• Testo ODG - ORDINE DEL GIORNO IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
S.0/01328/017/ ... in sede di esame del disegno di legge n. 1328 recante "Disposizioni in materia di semplificazione, razionalizzazione e competitività agricole del settore agricolo, agroalimentare e della pesca...



Atto Senato

Ordine del Giorno 0/1328/17/09 presentato da STEFANO CANDIANI
mercoledì 1 ottobre 2014, seduta n. 080

Il Senato,
in sede di esame del disegno di legge n. 1328 recante "Disposizioni in materia di semplificazione, razionalizzazione e competitività agricole del settore agricolo, agroalimentare e della pesca (collegato alla manovra di finanza pubblica)";
premesso che:
l'articolo 23 del collegato prevede una delega al Governo per il sostegno dei prodotti ottenuti dal riso greggio commercializzati con la dicitura "riso";
l'intero settore della produzione risicola è ormai a rischio sopravvivenza. Il comparto è particolarmente danneggiato dalla concorrenza sleale del riso di importazione, che entra in Europa a dazio zero e a prezzi troppo bassi, proveniente dalla Cambogia, Vietnam e Birmania, ma in generale da tutto l'Estremo oriente;
la Lombardia, il Piemonte e il Veneto producono oltre il 90 per cento del riso nazionale ed il nostro Paese a livello europeo è il primo produttore con 216.000 ettari e oltre 10.000 famiglie impiegate. Le caratteristiche del riso italiano sono qualitativamente superiori ad altre produzioni a livello mondiale. La coltivazione del riso fa parte della nostra storia e del nostro paesaggio, un comparto che caratterizza specifici territori della macroregione agricola settentrionale. Difendere la produzione locale significa non solo tutelare un comparto produttivo di qualità, ma anche salvaguardare il territorio e proteggere il consumatore;
solo nel primo trimestre del 2014 le importazioni a dazio zero di riso dalla Cambogia, di qualità indica, hanno registrato un incremento del 360 per cento - la qualità indica occupa il 40 per cento della superficie a riso italiana;
le speculazioni sull'import del riso asiatico stanno mettendo in ginocchio i nostri produttori che, visti gli scarsi guadagni, stanno riconvertendo le loro produzioni verso altre più redditizie mettendo a rischio il posto di lavoro per migliaia di addetti;
è necessario tutelare le nostre produzioni agricole, perché non possiamo perdere un comparto, come quello del riso, strategico e di grande valenza culturale. Non si vuole impedire alle economie dell'Asia di affacciarsi nel mercato proponendo prodotti alternativi a prezzi competitivi ma è necessario che ci sia il rispetto delle regole e l'introduzione di tutele,
impegna il Governo:
a considerare, in occasione del semestre di Presidenza italiana dell'Unione europea, l'applicazione della clausola di salvaguardia prevista dai trattati a tutela del mercato italiano del riso o l'introduzione di un dazio anche per il riso al fine di evitare che i produttori di riso vengano sottratti dalle importazioni a dazio zero provenienti particolarmente dalla Cambogia e Birmania.
(0/1328/17/9)
CANDIANI