Testo INTERPELLANZA
Atto a cui si riferisce:
C.2/00047 venerdì 17 maggio 2013 ricorre la giornata internazionale contro l'omofobia e la transfobia e, contemporaneamente, nelle piazze di tutto il mondo, verranno promosse iniziative di...
Atto Camera
Interpellanza urgente 2-00047presentato daCHIMIENTI Silviatesto diGiovedì 23 maggio 2013, seduta n. 22
I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro per le pari opportunità, lo sport e le politiche giovanili, il Ministro dell'interno, il Ministro della giustizia, per sapere – premesso che:
venerdì 17 maggio 2013 ricorre la giornata internazionale contro l'omofobia e la transfobia e, contemporaneamente, nelle piazze di tutto il mondo, verranno promosse iniziative di sensibilizzazione per accendere i riflettori sulla progressiva recrudescenza di odio e violenza contro gli omosessuali, i bisessuali e i transessuali;
nei giorni scorsi in Italia si sono verificati gli ennesimi atti di natura razzista ed omofoba, che rappresentano solo gli ultimi esempi in ordine di tempo di una lunghissima e drammatica escalation, A Roma, il 6 maggio 2013, due giovani gay sono stati aggrediti verbalmente sul lungo Tevere mentre si stavano baciando. A Palermo, il 30 aprile 2013, un giovane rumeno è stato ferito con una mazza mentre stava guardando foto di uomini su un sito internet;
al momento, in Italia l'omofobia e la transfobia, intesi come la diffusione di odio e l'istigazione a commettere atti di discriminazione o violenza nei confronti delle persone omosessuali e trans, non sono puniti o punibili come figura di reato autonomo, a differenza di quanto avviene quando le stesse azioni hanno come vittima una persona a causa della sua etnia, razza, nazionalità, lingua o religione. Questo irragionevole vuoto legislativo rende la minoranza delle persone omosessuali e trans sempre più facile bersaglio di esclusioni, discriminazioni e violenze, che impediscono loro di realizzare appieno la propria personalità e di vivere con serenità il proprio quotidiano in famiglia, sul lavoro e nella società. L'assenza della protezione legislativa rappresenta una violenza ripetuta dei principi cardine della nostra Costituzione;
in gran parte dell'Europa le barriere e i pregiudizi contro i diversi orientamenti sessuali si stanno combattendo ed abbattendo, almeno a livello politico e legislativo. Solo nel nostro Paese il muro dell'omertà, dell'ignoranza e del pregiudizio è ancora alto: un muro che le istituzioni devono contribuire a far crollare al più presto. Non ci si può più permettere di aspettare o di rimandare: l'emergenza, come evidenziano i fatti di cronaca citati poc'anzi, è assoluta. Un Paese veramente democratico non può, infatti, prescindere da una legislazione che punisca esplicitamente l'omofobia e la transfobia come reati con sanzioni detentive e/o pecuniarie; così avviene in Danimarca, Francia, Islanda, Norvegia, Paesi Bassi e Svezia. Norme antidiscriminatorie che menzionano esplicitamente l'orientamento sessuale sono in vigore anche in Austria, Belgio, Cipro, Finlandia, in alcune regioni della Germania (Berlino, Brandeburgo, Sassonia e Turingia), Grecia, Irlanda, Lussemburgo, Romania, Slovenia, Spagna, Svizzera, Ungheria, Regno Unito e Repubblica Ceca;
nella XVII legislatura è stata presentata la proposta di legge, atto Camera n. 245, a prima firma Scalfarotto (PD), che è finalizzata ad estendere la portata della legge «Mancino-Reale» per proteggere l'orientamento sessuale e le identità di genere. Si tratta di un'importante iniziativa legislativa che anche il Governo dovrebbe sostenere –:
se il Governo, tenendo presente anche i richiami dell'Unione europea e del Consiglio d'Europa, non intenda, tra le sue priorità, assumere iniziative normative in relazione a quanto esposto in premessa, sostenendo e agevolando, per quanto di competenza, l’iter della proposta di legge, atto Camera n. 245, per l'ampliamento della portata della legge «Mancino-Reale», che persegue penalmente i reati contro la persona per motivi etnici, religiosi e politici, estendendoli ai casi riguardanti l'orientamento sessuale e le identità di genere.
(2-00047) «Chimienti, Tacconi, Lombardi».
(14 maggio 2013)