• Testo ODG - ORDINE DEL GIORNO IN ASSEMBLEA

link alla fonte scarica il documento in PDF

Atto a cui si riferisce:
C.9/DOC.VIII,N ... premesso che: le misure adottate nelle scorse legislature dagli organi competenti di Camera e Senato in materia di disposizioni relative a rapporti professionali che intercorrono tra...



Atto Camera

Ordine del Giorno 9/Doc. VIII, n. 4/001presentato daSBROLLINI Danielatesto diGiovedì 24 luglio 2014, seduta n. 271

La Camera,
premesso che:
le misure adottate nelle scorse legislature dagli organi competenti di Camera e Senato in materia di disposizioni relative a rapporti professionali che intercorrono tra parlamentari e loro collaboratori, non sono risultate sufficienti a colmare il vuoto regolamentare nei confronti della figura del collaboratore parlamentare;
ad oggi, non vi è alcun tipo di modello contrattuale al quale il parlamentare possa fare riferimento, non vi è alcuna relazione fra l'incarico ricoperto, il numero di ore lavorate e la retribuzione, non vi è alcuna chiarezza sul dovere di versamento di tasse, contributi e non vi è alcun elemento di trasparenza; non vi è una voce di bilancio specifica e vincolata riferita ai collaboratori. In assenza di indicazioni specifiche, rimane irrisolto il problema del ricorso diffuso a contratti di lavoro atipici, in particolare partite Iva e collaborazioni a progetto, nonostante il rapporto di lavoro abbia, molto spesso, le caratteristiche del rapporto di lavoro subordinato;
nella seduta n. 112 del 6 novembre 2013 nella quale si è discusso e approvato il Documento di bilancio interno della Camera dei deputati DOC.VIII, n. 2 sono stati accolti cinque ordini del giorno (n. 38. Boccadutri; n. 54. Chaouki; n. 69. Cozzolino; n. 83. Mannino; n. 89. Speranza, Brunetta, Dellai) che impegnavano l'Ufficio di Presidenza a definire la figura del collaboratore parlamentare. Nonostante tali richieste, ad oggi, non risulta che l'Ufficio di Presidenza sia intervenuto sulla questione dei collaboratori parlamentari;
nella XVI legislatura, la Camera dei deputati approvò la proposta di legge C. 5382, concernente la disciplina del rapporto di lavoro tra i membri del Parlamento ed i loro collaboratori; tale proposta di legge venne trasmessa al Senato il 4 ottobre 2012; tuttavia, la fine anticipata della legislatura non permise la sua discussione ed eventuale approvazione da parte di questo ramo del Parlamento;
in molti Paesi europei, nonché al Parlamento europeo, nel corso degli anni, la figura del collaboratore parlamentare è stata riconosciuta e maggiormente definita. Tale riconoscimento ha permesso di disciplinare la materia in modo chiaro e trasparente definendo le diverse configurazioni del rapporto di lavoro, il responsabile dell'erogazione della retribuzione, i tetti finanziari, il numero massimo di collaboratori, la disciplina per la stipulazione del contratto, per le modalità di svolgimento e risoluzione del rapporto di lavoro, per le garanzie del lavoratore e per l'assistenza e la previdenza,

impegna, per le rispettive competenze, l'Ufficio di Presidenza e il Collegio dei Questori:

a disciplinare tempestivamente, in maniera completa e organica il rapporto fra deputato e collaboratore, tenuto conto delle esigenze di bilancio della Camera dei deputati e ricorrendo alle soluzioni individuate dai principali Paesi europei e dal Parlamento europeo, non mancando di aumentare il livello di trasparenza assumendo le opportune iniziative affinché i dati relativi ai collaboratori e al tipo di contratto, nel rispetto delle norme sulla privacy, siano pubblicati nel sito internet della Camera;
a dare piena attuazione agli impegni assunti con l'approvazione degli ordini del giorno, al Documento di bilancio interno della Camera dei deputati 9/DOC.VIII, n. 38. Boccadutri; n. 54. Chaouki; n. 69. Cozzolino; n. 83. Mannino; n. 89. Speranza, Brunetta, Dellai;
a creare una voce di bilancio vincolata e riservata esclusivamente a quei parlamentari che intendono avvalersi di collaboratori.
9/Doc. VIII, n. 4/1. Sbrollini.