• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE

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Atto a cui si riferisce:
S.3/01174 D'AMBROSIO LETTIERI, AMORUSO, BRUNI, BRUNO, IURLARO, LIUZZI, PERRONE, TARQUINIO, ZIZZA - Ai Ministri dell'economia e delle finanze e della salute - Premesso che: con nota prot. n....



Atto Senato

Interrogazione a risposta orale 3-01174 presentata da LUIGI D'AMBROSIO LETTIERI
giovedì 7 agosto 2014, seduta n.302

D'AMBROSIO LETTIERI, AMORUSO, BRUNI, BRUNO, IURLARO, LIUZZI, PERRONE, TARQUINIO, ZIZZA - Ai Ministri dell'economia e delle finanze e della salute - Premesso che:

con nota prot. n. S.I/75926 del 17 settembre 2013, in attuazione del programma ispettivo per l'anno 2013 il ragioniere generale dello Stato, ai sensi dell'art. 29 del regio decreto 18 novembre 1923, n. 2440, dell'art. 3 della legge 26 luglio 1939, n. 1037, nonché dell'art. 60, comma 5, del decreto-legislativo 30 marzo 2001, n. 165, ha disposto l'esecuzione di una verifica amministrativo-contabile nei confronti dell'Azienda sanitaria locale di Bari ed accertamenti in relazione all'interrogazione parlamentare 4-08644 della Senatrice Adriana Poli Bortone durante la XVI Legislatura relativa alla chiusura di alcuni reparti dell'ospedale di Monopoli (Bari);

risulta agli interroganti che la verifica degli ispettori incaricati si è incentrata sui specifici argomenti di indagine come la gestione economico-finanziaria dell'Azienda, con particolare riguardo alla situazione debitoria nei rapporti con i fornitori di beni e servizi e con le strutture accreditate ed eventuali aggravi di spesa per costi aggiuntivi, l'osservanza degli obblighi di contenimento della spesa di personale e modalità di gestione del ricorso a consulenze ed a servizi esterni con esclusivo o prevalente impiego di personale, le modalità di esercizio dell'attività libero-professionale intramuraria, con particolare riferimento all'attività svolta all'esterno e stato di attuazione del processo di riconduzione di tale attività all'interno delle strutture aziendali, le modalità di instaurazione e di regolazione dei rapporti con le strutture private accreditate per l'erogazione di prestazioni di ricovero e ambulatoriali, con particolare riferimento ai criteri di remunerazione ed all'attività di controllo su eventuali comportamenti opportunistici, le spese per acquisti di beni e servizi e le modalità di gestione del patrimonio immobiliare;

considerato che:

secondo quanto riportato da "La Gazzetta del Mezzogiorno" edizione di Puglia e Basilicata del 25 luglio 2014, il Ministero dell'economia e delle finanze avrebbe denunciato alla Corte dei conti e alla competente Procura della Repubblica l'Asl di Bari per aver prodotto, tra le altre, "una mera integrazione stipendiale" a favore di manager, dirigenti dell'Asl e altro personale, che potrebbero aver percepito compensi non dovuti;

secondo le indiscrezioni di stampa, si sarebbe posta in essere una gestione della contabilità "in contrasto con le norme in vigore" che avrebbe comportato un esborso complessivo che ammonta, per 5 anni, a non meno di 24 milioni di euro;

in particolare, gli ispettori ministeriali, nella relazione inviata alla Corte dei conti e alla Procura di Bari, avrebbero elencato, come riportato anche dallo stesso quotidiano il 24 luglio, ben 63 elementi critici;

in tema di ricoveri sembrerebbe che le strutture private, a fronte di un numero di posti letto nettamente inferiore rispetto al numero dei posti letto degli ospedali pubblici, abbiano registrato un numero quasi paritario di ricoveri producendo un fatturato superiore sia per costo a posto letto che per costo complessivo dei ricoveri;

