• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
S.4/02675 RANUCCI - Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti - Premesso che: Go in Sardinia è un consorzio di soci nato nel 2013 per contrastare il rincaro dei prezzi dei traghetti da e...



Atto Senato

Interrogazione a risposta scritta 4-02675 presentata da RAFFAELE RANUCCI
martedì 16 settembre 2014, seduta n.311

RANUCCI - Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti - Premesso che:

Go in Sardinia è un consorzio di soci nato nel 2013 per contrastare il rincaro dei prezzi dei traghetti da e per la Sardegna e per ostacolare il presunto "cartello" tra Moby, Snav, Grandi navi veloci e Marinvest: offre navi a noleggio solo nel periodo estivo, biglietti più bassi del 20-30 per cento per recuperare le defezioni dei turisti e dei residenti;

a fine agosto 2014, nel periodo di maggior afflusso da e per la Sardegna, la Go in Sardinia ha sospeso le corse tra Olbia e Livorno lasciando a terra 20.000 passeggeri a causa di contenziosi tra l'armatore greco Anek e gli imprenditori; sarebbero emersi problemi di liquidità del consorzio e difficoltà ad ottenere "credito a breve per l'acquisto di carburante necessario";

la conseguenza di questa situazione di criticità è stato il caos assoluto: passeggeri in fila alle biglietterie per pagare, a proprie spese, la traversata di 2 persone anche 500-600 euro; nessuna assistenza da parte della compagnia di navigazione, solo l'assicurazione di un futuro rimborso con un modulo da compilare online;

la Procura di Tempio Pausania ha aperto un fascicolo e, sulla responsabilità della soppressione delle corse, indaga anche la Capitaneria di porto di Olbia; le associazioni dei consumatori stanno preparando i ricorsi per chiedere un maxi risarcimento;

sulla pagina "Facebook" della compagnia di navigazione è apparsa una nota nella quale, oltre alle dichiarazioni di rammarico, si puntualizza che: "Goinsardinia non è fallita, non ha chiuso i battenti" e viene ribadita la buona fede del progetto "che trova radice nell'insopprimibile istinto di sopravvivenza degli operatori turistici della Sardegna che erano ormai destinati alla chiusura dei propri esercizi per l'elevato costo dei trasporti";

anche i passeggeri della Siremar, nella stagione estiva 2014, hanno subito, in particolare nel porto di Napoli in direzione delle isole Eolie, gravi disagi: ore ed ore sotto il sole ad aspettare senza ricevere indicazioni, senza possibilità di prenotazione ed assegnazione dei posti online, un servizio di carico e scarico bagagli con sistemi logistici assolutamente inadeguati agli standard di un Paese civilizzato;

l'interrogante richiama, inoltre, l'atto di sindacato ispettivo 4-02246 del 27 maggio 2014, di cui è firmatario, in merito alle vicende di Tirrenia, Siremar, Saremar che hanno di fatto portato ad una situazione di monopolio nel servizio marittimo;

considerato che:

la continuità territoriale è uno strumento legislativo europeo che ha lo scopo di garantire i servizi di trasporto ai cittadini che abitano in regioni disagiate della nazione a cui appartengono ed il diritto alla mobilità è sancito anche dall'articolo 16 della Costituzione;

le isole, in particolare quelle minori, hanno una serie di peculiarità che portano il sistema della mobilità ad essere più complesso da gestire rispetto ad altri contesti; esse soffrono di un'evidente inadeguatezza del servizio del trasporto marittimo che ha intaccato in maniera determinante l'aspetto sociale ed economico della vita di questi territori ad elevata vocazione turistica, soprattutto in presenza della forte crisi economica attuale e della concorrenza turistica internazionale;

i trasporti marittimi in Italia subiscono forti anomalie legate alla violazione delle regole di mercato e della libera concorrenza;

l'Autorità garante della concorrenza e del mercato aveva già rilevato che i maggiori danni alla concorrenza si sarebbero verificati sulle rotte tra Sardegna e continente, dove un unico soggetto avrebbe ricoperto una posizione dominante a causa della scarsa capacità dei concorrenti e delle barriere d'ingresso nel mercato costituite dal congestionamento delle banchine nei porti di partenza e destinazione, in particolare durante il periodo estivo;

il regolamento (CE) n. 1177/2010 del 24 novembre 2010 relativo ai diritti dei passeggeri che viaggiano via mare prevede che sia nominato un organismo responsabile dell'esecuzione del regolamento stesso e dell'erogazione delle relative sanzioni,

si chiede di sapere:

quali provvedimenti di propria competenza il Ministro in indirizzo intenda adottare al fine di avviare un costante monitoraggio dei collegamenti marittimi onde scongiurare i rialzi delle tariffe, la soppressione delle tratte, la riduzione dei collegamenti tra le isole ed il continente, tutte cose che danneggiano fortemente non solo il comparto passeggeri ma anche quello delle merci, dove migliaia di imprese, come ad esempio gli autotrasportatori, muovono l'economia delle isole;

quali misure intenda prendere al fine di contrastare ogni iniziativa ispirata alla violazione delle regole di mercato e alla libera concorrenza che porti ad instaurare nel servizio di trasporto marittimo una situazione di monopolio o di cartello con eventuali anomalie che potrebbero avere profili di illegittimità;

se non ritenga di dover adottare nei confronti dei territori insulari, in particolare delle isole minori, misure straordinarie volte al sostegno dell'economia nel settore turistico-ricettivo, alla riduzione dei prezzi del trasporto marittimo, anche al fine di garantire la continuità territoriale prevista dalla Costituzione;

quali siano i tempi per dare attuazione al regolamento (CE) n. 1177/2010, in merito al quale la Commissione europea ha aperto nei confronti del nostro Paese una procedura di infrazione per la mancata designazione dell'organismo responsabile dell'esecuzione del regolamento stesso e dell'erogazione delle relative sanzioni.

(4-02675)