• Testo RISOLUZIONE IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
C.7/00429 premesso che: da tempo è oggetto di ampia discussione e di numerose proposte il tema di una riforma organica della legislazione in materia portuale dettata dalla legge n. 84 del 1994,...



Atto Camera

Risoluzione in commissione 7-00429presentato daMETA Michele Pompeotesto diMercoledì 23 luglio 2014, seduta n. 270

La IX Commissione,
premesso che:
da tempo è oggetto di ampia discussione e di numerose proposte il tema di una riforma organica della legislazione in materia portuale dettata dalla legge n. 84 del 1994, che adegui la disciplina a una visione moderna di porto come sistema d'accesso di traffici economici ed elemento centrale di un complesso sistema logistico e che permetta di risolvere i principali profili di criticità, di tipo organizzativo, funzionale e finanziario, che ostacolano l'attività delle autorità portuali;
appare infatti ormai indifferibile incrementare l'efficienza e il potenziale concorrenziale degli scali portuali nazionali, non più competitivi in particolare rispetto ai porti dell'Europa settentrionale;
l'esame della riforma della legislazione in materia portuale, protrattosi per tutta la scorsa legislatura senza pervenire all'approvazione definitiva di una legge, è stato ripreso fin dall'inizio della legislatura in corso dall'8a Commissione del Senato;
il Governo, come più volte dichiarato dal Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, anche in occasione di audizioni in Parlamento, ha espresso l'intenzione di intervenire su alcuni dei punti più qualificanti della materia, sia nell'ambito dei lavori parlamentari sulla riforma della legge n. 84 del 1994 sia attraverso misure eventualmente inserite in provvedimenti d'urgenza, anche al fine di accelerare la definizione e attuazione di un assetto più moderno ed efficace delle autorità portuali;
in particolare il Governo ha più volte manifestato, da ultimo anche con riferimento alla predisposizione dei provvedimenti di riforma della pubblica amministrazione, la volontà di razionalizzare il sistema delle autorità portuali, riducendone il numero, attraverso l'individuazione di distretti portuali e logistici nell'ambito dei corridoi europei TEN-T e l'individuazione di una autorità portuale di interesse nazionale per ciascun distretto;
interventi di razionalizzazione del sistema delle autorità portuali devono tuttavia tener conto non solo dell'inserimento nei corridoi europei TEN-T, ma anche dell'oggettiva rilevanza, sotto il profilo logistico ed economico, delle autorità esistenti rispetto al territorio in cui sono situate;
in particolare, l'autorità portuale di Civitavecchia, Fiumicino e Gaeta è elemento essenziale del sistema logistico che collega la capitale, la regione Lazio e il centro Italia con il resto dell'Europa e del Mediterraneo, rappresentando il perno della rete di trasporto marittimo regionale e un punto di riferimento importante sia per i territori limitrofi, sia per l'accesso ad importanti zone turistiche e rotte crocieristiche del Mediterraneo;
i tre porti di competenza dell'autorità portuale registrano rilevanti volumi di traffico, avendo movimentato, nell'anno 2013, 15,7 milioni di tonnellate di merci, 1,4 milioni di passeggeri e oltre 670 mila automezzi; a questi dati bisogna aggiungere i 2,5 milioni di imbarchi, sbarchi e transiti di passeggeri di crociere, che fanno del porto di Civitavecchia il principale porto crociere italiano in termini di volumi;
il porto di Civitavecchia risulta tra i primi scali in Italia per traffico passeggeri, dal momento che collega il continente con la Sardegna e con la Sicilia, oltre ad essere un hub fondamentale di collegamento verso tutto il Mediterraneo occidentale, da Barcellona a Tunisi a Malta; per quanto concerne il traffico merci, pur avendo risentito della crisi economica, che ha avuto un impatto particolarmente pesante sui trasporti marittimi di merci, rimane, in ambito nazionale, un porto di indubbia rilevanza; la stessa contrazione del traffico merci che si è registrata nel porto di Civitavecchia ha riguardato principalmente i prodotti petroliferi, mentre è stata assai più limitata per quanto concerne le merci solide;
la Commissione europea ha posto lo sviluppo della rete transeuropea dei trasporti (TEN-T) come elemento chiave del potenziamento infrastrutturale e condizione essenziale per assicurare all'Europa una efficiente mobilità di persone e merci;
a seguito delle ultime revisioni operate con il regolamento (UE) n. 1315/2013, del Parlamento europeo e del Consiglio, dell'11 dicembre 2013, la rete transeuropea è stata articolata in due livelli, una rete centrale (core network) da completare entro il 2030, che è costituita dai collegamenti più importanti tra i Paesi dell'Unione e con i Paesi confinanti, comprendendo al suo interno 83 porti europei principali che saranno collegati attraverso strada o ferrovia, e una rete globale (comprehensive network), da completare entro il 2050, che svolge prevalentemente funzioni di collegamento all'interno dei territori degli Stati membri ed è destinata ad alimentare quella centrale; il porto di Civitavecchia è stato incluso tra i porti della rete globale, a differenza di precedenti valutazioni con le quali era stato inserito nel core network portuale;
rispetto a tali indicazioni, occorre tuttavia tener conto del rilievo essenziale che, sulla base dei dati sopra riportati, il porto di Civitavecchia assume rispetto ai collegamenti marittimi e al sistema logistico di Roma, della regione Lazio e dell'Italia centrale,

impegna il Governo

ad assicurare che, nell'ambito di qualunque iniziative di razionalizzazione del sistema delle autorità portuali, mediante misure di revisione del loro numero e della loro classificazione, l'autorità portuale di Civitavecchia, Fiumicino e Gaeta sia considerata come le autorità portuali che, rispetto alla struttura della rete transeuropea dei trasporti, sono incluse nella rete centrale e sia pertanto riconosciuta autorità di interesse nazionale.
(7-00429) «Meta, Argentin, Bonaccorsi, Campana, Carella, Coscia, Ferro, Gregori, Marroni, Pierdomenico Martino, Melilli, Miccoli, Minnucci, Morassut, Terrosi, Tidei».