• Testo INTERPELLANZA

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Atto a cui si riferisce:
S.2/00041 ORRU', PADUA, BIANCO, PAGLIARI, ALBANO, MARINO Mauro Maria, MOSCARDELLI, CIRINNA', SANGALLI, LUMIA, MATTESINI - Al Ministro della giustizia - Premesso che: con la legge n. 148 del 2011,...



Atto Senato

Interpellanza 2-00041 presentata da PAMELA GIACOMA GIOVANNA ORRU'
giovedì 20 giugno 2013, seduta n.046

ORRU', PADUA, BIANCO, PAGLIARI, ALBANO, MARINO Mauro Maria, MOSCARDELLI, CIRINNA', SANGALLI, LUMIA, MATTESINI - Al Ministro della giustizia - Premesso che:

con la legge n. 148 del 2011, di conversione del decreto-legge n. 138 del 2011, il Governo è stato delegato alla riorganizzazione della distribuzione sul territorio degli uffici giudiziari;

il decreto legislativo 7 settembre 2012, n. 155, attua la delega per la revisione della geografia giudiziaria mediante la riorganizzazione degli uffici di tribunale e delle relative procure della Repubblica. Il decreto fissa in 12 mesi il termine decorso il quale diventano effettivi i "tagli" degli uffici giudiziari ordinari, nonché le disposizioni relative alle ricadute (di natura organizzativa) di soppressioni e accorpamenti degli uffici nei confronti di magistrati, personale amministrativo e personale di polizia giudiziaria. L'effettiva efficacia della riforma è, dunque, fissata al 13 settembre 2013;

attualmente in provincia di Trapani vi sono due tribunali: il tribunale di Trapani, cui fa capo la sezione distaccata di Alcamo; il tribunale di Marsala, cui fanno capo le sezioni distaccate di Mazara del Vallo, Castelvetrano e Partanna;

le due sedi centrali di Trapani e Marsala distano meno di 30 chilometri tra loro, sono ben collegate sia dalla ferrovia che da una strada a scorrimento veloce;

nel circondario di Marsala rientrano i comuni di Marsala, Mazara del Vallo, Petrosino, Campobello di Mazara, Castelvetrano, Partanna, Santa Ninfa, Gibellina, Salaparuta, Poggioreale, Salemi e Vita;

la sede centrale del tribunale di Marsala è posizionata nella parte a nord del circondario e dista parecchi chilometri dai comuni più a sud (esattamente 22 chilometri da Mazara del Vallo, 10 da Petrosino, 36 chilometri da Campobello di Mazara, 42 da Castelvetrano, 58 da Partanna, 50 da Santa Ninfa, 48 chilometri da Gibellina, 80 da Salaparuta e Poggioreale, 38 da Salemi e Vita);

la parte a sud del circondario, la valle del Belice, è collegata con Marsala dalla strada statale 115, che attraversa diverse contrade marsalesi e risulta pericolosa;

centro naturale del circondario, dunque, equidistante da tutti gli altri centri, risulta essere Castelvetrano;

per quanto riguarda gli abitanti, Marsala ne ha 77.784, Mazara del Vallo 50.377, Petrosino 7.330, Campobello di Mazara 11.270, Castelvetrano 30.158, Partanna 11.379, Santa Ninfa 5.087, Gibellina 4.677, Salaparuta 1.835, Poggioreale 1.715, Salemi 11.578, Vita 2.167;

i carichi di lavoro, al 31 maggio 2012, per il settore civile, ammontano a 2.476 affari presso la sede centrale di Marsala (esclusi i fallimenti, le esecuzioni immobiliari ed il contenzioso di lavoro, facenti capo alla sede centrale, poiché solo a Marsala si trovano le sezioni fallimentare, lavoro ed esecuzioni immobiliari), a 804 presso la sezione di Mazara del Vallo, a 1.031 presso la Sezione di Castelvetrano ed a 390 presso la sezione di Partanna;

per quanto riguarda il penale monocratico, sempre al 31 maggio 2012, a Marsala risultano pendenti 744 procedimenti, a Mazara del Vallo 879, a Castelvetrano 564, a Partanna 166;

il Comune di Castelvetrano possiede diversi edifici, realizzati su aree confiscate ad appartenenti ad associazioni mafiose, ove sarebbe possibile allocare, senza alcun dispendio di risorse economiche, sia gli uffici del tribunale che della procura della Repubblica;

