Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA
Atto a cui si riferisce:
S.4/02529 AMORUSO - Ai Ministri dello sviluppo economico e del lavoro e delle politiche sociali - Premesso che:
dal 1º luglio 2014, dopo la scadenza della cassa integrazione e dopo che i tempi...
Atto Senato
Interrogazione a risposta scritta 4-02529 presentata da FRANCESCO MARIA AMORUSO
mercoledì 23 luglio 2014, seduta n.288
AMORUSO - Ai Ministri dello sviluppo economico e del lavoro e delle politiche sociali - Premesso che:
dal 1º luglio 2014, dopo la scadenza della cassa integrazione e dopo che i tempi per la soluzione della vertenza e per il possibile acquisto dello stabilimento da parte di un nuovo imprenditore si sono rivelati troppo lunghi, i 220 operai della Om Carrelli elevatori SpA, grossa azienda sita nella zona industriale di Bari, sono disoccupati;
Om Carrelli è un'azienda in origine del gruppo Fiat, poi venduta al gruppo tedesco Kion, che decide in seguito di dismettere l'impianto concordando con i sindacati che ci sia almeno un accompagnamento all'uscita per i lavoratori e mettendo a disposizione, a tal fine, circa 7 milioni di euro;
inoltre viene annunciato che una parte dei lavoratori baresi sarà trasferita presso lo stabilimento di Luzzara (Reggio Emilia), mentre un'altra parte andrà a lavorare in Germania. Alla fine gli spostamenti effettivi saranno appena 15;
dopo 7 mesi di presidi dei lavoratori dinanzi ai cancelli dell'azienda, il 20 dicembre 2013 viene annunciato l'accordo;
viene quindi istituito un tavolo di concertazione presso il Ministero dello sviluppo economico cui partecipa anche un possibile acquirente, la Metec SpA;
il tesoretto messo a disposizione dal gruppo tedesco Kion verrà congelato per cofinanziare l'investimento che si dovrebbe realizzare a Bari;
inoltre nel tempo si sono prospettate possibili acquisizioni da parte di vari imprenditori o aziende, sia italiani che stranieri, ma senza esito;
Om Carrelli lavora per il 75 per cento per conto della Fiat e per il restante 25 per cento con altre case automobilistiche;
l'appello dei lavoratori, affinché l'azienda possa continuare a operare, è che il capannone venga ceduto in comodato d'uso, cosicché non ricada il peso economico sull'acquirente, e la Regione Puglia si impegni a tutelare gli operai con un contratto di programma ed investendo risorse per la formazione,
si chiede di sapere quali ulteriori iniziative di competenza i Ministri in indirizzo intendano assumere nel contesto delle vicende in corso per favorirne un positivo esito.
(4-02529)