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Atto a cui si riferisce:
S.1/00308 premesso che: nel settembre 2006, la Commissione europea ha adottato una strategia tematica per la protezione del suolo (COM/(2006)/231) ed una proposta di direttiva quadro sul suolo...



Atto Senato

Mozione 1-00308 presentata da ROBERTO RUTA
giovedì 18 settembre 2014, seduta n.314

RUTA, CALEO, ZANDA, SAGGESE, PEGORER, PEZZOPANE, VACCARI, PUPPATO, PANIZZA, D'ADDA, MASTRANGELI, SOLLO, DE PIN, PAGLIARI, SCALIA, PIGNEDOLI, MATTESINI, Gianluca ROSSI, BERTUZZI, MOSCARDELLI, RICCHIUTI, ORRU', MIRABELLI, MORGONI, DALLA TOR, VALENTINI, RANUCCI, MANASSERO, ZANONI, ROMANO, RUSSO, LAI, PADUA, DIRINDIN, GINETTI, Elena FERRARA, CONTE, MARTINI, DEL BARBA, CASSON, ALBANO, GIACOBBE, MARGIOTTA, FRAVEZZI, DI GIORGI, GATTI, FABBRI, RUVOLO, CAPACCHIONE, SCILIPOTI, SILVESTRO, VERDUCCI, FASIOLO, IDEM, FAVERO, FILIPPIN, CANDIANI - Il Senato,

premesso che:

nel settembre 2006, la Commissione europea ha adottato una strategia tematica per la protezione del suolo (COM/(2006)/231) ed una proposta di direttiva quadro sul suolo (COM/(2006)/232), volta a garantire un uso sostenibile del suolo ed a proteggerne le fondamentali funzioni ambientali, socioeconomiche e culturali;

il Parlamento europeo ha approvato, in prima lettura, la proposta di direttiva quadro sul suolo nel novembre 2007 con una maggioranza di circa 2 terzi, ma una minoranza ha impedito progressi nel Consiglio, nonostante il sostegno di più di 20 Stati membri. Purtroppo negli ultimi 8 anni ci sono stati pochi progressi sulla politica europea sul suolo e il degrado di questa risorsa limitata continua in tutti i Paesi europei;

recentemente la Commissione europea, nonostante il suo impegno a conseguire la protezione del suolo (OJ C 163 del 28 maggio 2014), ha ritirato dalla sua agenda la proposta di direttiva quadro sul suolo (OJ C 153 del 21 maggio 2014);

considerato che:

la protezione del suolo contribuisce a garantire la sicurezza alimentare e la produttività agricola, i due elementi alla base della politica agricola comune finanziata dall'Unione, nel medio e lungo termine;

la possibilità di disporre di principi comuni ed un quadro normativo europeo unitario finalizzati a definire che cosa si intenda per "utilizzo sostenibile del suolo" garantirebbe una maggiore tutela della "qualità ambientale europea" in tutti i comparti, una migliore gestione del suolo, consentirebbe di articolare i programmi di ricerca in ambito nazionale e europeo, ottimizzando l'impiego dei fondi destinati alla ricerca e allo sviluppo, e consentirebbe di evitare possibili distorsioni di mercato connessi ai differenti adempimenti, oneri e obblighi vigenti negli Stati membri;

il suolo è una risorsa limitata e sostanzialmente non rinnovabile che sostiene il ciclo vitale del pianeta; svolge numerose ed essenziali funzioni ecosistemiche come la produzione di cibo e di biomassa, lo stoccaggio del carbonio e la riduzione di emissioni di gas serra in atmosfera, il filtraggio ed il tamponamento degli inquinanti, la creazione di habitat per la biodiversità, l'approvvigionamento di materie prime; è uno dei componenti chiave che contribuiscono alla ricchezza del paesaggio europeo ed al suo patrimonio culturale;

il suolo è una risorsa naturale e un bene comune da tutelare per le generazioni future per mantenerne intatte le funzioni sociali, economiche e ambientali;

unanime è il consenso degli scienziati ed esperti sulla necessità di garantire al suolo lo stesso grado di protezione riservato ad altre matrici ambientali come l'aria o le acque, perché le funzioni insostituibili che esso svolge sono determinanti per la sopravvivenza delle persone e degli ecosistemi;

parti sempre più consistenti del suolo europeo continuano ad essere seriamente, ed in molti casi permanentemente, degradati con ingenti costi conseguenti, valutati dalla Commissione europea, nel 2006, nell'ordine di circa 38 miliardi di euro all'anno;

sono cresciuti in modo esponenziale sia il fenomeno dell'impermeabilizzazione dei suoli (con l'effetto che l'acqua scorre superficialmente travolgendo tutto ciò che trova sul suo cammino con conseguenze disastrose), sia il fenomeno del consumo e del degrado dei suoli in Europa e in Italia (il censimento ISTAT indica che dal 2000 al 2010 si sono persi oltre 300.000 ettari di superfici agricole);

i precedenti processi di industrializzazione e di gestione del territorio hanno lasciato in eredità centinaia di migliaia di siti contaminati nel territorio dell'Unione europea;

considerato altresì che:

il ritiro della proposta di direttiva quadro sul suolo dall'agenda della Commissione europea ha spinto gli scienziati del suolo a promuovere una petizione, primo firmatario professor Fabio Terribile, che ad oggi ha raccolto oltre 1.300 adesioni da studiosi e ricercatori appartenenti ad università, accademie ed istituti di ricerca europei per chiedere al Presidente del Consiglio dei ministri, Matteo Renzi, in qualità di presidente del Consiglio dell'Unione europea, di lavorare per una nuova ed immediata iniziativa volta all'approvazione della direttiva quadro europea per la tutela e la gestione sostenibile del suolo, anche in considerazione della proclamazione da parte dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite della giornata mondiale del suolo (5 dicembre), del 2015 anno internazionale dei suoli e del tema di Expo 2015 sull'alimentazione del pianeta;

l'attuale presidenza italiana del Consiglio dell'Unione europea è una grande opportunità per aprire una nuova strada per la direttiva europea sul suolo,

impegna il Governo ad attivarsi, durante il semestre di presidenza italiana del Consiglio dell'Unione europea, presso la Commissione per aprire un confronto serrato e riprendere i lavori di concertazione sulla proposta di direttiva quadro sul suolo, affinché l'Unione europea possa tempestivamente giungere all'approvazione di un'incisiva normativa finalizzata a proteggere il suolo e a conservarne la capacità di svolgere le funzioni ambientali, socioeconomiche e culturali.

(1-00308)