• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE

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Atto a cui si riferisce:
S.3/01257 VALENTINI, AMATI, LAI, MOSCARDELLI, SOLLO - Al Ministro dell'interno - Premesso che il Servizio di Polizia stradale del Ministero dell'interno, con la circolare ministeriale del 1° agosto...



Atto Senato

Interrogazione a risposta orale 3-01257 presentata da DANIELA VALENTINI
martedì 7 ottobre 2014, seduta n.324

VALENTINI, AMATI, LAI, MOSCARDELLI, SOLLO - Al Ministro dell'interno - Premesso che il Servizio di Polizia stradale del Ministero dell'interno, con la circolare ministeriale del 1° agosto 2014 prot. 300/A/5721/14/101/20/21/4, ha emanato disposizioni relative a "Nuove procedure per l'applicazione della misura cautelare del sequestro amministrativo e della sanzione accessoria del fermo amministrativo del veicolo";

considerato che:

le disposizioni creano notevoli disagi ai cittadini e producono effetti negativi e dirompenti sulla complessiva materia degli affidamenti a seguito di sequestro e fermo amministrativo;

in particolare, si osserva che: 1) l'affidamento al proprietario anche in assenza di una dichiarazione autocertificata della disponibilità immediata di un luogo non soggetto a pubblico passaggio per il deposito (senza, dunque, che le forze di polizia possano vigilare che il trasferimento del veicolo avvenga in sicurezza e che sia effettivo il deposito in luogo non soggetto a pubblico passaggio) potrà determinare non solo un concreto pericolo per la circolazione ma favorire con certezza l'abbandono incontrollato dei veicoli anche incidentati in ogni dove, con conseguenti danni ambientali; 2) l'azzeramento dei costi di custodia in conseguenza e per l'effetto dell'applicazione della circolare comporterebbero un aggravamento degli impegni delle forze dell'ordine e sul sistema giudiziario quali, a titolo esemplificativo, ma non esaustivo: l'applicazione dell'art. 180, comma 8, del codice della strada di cui al decreto legislativo n. 285 del 1992 e successive modificazioni e integrazioni; la conseguente applicazione delle sanzioni penali per l'eventuale violazione degli obblighi di custodia con instaurazione dei relativi giudizi ed aumento dei costi di giustizia penale e conseguente intasamento delle aule di giustizia; la necessaria verifica del luogo idoneo non sottoposto a pubblico passaggio; il necessario e costante controllo della presenza del veicolo nel luogo designato; l'inoltro dell'invito a consegnare il veicolo dopo la confisca ed i costi dell'eventuale recupero coattivo del mezzo a causa della mancata consegna spontanea, da parte del proprietario, al custode acquirente;

è notevole l'ammanco di entrate nelle casse dello Stato per l'irreperibilità dei veicoli affidati al trasgressore (ammanco che attualmente ricorre in una percentuale dell'80 per cento), con il conseguente e diretto obbligo, da parte delle forze dell'ordine, dell'applicazione, in tali ipotesi, delle normative relative ai doveri della custodia e con l'effetto certo di un incremento delle pratiche giudiziarie;

considerato, inoltre che:

le nuove modalità operative avranno, inoltre, l'effetto di azzerare le ipotesi di intervento dei custodi di cui all'art. 8 del decreto del Presidente della Repubblica n. 571 del 1982 e dei custodi acquirenti con un rischio concreto di crisi aziendale ed il conseguente potenziale fallimento più di 2.300 imprese in Italia. Imprese che garantiscono lavoro e possibilità di sostentamento a numerose famiglie di collaboratori o dipendenti; persone qualificate che fino ad ora hanno garantito, con abnegazione e professionalità, un servizio 24 ore su 24 per 365 giorni all'anno; il tutto con evidenti gravi conseguenze su un comparto già in crisi per il mancato pagamento dei crediti da parte della pubblica amministrazione e che ha dovuto affrontare rilevanti costi per garantire lo svolgimento del servizio stesso;

tali imprese, che hanno il titolo di "custode acquirente", hanno partecipato ad una gara pubblica indetta dal Ministero dell'interno e dall'Agenzia del demanio confidando nella regolarità dei pagamenti non pervenuti e hanno dovuto sopportare ingenti costi per l'organizzazione richiesta dai due enti appaltanti nonché per prestare le garanzie fideiussorie richieste e, soprattutto, hanno garantito, oltre alla salvaguardia dell'ambiente con la realizzazione di piazzali impermeabili, anche la regolarità e la costanza nei pagamenti dei veicoli acquistati, essendo costretti, nel caso di inottemperanza, a pagare un tasso di interesse pari al 5 per cento giornaliero,

si chiede di sapere:

se il Ministro in indirizzo non ritenga necessario rivalutare quanto disposto dalla circolare ministeriale del 1° agosto 2014, a tal fine coinvolgendo tutte le parti interessate;

se, in attesa di nuove disposizioni in materia, non ritenga necessario interrompere la validità della circolare al fine di non creare ulteriori disagi ai cittadini;

se nel contempo non ritenga di adottare iniziative urgenti come la rottamazione dei veicoli giacenti dal 2001, per i quali a tutt'oggi, nonostante siano intervenute le disposizioni di cui ai commi 444, 445, 446, 447, 448, 449 e 450 dell'art. 1, della legge n. 147 del 2013 (legge di stabilità per il 2014), la rottamazione non è ancora esecutiva, gravando sulle casse dello Stato ingenti spese quotidiane con l'impossibilità di ripulire e sistemare i piazzali da veicoli privi di valore commerciale;

se non ritenga che l'applicazione della notifica per affissione, oltre a quella di rito, determini già di per sé una procedura fluida e breve che permette allo Stato di risparmiare sulla custodia ma soprattutto di vendere i veicoli ad un prezzo di mercato di gran lunga più redditizio ed al custode di continuare a garantire un servizio professionale ed efficiente.

(3-01257)