• Testo MOZIONE

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Atto a cui si riferisce:
S.1/00083 premesso che: da notizie di stampa (si veda, ad esempio, il "Corriere della sera" del 19 giugno 2013) si apprende che il Ministro per le pari opportunità, lo sport e le politiche...



Atto Senato

Mozione 1-00083 presentata da NICOLA MORRA
lunedì 24 giugno 2013, seduta n.048

MORRA, BITONCI, SCIBONA, DIVINA, MOLINARI, VOLPI, LEZZI, CALDEROLI, MUSSINI, BELLOT, TAVERNA, BISINELLA, ENDRIZZI, ARRIGONI, MONTEVECCHI, CANDIANI, DONNO, CENTINAIO, GIARRUSSO, COMAROLI, PEPE, CONSIGLIO, PETROCELLI, CROSIO, ORELLANA, DAVICO, LUCIDI, MUNERATO, CASTALDI, STEFANI, CAPPELLETTI, STUCCHI, MARTELLI, PAGLINI, BULGARELLI - Il Senato,

premesso che:

da notizie di stampa (si veda, ad esempio, il "Corriere della sera" del 19 giugno 2013) si apprende che il Ministro per le pari opportunità, lo sport e le politiche giovanili, Josefa Idem, ha subito un accertamento relativamente alle imposte locali da parte degli uffici comunali di Ravenna;

a seguito di tale accertamento veniva stabilito che negli anni dal 2008 al 2011 Josefa Idem e il marito non avrebbero corrisposto, sugli immobili dei quali risultavano proprietari, la dovuta imposta ICI, fruendo, impropriamente, dell'esenzione prevista dalla legge per la prima casa. Inoltre il ministro Idem è risultata residente in via Carraia Bezzi, n. 104, località Santerno, Ravenna, ovvero in un immobile censito al catasto come abitazione, nel quale, al piano terreno, è situata una palestra, data in gestione ad una società sportiva dilettantistica (si veda, della stessa data, "il Fatto Quotidiano");

dai resoconti di stampa pare che la posizione fiscale ai fini Imu/Ici sia stata sanata solo il 4 febbraio 2013, quando l'attuale Ministro era già candidata nelle liste del PD, a seguito di una dichiarazione Imu, con la quale Josefa Idem ha indicato, dalla stessa data, "nucleo familiare nella residenza del marito" sita in via Argine Destro Lamone, n. 23/a, indicando l'immobile con palestra come seconda casa;

appare singolare come, il 5 giugno, ovvero 3 giorni dopo che un quotidiano locale, "La voce di Romagna" aveva divulgato queste notizie, il ministro Idem ed il marito abbiano operato un ravvedimento operoso e il versamento della parte mancante dell'Imu, anche per il 2012, riferita all'immobile di via Carraia Bezzi;

dai commenti pubblicati, sorgono alcuni dubbi circa la tempistica del ravvedimento: dapprima il marito del Ministro, signor Guerrini, in un'intervista ha parlato di un errore trascinato avanti negli anni e di cui ci si è accorti tempo dopo. La famiglia ha abitato per 4 anni in via Carraia Bezzi n. 104; al momento del trasferimento vi è stata la dimenticanza di spostare anche la residenza del Ministro;

viene però accreditata dalla stampa anche un'altra chiave di lettura: tra il 2008 e il 2011 l'esenzione dall'Ici per la prima casa d'abitazione ha permesso ai coniugi di non pagare nulla per nessuno dei due immobili mantenendo residenze distinte. La nuova Imu, introdotta dal Governo Monti, invece permette a due coniugi, salvo casi particolari, di dichiarare una sola abitazione principale del nucleo familiare ai fini dell'aliquota agevolata per la prima casa;

il ravvedimento operoso comunque è avvenuto solo il 5 giugno 2013, a 3 giorni dai primi dubbi mossi sulla stampa locale;

gli accertamenti non sono terminati. Infatti, in riferimento all'immobile in cui risiedeva il ministro Idem, sito in via Carraia Bezzi, oltre alle irregolarità dal punto di vista fiscale, sono state sollevate dal Comune di Ravenna anche irregolarità sul piano edilizio: al Comune, infatti, non risulterebbe essere presente una palestra in quell'edificio, con un evidente intervento di cambio d'uso senza opere, e quindi un restauro e risanamento conservativo realizzato in assenza di segnalazione certificata di inizio attività, che necessiterebbe dunque di una valutazione sulla conformità dell'immobile stesso nonché di apposita istanza di sanatoria;

appare inoltre difficilmente sostenibile la pretesa di sacrifici a scapito dei cittadini e degli utenti, da parte di un Governo che ha fatto del rigore e delle regole, ed ancor più della lotta all'evasione, uno dei suoi cavalli di battaglia, quando uno dei membri più autorevoli e noti di questo stesso Governo pare non rispettare le regole;

visti gli articoli 94 della Costituzione e 161 del Regolamento del Senato della Repubblica,

esprime sfiducia al Ministro per le pari opportunità, lo sport e le politiche giovanili, Josefa Idem, e la impegna a rassegnare le dimissioni.

(1-00083)