• Testo INTERPELLANZA

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Atto a cui si riferisce:
C.2/00020 la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili rappresenta una straordinaria opportunità per la salvaguardia dell'ambiente e lo sviluppo del tessuto produttivo; negli ultimi anni il...



Atto Camera

Interpellanza 2-00020presentato daBOCCIA Francescotesto diMartedì 9 aprile 2013, seduta n. 8

Il sottoscritto chiede di interpellare il Ministro dello sviluppo economico, il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, per sapere – premesso che:
la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili rappresenta una straordinaria opportunità per la salvaguardia dell'ambiente e lo sviluppo del tessuto produttivo; negli ultimi anni il settore delle fonti rinnovabili ha consentito la produzione di una grande quantità di energia elettrica «pulita», la nascita di nuove imprese, la creazione di decine di migliaia di posti di lavoro e l'aumento delle entrate per Stato ed enti locali;
nei programmi elettorali di tutte le forze politiche presenti in Parlamento si è posta grande attenzione allo sviluppo della produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili;
il decreto legislativo 3 marzo 2011, n. 28 («Attuazione della direttiva 2009/28/CE sulla promozione dell'uso dell'energia da fonti rinnovabili, recante modifica e successiva abrogazione delle direttive 2001/77/CE e 2003/30/CE»), ha definito gli strumenti, i meccanismi, gli incentivi e il quadro istituzionale, finanziario e giuridico, necessari per il raggiungimento degli obiettivi fino al 2020 in materia di quota complessiva di energia da fonti rinnovabili sul consumo finale lordo di energia e di quota di energia da fonti rinnovabili nei trasporti;
lo stesso decreto legislativo n. 28 del 2011, all'articolo 5, ha disciplinato le diverse fattispecie di variante sostanziale e non sostanziale sugli impianti esistenti, individuando altresì il conseguente regime autorizzativo;
in particolare, l'articolo 5 del decreto legislativo n. 28 del 2011, al comma 3 («[...] Con decreto del Ministro dello sviluppo economico, di concerto con il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, previa intesa con la Conferenza unificata, di cui all'articolo 8 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, sono individuati, per ciascuna tipologia di impianto e di fonte, gli interventi di modifica sostanziale degli impianti da assoggettare ad autorizzazione unica, fermo restando il rinnovo dell'autorizzazione unica in caso di modifiche qualificate come sostanziali ai sensi del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152. [...]») fa rinvio ad un successivo decreto ministeriale la specifica individuazione degli interventi comportanti modifiche sostanziali e modifiche non sostanziali sugli impianti da fonti rinnovabili esistenti;
il predetto decreto ministeriale, fortemente atteso dagli operatori e dalle pubbliche amministrazioni deputate a valutare l'importanza delle varianti, a distanza di oltre due anni dall'approvazione del decreto legislativo n. 28 del 2011, non è ancora stato emanato;
il ritardo nell'emanazione del decreto previsto dall'articolo 5, comma 3, del decreto legislativo n. 28 del 2011, sta provocando grave incertezza per gli operatori e per pubbliche amministrazioni e diventando un freno allo sviluppo tecnologico ed all'implementazione di nuovi e più efficienti apparecchi (in grado spesso di ridurre ulteriormente l'impatto di un impianto, migliorandone le prestazioni) sugli impianti esistenti;
la difficile fase economica dell'Italia va superata fornendo risposte chiare ed immediate ai soggetti che intendono ancora investire nel nostro territorio, specie in quei settori in grado di assicurare uno sviluppo compatibile con l'ambiente –:
quale sia lo stato di elaborazione del decreto ministeriale (previsto dall'articolo 5, comma 3, del decreto legislativo n. 28 del 2011) per la disciplina degli interventi comportanti varianti sostanziali e non sostanziali sugli impianti esistenti per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili.
(2-00020) «Boccia».