Testo ODG - ORDINE DEL GIORNO IN COMMISSIONE
Atto a cui si riferisce:
S.0/00576/005/ ... in sede di esame del disegno di legge di conversione del decreto-legge 26 aprile 2013, n. 43, recante disposizioni urgenti per il rilancio dell'area industriale di Piombino, di contrasto ad...
Atto Senato
Ordine del Giorno 0/576/5/0813 presentato da VINCENZO SANTANGELO
martedì 21 maggio 2013, seduta n. 004
Le Commissioni riunite,
in sede di esame del disegno di legge di conversione del decreto-legge 26 aprile 2013, n. 43, recante disposizioni urgenti per il rilancio dell'area industriale di Piombino, di contrasto ad emergenze ambientali, in favore delle zone terremotate del maggio 2012 e per accelerare la ricostruzione in Abruzzo e la realizzazione degli interventi per Expo 2015,
premesso che:
l'articolo 1, comma 1, disciplina il Progetto di riconversione e riqualificazione industriale di Piombino dichiarata area di crisi industriale complessa. Ai sensi dei commi successivi, il Presidente della Regione Toscana è nominato Commissario straordinario al fine di assicurare la realizzazione degli interventi necessari al raggiungimento delle finalità portuali ed ambientali previste dal nuovo Piano Regolatore Portuale, consentendogli di avvalersi dell'Autorità Portuale di Piombino e del Comune di Piombino;
a seguito dell'adozione del decreto da parte del Consiglio dei Ministri, da più parti è stato sostenuto che il provvedimento in esame potrebbe servire anche per ospitare la Costa Concordia, una volta rimossa dall'Isola del Giglio. La dichiarazione di Piombino quale "area industriale di crisi complessa", infatti, accelera i lavori già previsti dal Piano regolatore portuale e, tra questi, anche quelle utili per un eventuale arrivo della Concordia, come lo scavo dei fondali;
il Presidente della Regione Toscana, che ai sensi del comma 2 dell'articolo 1 è nominato Commissario straordinario - secondo quanto si apprende da agenzie di stampa del 25 aprile 2013 - ha dichiarato che "l'approvazione del decreto consente di avviare subito i lavori, rende effettivamente praticabile la destinazione della Costa Concordia nel porto di Piombino";
la scelta del sito portuale e cantieristico di Piombino ai fini della demolizione della nave da crociera "Costa Concordia" non sembra dettata da parametri di tipo tecnico. L'area suddetta, infatti, non è in possesso delle attrezzature necessarie per far fronte a tale compito e l'unico concreto parametro riscontrabile è quello rappresentato dalla vicinanza al luogo ove giace il relitto, ragione che ha favorito l'utilizzo delle banchine del porto di Piombino come base per il recupero;
gli eventuali interventi infrastrutturali sulla struttura portuale, essendo attualmente del tutto inidonea ad assolvere al compito della demolizione, comporteranno un ulteriore aggravio di spesa pubblica nonché l'ennesimo rallentamento dei tempi per lo spostamento della nave e per la successiva demolizione;
considerato che:
il cantiere Navale di Palermo, ad oggi, è l'unico cantiere in tutto il bacino del Mediterraneo in grado di demolire, senza attese e lavori di adeguamento aggiuntivi, quel che resta della nave "Costa Concordia". Il cantiere, a seguito degli investimenti effettuati negli anni da Fincantieri e degli sforzi profusi dai lavoratori del sito, è l'unica realtà esistente sul territorio nazionale dotata di alta specializzazione per far fronte a situazioni di emergenza come quella in esame;
il cantiere navale di Palermo primeggia nel campo delle riparazioni e delle demolizioni. Occorre, infatti, considerare che dal cantiere citato sono partite alcune componenti fondamentali per il recupero della Costa Concordia, quali i cassoni metallici che permetteranno al relitto di galleggiare e di essere trainato verso la destinazione prescelta;
il coinvolgimento del cantiere navale di Palermo nelle operazioni di rimozione della "Costa Concordia" avrebbe potuto sortire effetti positivi sulla situazione occupazionale dei lavoratori attualmente in cassa integrazione guadagni, per il mese di luglio è previsto un aumento dei lavoratori posti in cassa integrazione, che passeranno da centocinquanta a quattrocentosettanta,
impegnano il Governo:
a valutare attentamente, alla luce di quanto riferito in premessa, la scelta della struttura più idonea a livello nazionale per accogliere il relitto della nave Costa Concordia e per procedere alla demolizione della stessa;
ad adottare ogni opportuna iniziativa volta ad affrontare e superare definitiva mente la situazione di crisi che interessa l'area dei cantieri navali di Palermo, garantendo il rilancio delle prospettive occupazionali e produttive.
(0/576/5/0813)
SANTANGELO, CIOFFI, BLUNDO, CIAMPOLILLO, SCIBONA, NUGNES, LUCIDI, MORONESE, MARTELLI