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Atto a cui si riferisce:
C.5/03630 da almeno un decennio, il settore castanicolo italiano versa in una profonda crisi a seguito della forte infestazione da parte del cinipide del castagno (Dryocosmus kuriphilus Yatsumatsu), un...



Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 24 settembre 2014
nell'allegato al bollettino in Commissione XIII (Agricoltura)
5-03630

Proprio in questi giorni si sta svolgendo presso l'Università di Viterbo il Convegno nazionale sul castagno «Castanea 2014» al quale ha partecipato anche l'onorevole interrogante nell'ambito della Tavola rotonda «La filiera del castagno: criticità e opportunità di sviluppo» dello scorso 23 settembre.
In tale contesto, i rappresentanti di regioni, associazioni castanicole, confederazioni agricole ed enti di ricerca hanno confermato che l'evoluzione positiva dell'infestazione di cinipide sta regredendo a cominciare dalle regioni del nord Italia ove i lanci dell'antagonista Torymus sinensis sono iniziati qualche anno prima rispetto alle regioni del centro sud.
Stante la situazione di criticità in cui versa il settore castanicolo, il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, ha avanzato la proposta di uno schema di legge delega al Governo, in attuazione della risoluzione approvata il 22 gennaio 2014 dalla XIII Commissione agricoltura della Camera dei deputati, ai fini della emanazione di misure urgenti per la promozione e lo sviluppo competitivo del settore della «Frutta in guscio» con particolare riguardo alla tutela del patrimonio castanicolo nazionale.
Tale proposta di legge, tra le altre azioni, prevede la diffusione a livello nazionale dei metodi di «lotta biologica propagativa» con l'ulteriore diffusione del Torymus sinensis, anche all'interno delle aree naturali protette.
Con riguardo ai fondi stanziati con la legge 27 dicembre 2013, n. 147 (legge di stabilità 2014), ricordo che l'articolo 1, comma 297, ha autorizzato una spesa di euro 5.000.000 per il potenziamento del Servizio fitosanitario nazionale, con particolare riferimento all'emergenza provocata dal batterio Xylella fastidiosa (Well e Raju) e al potenziamento dei sistemi di monitoraggio e controllo, ivi compresi i controlli sulle sementi provenienti da organismi geneticamente modificati.
La relativa disponibilità è stata ripartita tra i vari settori come (controlli sulle sementi provenienti da organismi geneticamente modificati e potenziamento Servizio fitosanitario nazionale).
All'emergenza Xilella sono stati destinati euro 2.630.430, prontamente messi a disposizione di ARIF (Struttura operativa individuata dalle autorità regionali), da utilizzare per l'attuazione delle misure urgenti per contrastare il rischio fitosanitario connesso alla diffusione del batterio Xylella fastidiosa (Well e Raju).
Un analogo stanziamento è stato richiesto anche per l'esercizio 2015.
A supporto del potenziamento dei Servizi fitosanitari regionali per le varie emergenze fitosanitarie in atto, sono stati altresì assegnati alle regioni euro 4.165.599,50 (con il decreto ministeriale 17 febbraio 2014, n. 3728) ed euro 3.529.473,50 (con il decreto ministeriale 22 luglio 2014, n. 15188), ripartiti tra i Servizi fitosanitari regionali sulla base dei parametri stabiliti nell'ambito dell'intesa sancita tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e Bolzano il 29 aprile 2010.