• Testo ODG - ORDINE DEL GIORNO IN ASSEMBLEA

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Atto a cui si riferisce:
C.9/02486-AR/1 ... premesso che: l'articolo 4, comma 4, del succitato decreto-legge n. 101 del 2013, convertito (con modificazioni) in legge n. 125 del 2013, dispone che «L'efficacia delle graduatorie...



Atto Camera

Ordine del Giorno 9/02486-AR/141presentato daBONACCORSI Lorenzatesto diGiovedì 31 luglio 2014, seduta n. 276

La Camera,
premesso che:
l'articolo 4, comma 4, del succitato decreto-legge n. 101 del 2013, convertito (con modificazioni) in legge n. 125 del 2013, dispone che «L'efficacia delle graduatorie dei concorsi pubblici per assunzioni a tempo indeterminato, vigenti alla data di entrata in vigore del presente decreto, relative alle amministrazioni pubbliche soggette a limitazioni delle assunzioni, è prorogata fino al 31 dicembre 2016»;
già prima dell'entrata in vigore di tale norma, si era venuto a creare, dopo l'approvazione del decreto legislativo n. 150 del 2009 (cosiddetta legge Brunetta), un enorme contenzioso – tutt'ora pendente – in ordine all'utilizzabilità delle graduatorie relative alle progressioni verticali o concorsi interni (banditi anteriormente all'entrata in vigore di detta normativa), ai fini dell'assunzione dei vincitori e degli idonei (nei posti ascrivibili a qualifiche superiori);
nonostante il parere contrario – all'utilizzabilità di dette graduatorie – espresso nelle note circolari della Funzione Pubblica dei 2011 e 2013 (l'ultima delle quali è intervenuta dopo l'approvazione del decreto-legge n. 101 dell'ex governo Letta), migliaia di dipendenti hanno proposto ricorsi, dimostrando al Giudice che dette progressioni verticali o concorsi interni costituiscono «Pubblici Concorsi» a tutti gli effetti, e dunque la proroga è un istituto applicabile anche a dette graduatorie, non solo a quelle dei concorsi esterni (v. sentenza n. 1693 del 17 febbraio 2014 del Tribunale di Roma, sezione lavoro; sentenza Tar Lazio n. 3444 del 17 aprile 2012; sentenza Tar Lazio n. 1889 del 23 febbraio 2013; sentenza del Consiglio di Stato n. 6248 del 27 dicembre 2013; sentenza del Consiglio di Stato n. 1061 del 05 marzo 2014). Per di più, il Giudice ha riconosciuto il «Diritto allo scorrimento» delle predette graduatorie anche per gli idonei, e non solo l'utilizzo delle medesime per i soggetti risultati vincitori;
vi sono state anche pronunce difformi da parte del Consiglio di Stato (v. sentenza n. 136 del Consiglio di Stato del 16 gennaio 2014, che richiama il parere reso dall'Adunanza generale n. 4625 del 06 novembre 2012). Ma tali pronunciamenti sono la conseguenza del nuovo orientamento legislativo inaugurato dalla legge Brunetta, il quale impone determinate modalità di accesso (riserva all'esterno di almeno la metà dei posti banditi) e determinati requisiti culturali (titoli di studio) anche per le progressioni fra aree. Si tratta, tuttavia, di vincoli che concernono le nuove procedure di reclutamento del personale, non l'utilizzo delle graduatorie afferenti procedure già concluse. Diversamente opinando, si andrebbe ad interpretare restrittivamente – a posteriori – la normativa sulle proroghe dell'efficacia delle norme concorsuali (normativa inaugurata sin dalla legge finanziaria del 2004) e retroattivamente – a priori – la stessa legge Brunetta (che impone nuovi requisiti per le procedure avviate successivamente alla sua entrata in vigore, ma non regola l'utilizzo di graduatorie già approvate prima di detta entrata in vigore). Per di più, migliaia di dipendenti pubblici si vedrebbero così «discriminati» solo perché collocati in graduatorie relative a concorsi riservati al personale (quando tuttavia detti concorsi erano pienamente legittimi),

impegna il Governo

a valutare l'opportunità di intraprendere ogni iniziativa urgente affinché per «concorso pubblico» si possa intendere a tutti gli effetti anche il concorso interamente riservato ai dipendenti o la progressione verticale, laddove la relativa graduatoria è stata approvata prima dell'entrata in vigore del decreto legislativo n. 150 del 2009.
9/2486-AR/141. (Testo modificato nel corso della seduta) Bonaccorsi.