Testo MOZIONE
Atto a cui si riferisce:
S.1/00044 premesso che:
è ormai evidente la necessità di una riforma della seconda parte della Costituzione che, nel corso dell'ultimo ventennio e fino a poco prima della conclusione della XVI...
Atto Senato
Mozione 1-00044 presentata da KARL ZELLER
martedì 28 maggio 2013, seduta n.029
ZELLER, LANIECE, BERGER, FRAVEZZI, LONGO Fausto Guilherme, NENCINI, PALERMO, PANIZZA - Il Senato,
premesso che:
è ormai evidente la necessità di una riforma della seconda parte della Costituzione che, nel corso dell'ultimo ventennio e fino a poco prima della conclusione della XVI Legislatura, si è concretizzata nella presentazione e nell'esame di numerosi progetti di legge, nell'una e nell'altra Camera, il cui fallimento è stato determinato dalla mancanza di un ampio consenso politico;
il dibattito da tempo in atto all'interno del Paese richiede che, seppur nel rispetto e nella consapevolezza della validità dell'impianto complessivo dell'ordinamento vigente, si riorganizzi in maniera efficace, e non più procrastinabile, l'assetto dei poteri e il funzionamento delle istituzioni con spirito di leale collaborazione e sulla base di un confronto parlamentare di sistema sui temi delle riforme istituzionali che conduca alla necessaria approvazione di un testo ampiamente condiviso da maggioranza e opposizioni;
lo stesso Presidente della Repubblica, nel suo messaggio al Parlamento in seduta comune, formulato in occasione del suo giuramento, ha richiamato la necessità di un'impellente riforma delle istituzioni rappresentative e dei rapporti intercorrenti tra le stesse, subordinando al rinnovamento degli organi e dei poteri dello Stato la sopravvivenza e il progresso della democrazia e della società italiana;
al fine di venire incontro alle mutate esigenze all'interno del Paese, si rendono necessari interventi volti, in particolar modo, alla riduzione del numero dei parlamentari, al superamento del bicameralismo paritario e simmetrico con la trasformazione del Senato della Repubblica in camera di rappresentanza delle autonomie territoriali, alla revisione della forma di Governo in relazione al mutato contesto politico-istituzionale, alla modifica della legge elettorale coerentemente con il modello istituzionale prescelto;
l'ampia portata del processo di riforma istituzionale cui si vuole dare avvio necessita della partecipazione e del coinvolgimento di tutte le forme ed espressioni di pluralismo presenti all'interno del Paese, valorizzando e rafforzando in modo sinergico le componenti della democrazia rappresentativa e della partecipazione popolare, comprese le minoranze linguistiche, nei confronti delle quali l'articolo 6 della Costituzione riconosce un obbligo imprescindibile di tutela;
per attuare le suddette riforme è opportuno istituire un Comitato, composto da 20 senatori e 20 deputati, nominati dai rispettivi Presidenti delle Camere su designazione di ciascun gruppo parlamentare, anche tra membri non componenti delle Commissioni Affari Costituzionali, in modo da rispecchiare complessivamente la proporzione tra i Gruppi, tenendo conto della loro rappresentanza parlamentare e del numero di voti conseguiti alle elezioni politiche, al quale conferire poteri referenti per l'esame dei progetti di legge di revisione istituzionale,
delibera che, nella designazione dei 20 senatori membri del suddetto Comitato, venga garantita la presenza di almeno un senatore eletto in una lista rappresentativa di minoranze linguistiche riconosciute, anche tra membri non componenti della 1ª Commissione permanente (Affari costituzionali, affari della Presidenza del Consiglio e dell'Interno, ordinamento generale dello Stato e della Pubblica Amministrazione).
(1-00044)