• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE

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Atto a cui si riferisce:
S.3/01144 MONTEVECCHI, BENCINI, BERTOROTTA, CAPPELLETTI, FUCKSIA, PAGLINI, PUGLIA, MORONESE, DONNO, Maurizio ROMANI, MUSSINI, LO GIUDICE, BIGNAMI - Al Ministro della giustizia - Premesso che:...



Atto Senato

Interrogazione a risposta orale 3-01144 presentata da MICHELA MONTEVECCHI
mercoledì 30 luglio 2014, seduta n.295

MONTEVECCHI, BENCINI, BERTOROTTA, CAPPELLETTI, FUCKSIA, PAGLINI, PUGLIA, MORONESE, DONNO, Maurizio ROMANI, MUSSINI, LO GIUDICE, BIGNAMI - Al Ministro della giustizia - Premesso che:

nella casa di reclusione di Volterra (Pisa), la struttura carceraria situata all'interno della Fortezza Medicea, opera dall'agosto del 1988 la Compagnia della Fortezza che, come riportato sul relativo sito ufficiale, nasce come progetto di Laboratorio all'interno della struttura penitenziaria a cura dell'associazione Carte Blanche, con la direzione del regista e drammaturgo Armando Punzo;

la Compagnia produce mediamente uno spettacolo all'anno, presentato sia all'interno della casa di reclusione che all'esterno in occasione di stagioni teatrali, festival ed eventi. Molti di questi spettacoli teatrali, al pari dell'impegno profuso dai detenuti-attori, sono stati insigniti di premi tra i più ambiti nel mondo del teatro e continuano a riscuotere consensi tra addetti ai lavori, pubblico e operatori;

ad oggi l'attività della Compagnia si svolge nel minuscolo teatro Renzo Graziani, ossia una saletta di circa 40 metri quadri con una capienza limitatissima, ed in altre celle dismesse ed utilizzate come sala costumi, sartoria e sala trucco, nonché in un cortile esterno destinato alle attività ricreative e sportive dei detenuti; cortile che nei mesi di giugno e luglio viene utilizzato come laboratorio di scenografia ed anche per presentare gli spettacoli di nuova produzione;

considerato che, a parere degli interroganti:

grazie al lavoro promosso dalla Compagnia, la casa di reclusione ha smesso di essere percepita dalla cittadinanza limitrofa come corpo estraneo, utile solo per produrre posti di lavoro, iniziando un lento ma inarrestabile processo di apertura verso la società civile, in sintonia con essa, e accompagnando il carcerato nel suo periodo detentivo in un percorso artistico, professionalizzante e risocializzante;

l'attività portata avanti in questi lunghi anni dalla Compagnia si è rivelata infatti proficua e feconda sotto diversi aspetti: il recupero del detenuto e la sua riabilitazione all'interno della società civile nonché nel rapporto con gli operatori interni all'istituto di reclusione medesimo. L'effetto benefico dell'attività svolta tocca, infatti, più aspetti della personalità e del carattere, con efficacia positiva relativamente all'intersocialità del detenuto influendo, soprattutto, sulla possibilità di un inserimento lavorativo. Non va, invero, sottovalutata, ma al contrario incentivata l'esperienza lavorativa dei detenuti i quali, attraverso l'esperienza teatrale, nonché grazie alla dotazione di una idonea struttura teatrale, potrebbero compiere una serie di attività ulteriori comportanti l'impiego della forza lavoro. In particolare, ci si riferisce alla manutenzione e alla pulizia degli ambienti, all'organizzazione ed all'accoglienza, nonché alla formazione di tutte le maestranze che prendono parte alla messa in atto di uno spettacolo teatrale: quintisti, elettricisti, tecnici audio suono, costumisti, sarti, truccatori di scena ovvero tutte quelle figure le quali possono, grazie al percorso formativo riabilitativo fatto all'interno del carcere, spendere la professionalità maturata al di fuori della struttura a fine pena;

i risultati raggiunti dalla Compagnia forniscono, pertanto, un chiaro esempio di successo ed efficacia anche in un Paese dove è estremamente critica la visione rispetto al detenuto;

la Fortezza Medicea, al momento, non è dotata di spazi adeguati atti ad incrementare l'efficacia del potenziale così creato. Tuttavia, sono presenti aree non utilizzate all'interno delle quali si potrebbe procedere con opportuni interventi architettonici al fine di ovviare questa problematica;

considerato, infine, che ai sensi dell'articolo 27 della Costituzione l'obiettivo della detenzione è la rieducazione del condannato, la quale può avvenire anche attraverso percorsi compatibili con il progetto esposto in premessa,

si chiede di sapere:

quali iniziative di competenza, anche di carattere normativo, intenda intraprendere il Ministro in indirizzo al fine di valorizzare il progetto promosso dalla Compagnia della Fortezza, alla luce delle problematiche citate;

se intenda dotare la casa di reclusione di Volterra degli spazi idonei allo svolgimento dell'attività promossa dalla Compagnia alla luce del suo intento risocializzante.

(3-01144)