• Testo INTERPELLANZA

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Atto a cui si riferisce:
C.2/00668 come disciplinato dall'articolo 77 della Costituzione, il decreto-legge può essere adottato in casi straordinari di necessità e d'urgenza, approvato dal Consiglio dei ministri ed emanato dal...



Atto Camera

Interpellanza 2-00668presentato daSORIAL Girgis Giorgiotesto diMartedì 9 settembre 2014, seduta n. 286

Il sottoscritto chiede di interpellare il Presidente del Consiglio dei ministri, per sapere – premesso che:
come disciplinato dall'articolo 77 della Costituzione, il decreto-legge può essere adottato in casi straordinari di necessità e d'urgenza, approvato dal Consiglio dei ministri ed emanato dal Presidente della Repubblica, e deve essere convertito in legge dal Parlamento nei sessanta giorni successivi alla pubblicazione per non perdere efficacia;
da tempo ormai vige un sistema che ha reso le Camere solo un luogo che ratifica le scelte del Governo, che produce l'80 per cento delle leggi, poiché il Governo, il potere esecutivo, ha già da anni sottomesso quello legislativo (il Parlamento) ai suoi voleri: come sintetizza un recente articolo del Fatto Quotidiano «Silvio Berlusconi, tra l'aprile 2008 e il novembre 2011 produsse 80 decreti, vale a dire 2 al mese; Mario Monti coi suoi 41 incrementò la media a 2,4; Enrico Letta in dieci mesi ne ha prodotti la bellezza di 25 (2,5 al mese); Matteo Renzi, infine, con 16 decreti da fine febbraio vince la gara: oltre 3 al mese»;
in questa legislatura sono stati prodotti 44 decreti e 24 fiducie; il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, in passato ha mosso molte critiche contro l'abuso della decretazione d'urgenza: «Troppi decreti e poche leggi», scandì contro Romano Prodi nel 2007 e «Va garantita la funzionalità del Parlamento» (Tommaso Padoa Schioppa si lamentò dell'atteggiamento, per così dire, ostruzionistico di Napolitano nei suoi diari); nel 2009 convocò addirittura i presidenti di Camera e Senato – Fini e Schifani – per risolvere il problema: «Bisogna assolutamente fare qualcosa per riequilibrare il rapporto tra legislazione ordinaria e decretazione»; in un'altra occasione addirittura disse: «Basta coi decreti omnibus»;
la decretazione d'urgenza sembra costituire ormai un problema per la qualità della legislazione italiana, come si evince anche dalla sentenza n. 32 del 2014 della Corte costituzionale, che ha dichiarato l'illegittimità costituzionale degli articoli 4-bis e 4-vicies ter, del decreto-legge 30 dicembre 2005, n. 272 (decreto Olimpiadi di Torino), come convertito dalla legge 21 febbraio 2006, n. 49, per violazione dell'articolo 77 della Costituzione, ovvero per difetto di omogeneità, e quindi di nesso funzionale, tra le disposizioni originarie del decreto-legge e quelle impugnate, introdotte nella legge di conversione –:
se il Governo non intenda chiarire le motivazioni di un comportamento come quello esposto in premessa, che violando apertamente in dettato costituzionale, lascia troppo poco spazio di intervento agli eletti del popolo e se non intenda altresì invertire la rotta, perché sia posto un termine a questa esautorazione delle Camere e, indirettamente, del popolo italiano.
(2-00668) «Sorial».