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Atto a cui si riferisce:
S.1/00305 premesso che: in data 6 febbraio 2014, il Senato della Repubblica ha approvato sostanzialmente all'unanimità, con il parere favorevole del Governo, una mozione unitaria - ordine del...



Atto Senato

Mozione 1-00305 presentata da FELICE CASSON
giovedì 11 settembre 2014, seduta n.310

CASSON, ZANDA, DE PETRIS, PUPPATO, CALEO, CAPACCHIONE, CHITI, CIRINNA', CORSINI, D'ADDA, DALLA ZUANNA, DIRINDIN, FASIOLO, FAVERO, FILIPPI, GATTI, GIACOBBE, LO GIUDICE, LUMIA, MICHELONI, MINEO, MUCCHETTI, PEGORER, PEZZOPANE, RICCHIUTI, SOLLO, TOCCI, TURANO, ALBANO, BAROZZINO, BATTISTA, BIGNAMI, BORIOLI, BUEMI, CAMPANELLA, CERVELLINI, DE CRISTOFARO, DE PIN, MASTRANGELI, MUSSINI, PETRAGLIA, STEFANO, URAS, ZELLER - Il Senato,

premesso che:

in data 6 febbraio 2014, il Senato della Repubblica ha approvato sostanzialmente all'unanimità, con il parere favorevole del Governo, una mozione unitaria - ordine del giorno sul passaggio delle "grandi navi" da crociera a Venezia, in cui impegnava in sintesi il Governo: "1) ad assicurare che tutte le soluzioni presentate dai vari soggetti, pubblici e privati, siano preliminarmente e contemporaneamente comparate e considerate in sede di valutazione ambientale, a prescindere dallo stato di avanzamento progettuale, con le normali modalità di cui alla normativa VIA e VAS, opportunamente potenziata, attraverso un processo trasparente e partecipato e sentita la Commissione per la salvaguardia di Venezia; 2) a porre al centro della valutazione comparativa la rispondenza degli scenari prospettati alle condizioni progettuali: 1) compatibilità ed impatto ambientale; 2) rapidità di esecuzione; 3) gradualità e reversibilità; 4) impatto sull'economia di settore nella fase transitoria e continuità dell'offerta crocieristica; 5) entità delle risorse da impiegare; 6) sostenibilità economica e ambientale di lungo periodo; 7) rispetto delle normative vigenti";

in data 8 agosto 2014 si è tenuto a Roma il "Comitatone", che in tema di grandi navi a Venezia, per quanto si legge nel comunicato stampa della Presidenza del Consiglio dei ministri, non dà risposte definitive, esprimendosi in maniera non chiara in particolare sulla VIA (valutazione di impatto ambientale) cui assoggettare tutti i progetti scenari di soluzione del problema;

considerato che il decreto n. 1697 del 12 agosto 2014 dell'Autorità portuale di Venezia, al fine di approvare ed attivare la procedura VIA del progetto di "Adeguamento via acquea di accesso alla stazione Marittima di Venezia e riqualificazione delle aree limitrofe al canale Contorta- S.Angelo - rev. Luglio 2014", contiene alcune forzature interpretative e divergenze alquanto significative rispetto agli indirizzi che l'ordine del giorno del Senato del 6 febbraio 2014 ha voluto formulare, quasi facendo intendere che la recente riunione del "Comitatone" dell'8 agosto abbia scelto di far avanzare, proponendolo di fatto come un progetto di Stato, solo lo scavo di un nuovo canale dentro la laguna (il canale Contorta-S. Angelo appunto) e solo spostando le navi dal bacino di S. Marco alla laguna centrale, peraltro già notoriamente devastata dallo scavo del canale dei Petroli, di cui il nuovo canale è la continuazione e tutto ciò senza considerare quelle altre soluzioni che non comporterebbero la devastazione ulteriore della laguna di Venezia, oltre che contare di meno e richiedere tempi minori di realizzazione;

ritenuto che:

lo scostamento dal provvedimento del Senato può essere constatato anche in ordine all'andamento dei vari incontri ministeriali ed interministeriali tenutisi nel frattempo, dove la mancanza di partecipazione e trasparenza provoca momenti di sconcerto ed episodi di legittime manifestazioni di protesta nell'intera cittadinanza;

tali equivoci sorgono anche dal ruolo e dalla competenza impropri che la Capitaneria di porto di Venezia ha ritenuto di assumere nell'istruttoria tecnica di esame e selezione in relazione alle varie proposte progettuali depositate presso di essa entro il 18 marzo 2014, nonché dall'evidente conflitto di interessi in capo all'Autorità portuale di Venezia, che si presenta come "progettatore", "istruttore" e "decisore in parte qua";

in tale contesto di scarsa chiarezza, che fa temere che si innestino procedure contorte e ai limiti della liceità, anche penale, sulla scia di quanto già successo per le vicende criminali del Mose e del consorzio Venezia nuova,

impegna il Governo:

1) ad attivarsi affinché tutti i provvedimenti che riguardano il transito delle grandi navi crociera a Venezia, i cui contenuti possano comportare complicazioni o travisamenti procedurali o peggio violazioni di disposizioni legislative vigenti, vadano opportunamente corretti e resi coerenti con il succitato ordine del giorno del Senato del 6 febbraio 2014;

2) ad attivarsi affinché tutti gli accadimenti amministrativi prossimi futuri sull'argomento vengano garantiti dal confronto pubblico, con la trasparenza dovuta, e dalla rendicontazione di tutti gli atti istruttori.

(1-00305)