Castelvetrano, inoltre, è sede di compagnia dei Carabinieri, sede di tenenza della Guardia di finanza, sede di commissariato di pubblica sicurezza, sede di ufficio delle entrate e nel suo territorio si trova anche un moderno carcere;

il territorio della valle del Belice, ed in particolare di Castelvetrano, è tristemente famoso per fenomeni di criminalità organizzata, "Cosa nostra" in primis. Diverse operazioni di polizia giudiziaria, con numerosi arresti, mirate alla lotta del fenomeno mafioso, sono state condotte negli ultimi anni, assicurando alla giustizia diversi appartenenti al sodalizio di Cosa nostra o suoi fiancheggiatori. Inoltre, alcuni processi istruiti dalla Direzione distrettuale antimafia di Palermo sono attualmente in corso. Assai numerosi sono stati negli ultimi anni anche i procedimenti di prevenzione, con diverse misura di confisca di patrimoni di provenienza illecita, mirati a far terra bruciata attorno al latitante numero uno in Italia, Matteo Messina Denaro;

risulta quindi evidente che il territorio della valle del Belice, ed in primis di Castelvetrano, merita certamente particolare attenzione da parte dello Stato, e privare lo stesso di un importante ufficio giudiziario quale il tribunale (o sezione distaccata di tribunale) sarebbe un grave errore strategico da parte dello Stato e rappresenterebbe, agli occhi del cittadino, un arretramento della legalità ed un allontanamento dei poteri delle istituzioni;

rispetto all'originario schema di decreto, il decreto legislativo n. 155 del 2012 mantiene alcuni presidi giudiziari nelle aree ad alta infiltrazione di criminalità organizzata. Mentre il testo iniziale prevedeva, infatti, la soppressione di 37 tribunali e relative procure della Repubblica, il decreto legislativo ne sopprime 31, mantenendo in servizio 6 tribunali di cui due in Sicilia: Caltagirone e Sciacca;

accorpando le sezioni distaccate di Castelvetrano e Partanna (ricomprendendo, allo stato, i comuni di Castelvetrano, Campobello di Mazara, Partanna, Santa Ninfa, Gibellina, Salaparuta e Poggioreale, ma eventualmente anche Mazara del Vallo, Salemi e Vita), si creerebbe un importante polo giudiziario, comprendente anche l'ufficio del giudice di pace, che il Comune di Castelvetrano si è impegnato a mantenere anche con proprie risorse, con un rilevante bacino di utenza (oltre 70.000 abitanti senza considerare Mazara del Vallo, Salemi e Vita, oltre 140.000 con queste ultime) ed un carico di lavoro pari, se non superiore, all'attuale sede centrale;

di contro, accentrando le 3 sezioni distaccate di Mazara del Vallo, Castelvetrano e Partanna alla sede centrale di Marsala ben difficilmente potranno essere raggiunti obiettivi di risparmio di spesa; infatti i locali delle 3 sedi distaccate sono comunali, la sede centrale, anche con l'inaugurazione dei nuovi locali in corso di costruzione, ben difficilmente potrà ospitare tutto il contenzioso confluito dal circondario e si troverebbe costretta ad affittare ulteriori locali con enormi aumenti di spesa per l'utenza (sia in termini di aumenti di costi delle controversie per spese legali, sia in termini di incrementi di spese per raggiungere Marsala dai comuni più lontani) oltre al disagio nascente dai necessari spostamenti di utenti (testimoni, imputati, parti lese, parti del giudizio) in termini di tempo e mezzi pubblici di comunicazione, ad oggi inadeguati;

i sindaci di Castelvetrano e di Mazara del Vallo, insieme all'ordine degli avvocati di Marsala e di 20 avvocati hanno presentato in data 28 marzo 2013 ricorso al TAR contro il decreto n. 26 del 28 febbraio 2013, del Presidente del tribunale di Marsala relativo all'adozione delle immediate misure organizzative, anticipatorie della prevista revisione della cosiddetta geografia giudiziaria, limitatamente alle sezioni distaccate di Castelvetrano e Mazara del Vallo, che avrebbe causato, tra l'altro, un danno considerevole al territorio ed alla cittadinanza derivato dall'anticipazione del trasferimento degli affari civili e penali dalle due sezioni distaccate alla sede centrale del tribunale di Marsala,

si chiede di sapere se il Ministro in indirizzo non ritenga opportuno escludere la sezione distaccata di Castelvetrano dall'elenco delle sezioni distaccate dei tribunali da sopprimere ai sensi del decreto legislativo 7 settembre 2012, n. 155, e, in considerazione della presenza di alta infiltrazione di criminalità organizzata nel territorio, riconosciuta dal medesimo decreto legislativo come oggettiva motivazione per mantenere effettivi i tribunali di Caltagirone e Sciacca, non ritenga opportuno reinserire la sezione distaccata di Castelvetrano tra le sezioni da mantenere in attività.

(2-00041)