• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
S.4/02730 SCILIPOTI - Ai Ministri dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare e della salute - Premesso che: l'incendio all'interno della raffineria di Milazzo (Messina) è stato...



Atto Senato

Interrogazione a risposta scritta 4-02730 presentata da DOMENICO SCILIPOTI
martedì 30 settembre 2014, seduta n.320

SCILIPOTI - Ai Ministri dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare e della salute - Premesso che:

l'incendio all'interno della raffineria di Milazzo (Messina) è stato causato dall'esplosione di un serbatoio contenente virgin-nafta, un idrocarburo pericoloso derivato del petrolio prevalentemente utilizzato come combustibile o per altri usi industriali;

il ciclo di lavorazione del prodotto è costituito dal cracking della virgin-nafta e del gasolio. In caso di combustione, i vapori tossico-nocivi sviluppati aumentano proporzionalmente alla quantità di materiale combusto, che nel caso della raffineria di Milazzo sono milioni di litri;

l'incendio di Milazzo è un caso di esplosione che sta producendo fumo nero e calore ad alte temperature che, per effetto dell'irraggiamento, sta interessando ampie aree a ridosso della raffineria ma anche zone a media e lunga distanza dall'esplosione. I danni latenti gravi e devastanti a persone, ai terreni agricoli e alle innumerevoli coltivazioni di prodotti ortofrutticoli, che interessano anche le acque marine e la fauna ittica, al momento non sono quantificabili. Gli effetti del disastro si vedranno nel medio e lungo termine, quando i fumi e i vapori propagati nell'atmosfera, per effetto sia del calore che dell'azione dei venti dominanti nella zona, avranno arrecato danni ambientali e fisici agli abitanti delle zone intorno alle aree contaminate. I fumi e le polveri prodotti dalla virgin-nafta combusta, potranno causare: irritazione della pelle; sonnolenza e vertigini; aspirando grosse quantità di vapori e polveri può insorgere la "polmonite chimica"; effetti neoplastici (cancro e leucemie); può risentirne la fertilità o il feto; essendo tossica, può avere effetti dannosi e di lunga durata, per gli organismi acquatici distruggendo anche l'habitat naturale della flora e della fauna della fascia costiera antistante alla raffineria e delle aree adiacenti e alterazioni genetiche,

si chiede di sapere:

se i Ministri in indirizzo, deputati al controllo e all'accertamento delle cause del disastro, non intendano informare i cittadini dei possibili rischi a cui andranno in contro;

se non intendano predisporre un piano d'azione che permetta la costruzione della raffineria e della centrale elettrica in aree distanti dai centri abitati.

(4-02730)