anche i permessi dei medici sarebbero finiti nel mirino: gli ispettori avrebbero registrato un numero esorbitante di permessi cui sommare un numero di prestazioni aggiuntive pagate indebitamente (come si legge in un articolo del 30 luglio);

preso atto che:

a giudizio degli interroganti le valutazioni e le contestazioni presentate nella relazione dell'indagine ispettiva rappresentano un quadro allarmante e inquietante che costituisce l'ultimo dei fatti di mala gestio verificatisi in Puglia;

dal 2007 al 2013, la Giunta regionale, al fine di garantire il ripiano del deficit sanitario sottoposto a piano di rientro, ha imposto ai cittadini pugliesi tasse regionali aggiuntive per un totale di 1,865 miliardi di euro, introducendo aumenti di Irpef, Irap, gas metano, deposito rifiuti in discarica, accise sulla benzina e ticket regionali per ricette di visite specialistiche anche per cittadini esenti;

a fronte di tale sacrificio della collettività, la sanità pugliese non ha ottenuto alcun beneficio sul versante dei servizi sanitari a cui è difficile accedere in condizioni di efficienza anche in considerazione delle liste d'attesa e della mobilità passiva extraregionale;

preso atto, inoltre, che:

il decreto-legge n. 69 del 2013, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 98 del 2013, ha potenziato l'istituto del commissario per la spending review;

l'attività del commissario riguarda le spese delle pubbliche amministrazioni, degli enti pubblici, nonché delle società controllate direttamente o indirettamente da amministrazioni pubbliche che non emettono strumenti finanziari quotati in mercati regolamentati, con l'ausilio di ispezioni e verifiche a cura dell'Ispettorato per la funzione pubblica e del Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato;

l'art. 19, comma 2, del decreto-legge n. 90 del 2014, convertito il 7 agosto 2014, recante "Misure urgenti per la semplificazione e la trasparenza amministrativa e per l'efficienza degli uffici giudiziari", ha stabilito che "I compiti e le funzioni svolti dall'Autorità di vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture sono trasferiti all'Autorità nazionale anticorruzione e per la valutazione e la trasparenza (ANAC), di cui all'articolo 13 del decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150, che è ridenominata Autorità nazionale anticorruzione";

in particolare i commi 5 e 6 dell'articolo 13 del decreto legislativo n. 150 del 2009 definiscono le competenze dell'Autorità nazionale anticorruzione tra cui la verifica della corretta predisposizione del piano e della relazione sulla performance delle amministrazioni centrali e, a campione, l'analisi degli enti territoriali, formulando osservazioni e specifici rilievi (lett. c) del comma 6), oltre ai compiti di indirizzare, coordinare e sovrintendere all'esercizio indipendente delle funzioni di valutazione (comma 5), di garantire la trasparenza dei sistemi di valutazione (comma 5, lett. b)), di assicurare la comparabilità e la visibilità degli indici di andamento gestionale degli enti e delle istituzioni pubbliche (comma 6, lett. h)),

si chiede di sapere:

se i Ministri in indirizzo, ciascuno per quanto di competenza, siano a conoscenza della relazione inviata dagli ispettori alle competenti autorità e quali siano le loro valutazioni;

se siano a conoscenza di procedimenti avviati dalla Corte dei conti e quali siano;

se non ritengano opportuno di dover esercitare immediatamente tutti i poteri ispettivi e richiedere anche l'intervento dell'Autorità nazionale anticorruzione e per la valutazione e la trasparenza delle amministrazioni pubbliche e del commissario per la spending review al fine di verificare il corretto governo della spesa in tutte le Aziende sanitarie locali della Regione Puglia;

se e quali provvedimenti urgenti e definitivi, ciascuno per quanto di competenza, intendano porre in essere, al fine di prevenire e contrastare ogni fenomeno di scorretta o illecita gestione delle risorse economiche, destinate al finanziamento della sanità pugliese.

(3-01174)