• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
C.4/06426 con sentenza del tribunale di Genova del 4 luglio 2008. Il dottor Giacomo Vincenzo Toccafondi, medico chirurgo iscritto all'Ordine dei medici della provincia di Genova, è stato condannato in...



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-06426presentato daCATALANO Ivantesto diMercoledì 15 ottobre 2014, seduta n. 310

CATALANO. — Al Ministro della salute . — Per sapere – premesso che:
con sentenza del tribunale di Genova del 4 luglio 2008. Il dottor Giacomo Vincenzo Toccafondi, medico chirurgo iscritto all'Ordine dei medici della provincia di Genova, è stato condannato in via definitiva ad un anno e due mesi di reclusione, oltre al risarcimento delle parti civili, per i reati di omissione di referto, ingiuria e minaccia, commessi in qualità di responsabile organizzativo del servizio sanitario del centro di detenzione temporaneo della Caserma di Bolzaneto (Genova) durante il vertice del G8 del luglio 2001, laddove si verificarono gravissimi abusi e sopraffazioni nei confronti di soggetti inermi;
con sentenza della Corte di Cassazione, 13 giugno 2013-10 settembre 2013, n. 37088, era confermata l'intervenuta prescrizione dei reati ascritti già pronunciata in appello, ma, in assenza degli estremi per la dichiarazione dal proscioglimento dai reati ascritti, erano confermate le statuizioni civili risarcitorie a carico del predetto sanitario;
circa la gravissima condotta tenuta dal predetto sanitario presso la Caserma di Bolzaneto, nella sentenza della Corte d'Appello di Genova si legge che la condotta del dottor Toccafondi è particolarmente grave a causa della sua funzione di sanitario che «anziché lenire la sofferenza delle vittime di altri reati, l'aggravò, agendo con particolare crudeltà su chi inerme e ferito, non era in grado di opporre alcuna difesa, subendo in profondità sia il danno fisico, che determina il dolore, sia quello psicologico dell'umiliazione causata dal riso dei suoi aguzzini» (pagina 535, Cassazione 37088/2013);
con sentenza della Corte di Cassazione del 2 dicembre 2008-19 gennaio 2009, n. 1866/2009, nei confronti del medesimo sanitario era confermata la sentenza di merito del tribunale di Genova e della locale corte di appello che lo condannavano a un anno di reclusione per omicidio colposo, in relazione all'omissione di cure nei confronti di detenuta ristretta nel locale penitenziario femminile deceduta per tubercolosi in assenza di un'adeguata diagnosi, riconoscendo in capo a tale sanitario la: «clamorosa omissione di accertamenti diagnostici in relazione ai quali viene in primo luogo chiamato a rispondere il Toccafondi nella veste di responsabile del servizio sanitario» (pagina 7, Cassazione 1866/2009);
in data 12 marzo 2014 l'ASL 3 «Genovese» di appartenenza del predetto sanitario ha provveduto alla risoluzione del rapporto con il medesimo, adottando provvedimento di licenziamento senza preavviso;
l'Ordine provinciale dei medici chirurghi e degli odontoiatri è un ente di diritto pubblico, ausiliario dello Stato, dotato di una propria autonomia gestionale e decisionale, posto sotto la vigilanza del Ministero della salute e coordinato nelle sue attività istituzionali dalla Federazione nazionale degli ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri;
non risulta se l'ordine dei medici abbia assunto iniziative nei confronti del suddetto dottor Toccafondi –:
di quali elementi disponga in relazione a quanto esposto in premessa con particolare riguardo all'assunzione di eventuali iniziative disciplinari da parte dell'ordine dei medici della provincia di Genova nei confronti di un medico ritenuto responsabile di gravi fatti commessi nei confronti di soggetti sottoposti a restrizione della libertà personale. (4-06426)