• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
C.5/03477 il decreto-legge numero 91 del 2014 e successive modificazioni e integrazioni «Disposizioni urgenti per il settore agricolo, la tutela ambientale e l'efficientamento energetico dell'edilizia»...



Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-03477presentato daCENNI Susannatesto diGiovedì 7 agosto 2014, seduta n. 281

CENNI, ZANIN, FRANCO BORDO, PELLEGRINO, CARRA, ROMANINI, VENITTELLI e TERROSI. — Al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare . — Per sapere – premesso che:
il decreto-legge numero 91 del 2014 e successive modificazioni e integrazioni «Disposizioni urgenti per il settore agricolo, la tutela ambientale e l'efficientamento energetico dell'edilizia» norma il reato per la coltivazione sul territorio nazionale di alimenti ogm, già introdotto con il decreto interministeriale di adozione delle misure di urgenza ai sensi dell'articolo 54 del regolamento (Ce) n. 178 del 2002 del 12 luglio 2013;
in seguito a tale norma la procura di Udine ha disposto:
il 9 luglio 2014, con la collaborazione del Corpo forestale dello Stato, la distruzione di circa 100 metri quadrati di terreno seminato con mais transgenico, in un terreno nei pressi di Mereto di Tomba (Udine);
il 19 luglio 2014, con la collaborazione del Corpo forestale dello Stato, il sequestro dei terreni nel comune di Colloredo di Monte Albano (Udine) dove sono state piantumate coltivazioni di mais transgenico su una superficie di 6.500 metri quadrati e la distruzione con mezzi meccanici di tutte le piante transgeniche seminate;
il 6 agosto il proprietario dei terreni seminato con mais Ogm, Giorgio Fidenato, ha dichiarato all'agenzia di stampa Ansa che «continuerà a seminare alimenti ogm»;
da notizie di stampa sembrerebbe essere avvenuta una semina con mais ogm illegale in un ulteriore terreno, sempre di proprietà di Giorgio Fidenato, a Fanna (Pordenone) già sottoposto a prelievi ed accertamenti del Corpo forestale dello Stato;
il 23 luglio 2014 è stato formalizzato l'accordo politico Unione europea, raggiunto dai Ministri dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare il 28 giugno che dà agli stati membri la libertà di scelta sulla coltivazione o meno degli ogm sul territorio nazionale. Il Consiglio affari generali ha infatti adottato la sua posizione in prima lettura sulla proposta di direttiva sugli ogm che la Commissione Unione europea aveva presentato nel 2010 e già passata dal Parlamento europeo. Ora la tematica sarà affrontata dalla presidenza italiana di turno dell'Ue, che dovrà cominciare a inizio autunno i negoziati con il nuovo Europarlamento;
il Parlamento italiano, attraverso mozioni specifiche, si è già espresso sulla volontà di vietare colture ogm;
il Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali Maurizio Martina ha più volte dichiarato che «il modello agricolo italiano può fare a meno della coltivazione degli ogm»;
il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare Gian Luca Galletti ha recentemente dichiarato in audizione alla commissione ambiente dell'Europarlamento: «il nostro principale auspicio è raggiungere un accordo entro fine anno con il Parlamento Ue sulla direttiva che dà agli Stati membri facoltà di scelta sulla coltivazione degli ogm. In campo ambientale, il dossier ogm rappresenta la priorità legislativa della presidenza italiana» –:
se la notizia corrisponda al vero, se si conosca la provenienza delle sementi in oggetto che consente l'arrivo in Italia, e quali provvedimenti urgenti intendano assumere i Ministri interrogati, in relazione alle loro rispettive competenze, agli indirizzi approvati dal Parlamento ed alle nuove norme in materia, per evitare che vengano effettuate semine illegali di ogm sul territorio nazionale, anche al fine di prevenire e limitare il rischio di contaminazione delle coltivazioni tradizionali.
(5-03477)