• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
C.4/06628 in data 30 maggio 2014 viene presentata, all'assemblea ordinaria dei partecipanti, la relazione annuale di Banca d'Italia. Da questo importante documento si viene a conoscenza dell'ammontare...



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-06628presentato daVILLAROSA Alessio Mattiatesto diMartedì 28 ottobre 2014, seduta n. 319

VILLAROSA, BARBANTI e RUOCCO. — Al Ministro dell'economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:
in data 30 maggio 2014 viene presentata, all'assemblea ordinaria dei partecipanti, la relazione annuale di Banca d'Italia. Da questo importante documento si viene a conoscenza dell'ammontare degli elevatissimi stipendi dei dirigenti della Banca d'Italia;
il direttore generale percepisce 450.000 euro l'anno, ognuno dei tre vicedirettori generali 315.000 euro, un funzionario generale 130.000 euro ed il Governatore ben 495.000 euro. Per quanto riguarda i compensi per organi collegiali centrali e periferici, gli emolumenti attribuiti al complesso dei Consiglieri superiori, sono pari a 371.020 euro per il Collegio sindacale e 137.430 euro per il Direttorio;
nel complesso, il piccolo «esercito» di oltre 7.000 persone alle dipendenze della Banca d'Italia, costa ogni anno 1,2 miliardi di euro, infatti la Banca d'Italia, nelle sue 58 filiali, dispone di 606 dirigenti, 1.449 funzionari, 1.317 coadiutori, 3.697 dipendenti;
nel 2013 l'ammontare totale degli stipendi (599 milioni di euro), sommati agli oneri (155 milioni di euro), altre spese per il personale (47 milioni di euro) è stato di 801 milioni di euro, cui si aggiungono pensioni e indennità di fine rapporto (293 milioni), adeguamento contributi ed altri oneri (63 milioni), spese amministrazione (441 milioni di euro), per un totale, sommando anche gli ammortamenti delle immobilizzazioni materiali ed immateriali e la voce generica «altre spese», di 1,8 miliardi di euro alla voce spese ed oneri diversi;
da un articolo, di wallstreetitalia del 15 ottobre 2014, si apprende la notizia che il Governatore Visco stia per consegnare, ai dirigenti di Banca d'Italia, carte di credito «aziendali» con un tetto di spesa da 7.500 fino a 10.000 euro mensili per ogni carta e, quindi, per ogni dirigente, tale novità è avvalorata dalla presenza di documenti relativi alla gara di appalto indetta da «Palazzo Koch» che cerca un fornitore per le circa 1.000 carte «aziendali» destinate ai dirigenti;
il Governatore Visco spesso esprime la sua opinione sui temi della disoccupazione, tagli alla spesa sociale, pensioni e tutto ciò che riguarda e preoccupa la cittadinanza in questo particolare periodo storico, ma mai, sembra, abbia cercato di arginare i privilegi e l'ingente utilizzo delle risorse economiche dell'Istituzione da lui governata;
agli interroganti appare altresì non congruo e non attuale l'ammontare degli emolumenti poco sopra indicati che collidono palesemente con la situazione socio-economica e socio-politica attualmente riscontrabile nel nostro Paese;
l'articolo 13 del decreto-legge n. 66 del 2014, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 89 del 2014, nello stabilire un limite massimo alle retribuzioni nella pubblica amministrazione, recita esplicitamente che: «la Banca d'Italia, nella sua autonomia organizzativa e finanziaria, adegua il suo ordinamento ai principi di cui al presente articolo –:
se risulti al Governo come si sia proceduto all'attuazione di quanto disposto ai sensi dell'articolo 13, comma 5, del decreto-legge n. 66 del 2014. (4-06628)