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Atto a cui si riferisce:
C.1/00029 premesso che: il 2 giugno viene celebrata la ricorrenza della nascita della Repubblica Italiana, in ricordo del referendum istituzionale che nel 1946 stabilì, a suffragio...



Atto Camera

Mozione 1-00029presentato daFAVA Claudiotesto diLunedì 6 maggio 2013, seduta n. 12

La Camera,
premesso che:
il 2 giugno viene celebrata la ricorrenza della nascita della Repubblica Italiana, in ricordo del referendum istituzionale che nel 1946 stabilì, a suffragio universale, la forma repubblicana per l'Italia;
la celebrazione si articola nella parata militare, che la mattina del 2 giugno attraversa a Roma la via dei Fori Imperiali, e nel ricevimento offerto dal Presidente della Repubblica al Corpo diplomatico accreditato in Italia;
in passato più volte è stato deciso di sospendere la parata per ragioni di sobrietà nelle spese e, in talune occasioni, per gesto di civile solidarietà verso popolazioni colpite quell'anno da gravi eventi naturali;
in particolare il Presidente della Repubblica Oscar Luigi Scàlfaro decise, nel corso di tutto il settennato della sua presidenza, di sospendere la parata e il ricevimento per motivi economici preferendo, come lo stesso Presidente Scàlfaro ebbe a spiegare, di aprire «i giardini del Quirinale per tutta la giornata del 2 giugno a tutte le famiglie ed alle persone normali, perché questa è la Festa degli Italiani»;
negli ultimi anni i costi della parata sono aumentati considerevolmente toccando i 3,5 milioni di euro nel 2010 e i 4,4 milioni di euro nel 2011;
il significato delle celebrazioni, che ricordano la nascita della Repubblica in seguito al già ricordato referendum istituzionale, non è in alcun modo legato alle Forze armate italiane;
il giorno storicamente e istituzionalmente dedicato alla celebrazione delle nostre forze armate è il 4 novembre, data che ricorda la fine della prima guerra mondiale;
il costo elevato della parata militare, sia pure in forme meno partecipate, come avvenne nel 2012, pesando comunque in quell'occasione sul bilancio dello Stato per una cifra di poco inferiore ai due milioni di euro e impegnando nella sfilata ben 2.500 persone tra militari e civili;
vanno segnalate l'incongruenza politica e l'inopportunità morale di una spesa così alta in un Paese fortemente provato dalla crisi economica, con 6,4 milioni di persone ai margini del mercato del lavoro (stime Istat) e 97 milioni di ore di cassa integrazione registrate nel solo mese di marzo (stime Cgil),

impegna il Governo

ad assumere iniziative per annullare la parata militare del 2 giugno e destinare le risorse in tal modo risparmiate ad altre urgenze sociali.
(1-00029) «Claudio Fava, Scotto, Duranti, Piras, Marcon, Zan, Piazzoni, Sannicandro, Ragosta, Pilozzi, Placido, Ricciatti, Pannarale, Kronbichler, Nardi, Paglia, Lacquaniti, Melilla, Zaratti, Quaranta, Nicchi, Fratoianni, Costantino».