportabile disagio, il sindaco di Cosenza, assediato dalle istanze che lo hanno reso sensibile alla problematica, ha emesso una ordinanza contingibile e urgente, ricorrendone i presupposti di particolare gravità e pericolo per la vita delle persone, finalizzata all'assunzione temporanea di 7 medici, appena indispensabili ad assicurare l'esistenza delle prestazioni riferibili alle due anzidette primarie attività ospedaliere;
a fronte di una siffatta iniziativa, esercitata in qualità di massima autorità sanitaria locale, l'ufficio di commissariamento (un «nomen iuris» speso peraltro indebitamente solo in Calabria a tal punto da assumere una soggettività amministrativa frutto di una eccessiva creatività) e, per esso, i subcommissari Pezzi e Urbani, ha diffidato il direttore generale dell'azienda ospedaliera di Cosenza dal dare attuazione all'adempimento ordinatogli, nei confronti del quale peraltro il medesimo manager aveva iniziato a dare corso responsabilmente;
un tale comportamento è a giudizio degli interpellanti da ritenersi assolutamente pernicioso per la salute pubblica nonché attivato e mantenuto esorbitando dai compiti attribuiti agli agenti, peraltro non provvisti neppure della rappresentanza esterna attribuita dalla legge al commissario ad acta nominato dal Governo ai sensi e per effetti dell'articolo 120, comma 2, della Costituzione;
allo stato, la carica di commissario ad acta è inconcepibilmente vacante, nonostante siano trascorsi mesi dalle dimissioni del già presidente della regione Calabria, onorevole Giuseppe Scopelliti;
si ritengono gravissimi i comportamenti tenuti dai sub-commissari tanto da indicare le ragioni di una loro immediata revoca, facendo in modo che il titolare del commissariamento venga nominato al più presto, scelto tra le professionalità di più riconosciuta fama ed esperienza –:
quali iniziative intenda intraprendere il Governo per riportare alla esigibilità costituzionale il diritto alla salute dei calabresi nonché per garantire il principio di legalità nell'esercizio dell'attività di commissariamento per il piano di rientro, a giudizio degli interpellanti frequentemente compromesso da rappresentanze sub-commissariali esercitate, sempre secondo gli interpellanti, indebitamente, attesa la loro configurazione come soggetti istituzionali preposti a fornire mero supporto al commissario ad acta, peraltro decaduto, senza il possesso di alcuna chiara prerogativa di manifestazione esterna.
(2-00637) «Santelli, Occhiuto».