• Testo ODG - ORDINE DEL GIORNO IN ASSEMBLEA

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Atto a cui si riferisce:
C.9/DOC.VIII,N ... premesso che: la serie storica della spesa di funzionamento della Camera dei deputati (costituita dalla somma delle spese correnti e di quelle in conto capitale) nel 2008 era di...



Atto Camera

Ordine del Giorno 9/Doc. VIII, n. 4/100presentato daCAPARINI Davidetesto diGiovedì 24 luglio 2014, seduta n. 271

La Camera,
premesso che:
la serie storica della spesa di funzionamento della Camera dei deputati (costituita dalla somma delle spese correnti e di quelle in conto capitale) nel 2008 era di 1.068,979 milioni di euro (+1,50 rispetto al 2007), nel 2009 di 1.082,858 (+1,30), nel 2010 di 1.097,051 (+1,30), nel 2011 di 1.108,119 (+1,01), 2012 1.087,618 (-1,85) e nel 2013 1.054,914 (-3,01); questa integrata dai saldi di previsione triennale, che nel 2014 è di 1.037,209 milioni di euro (-1,68), nel 2015 di 1.040,949 (+0,36) e nel 2016 di 1.043,273 (+0,22) evidenziano un'inversione di tendenza con una brusca diminuzione dell'emerita opera di riduzione del fabbisogno che questa Istituzione ha abbozzato a partire dal 2012;
la riduzione dei costi della politica, tra i quali quelli per il funzionamento degli organi costituzionali come la Camera dei deputati, è un obiettivo imprescindibile quanto improcrastinabile;
al fine di conseguire apprezzabili risparmi economici sul complessivo costo dell'organo parlamentare gravante sul bilancio del Paese in una fase di seria difficoltà del sistema economico;
l'utilizzo del software di proprietà è una voce significativa del bilancio della Camera;
il software libero da diritti proprietari avrebbe un impatto decisivo sull'economia locale dell'innovazione, farebbe lavorare professionisti e imprese che oggi di fatto non hanno un mercato e non lo avranno fino a quando le politiche nel settore pubblico saranno orientate al software chiuso proposto da grandi e influenti produttori con relazioni consolidate, rapporti pluriennali con amministrazioni centrali e periferiche. Alcuni governi pensano che dobbiamo riprendere questo controllo e dare la possibilità al paese, alle industrie locali, ai giovani programmatori di poter avere un ruolo nello sviluppo tecnologico;
l'Istat da cinque anni a questa parte è progressivamente migrato verso l'Open Source e, se nel 2003 Istat spendeva 1,2 milioni di euro l'anno in software proprietario, oggi spende meno della metà e sviluppa in proprio gli applicativi e i sistemi open di cui ha bisogno;
considerato l'ordine del giorno 9/Doc. VIII, n. 2/52 accolto nella seduta numero 112 di Mercoledì 6 novembre 2013,

impegna, per le rispettive competenze, il Collegio dei Questori, l'Ufficio di Presidenza o entrambi

a valutare l'utilizzo di software libero da diritti proprietari.
9/Doc. VIII, n. 4/100. Caparini, Fedriga, Giancarlo Giorgetti, Gianluca Pini, Matteo Bragantini, Molteni, Allasia, Attaguile, Borghesi, Bossi, Busin, Caon, Invernizzi, Grimoldi, Guidesi, Marcolin, Prataviera, Rondini, Simonetti.