• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
C.4/06208 il Garante dei diritti delle persone private della libertà personale della regione Lazio, avvocato Angiolo Marroni, ha denunciato la vicenda del detenuto Claudio B. il quale, il 21 aprile 2014...



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-06208presentato daMARRONI Umbertotesto diMercoledì 1 ottobre 2014, seduta n. 300

MARRONI e MINNUCCI. — Al Ministro della giustizia, al Ministro della salute . — Per sapere – premesso che:
il Garante dei diritti delle persone private della libertà personale della regione Lazio, avvocato Angiolo Marroni, ha denunciato la vicenda del detenuto Claudio B. il quale, il 21 aprile 2014 detenuto a Rebibbia, cade in carcere e viene subito ricoverato nel reparto protetto dell'ospedale «Pertini» con una diagnosi di «Plegia arto superiore dx ed arti inferiori bilateralmente associata ad alterazioni del visus e a deficit campo visivo in occhio dx insorte dopo trauma da caduta»;
nel dimettere il paziente i medici hanno scritto che, oltre ad un costante monitoraggio neurologico, ha bisogno di eseguire cicli di fisiokinesiterapia (FKT). Il 13 giugno il detenuto è stato trasferito al centro clinico di Regina Coeli dove però non esiste la possibilità di effettuare quella fisioterapia;
i sanitari di Regina Coeli hanno subito segnalato al provveditorato regionale del Lazio e all'autorità giudiziaria competente che la struttura non dispone né di servizio di FKT né di specialista neurologo e che il paziente è in gravissimo rischio «Quoad Valetitudinem» oltre che «Quoad Vitam» e pertanto hanno chiesto il trasferimento del B. in una struttura ove possano essere soddisfatte le condizioni di cui sopra;
il 7 luglio 2014, dopo le segnalazioni dei medici di Regina Coeli, il provveditorato regionale dell'amministrazione penitenziaria ha disposto l'assegnazione dell'uomo nel carcere di Velletri dove in effetti è presente un servizio di FKT;
il trasferimento effettivo però, per qualche motivo, non è avvenuto e soltanto il 20 settembre, dopo il pressante e reiterato intervento del Garante, viene inviato finalmente in ambulanza a Velletri dove però i medici del carcere non lo accettano ritenendo non gestibili le sue condizioni cliniche. Il B. è stato quindi riportato, sempre in ambulanza, a Regina Coeli il giorno stesso;
il detenuto è quindi a tutt'oggi ristretto a Regina Coeli –:
quali iniziative si intendano intraprendere per consentire l'immediato invio del detenuto in una struttura carceraria appropriata, per le sue condizioni cliniche;
per quale motivo il detenuto non sia stato tradotto immediatamente in una struttura carceraria idonea, nel Lazio o altrove, a soddisfare le prescrizioni mediche rilasciate dai sanitari all'atto della dimissione;
se e in che modo si intenda intervenire per risolvere le gravi incongruenze emerse nel processo decisionale di assegnazione dei detenuti;
se e in che modo si intenda intervenire al fine di consentire una più efficace comunicazione tra le due amministrazioni, quella Penitenziaria e quella Sanitaria, in grado di scongiurare in futuro il ripetersi di casi analoghi. (4-06208)