• Testo INTERPELLANZA

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Atto a cui si riferisce:
S.2/00049 BONFRISCO, D'ALI', ESPOSITO Giuseppe, CARDIELLO, RAZZI, PICCOLI, DALLA TOR, MANDELLI, SCOMA, D'ANNA, LONGO Eva, ZANETTIN, MANCUSO, MARIN, PELINO, GIBIINO, FORMIGONI, ALBERTI CASELLATI,...



Atto Senato

Interpellanza 2-00049 presentata da ANNA BONFRISCO
lunedì 8 luglio 2013, seduta n.060

BONFRISCO, D'ALI', ESPOSITO Giuseppe, CARDIELLO, RAZZI, PICCOLI, DALLA TOR, MANDELLI, SCOMA, D'ANNA, LONGO Eva, ZANETTIN, MANCUSO, MARIN, PELINO, GIBIINO, FORMIGONI, ALBERTI CASELLATI, PICCINELLI, MARINELLO, RIZZOTTI - Al Presidente del Consiglio dei ministri e al Ministro dell'economia e delle finanze - Premesso che:

una delle componenti non secondarie della grave crisi economica italiana è rappresentata dalla carenza di liquidità delle imprese dovuta ad un duplice fenomeno: il credit crunch, da un lato, il mancato pagamento dei crediti vantati da tempo nei confronti della pubblica amministrazione, dall'altro. Crediti di cui, ancora oggi, non si conosce l'esatto ammontare, al punto che i 50 miliardi stanziati dal decreto-legge n. 35 del 2013 rappresentano solo una parte di un incerto universo dalla dimensione ancora insondata;

l'esistenza del fenomeno ha inciso profondamente nel rapporto di fiducia tra lo Stato democratico (intransigente nel pretendere il pagamento dei propri crediti fiscali, estremamente tollerante con se stesso nel momento di onorare i propri impegni) ed il cittadino. Atteggiamento che ha alimentato vere e proprie forme di supponenza, se non proprio di arroganza, con il rovesciamento, nella prassi, dei presidi posti dalla nostra Costituzione a difesa del cittadino, trattato invece molte volte come un suddito;

le norme, approvate dal Parlamento, descrivono una procedura complessa, anche se necessaria a causa del disordine amministrativo esistente, il cui iter avrebbe dovuto richiedere un impegno prioritario da parte di tutti gli organi preposti ed una regia attenta da parte del Ministero dell'economia e delle finanze, al fine di ricondurre ad unità i diversi canali di certificazione, gestiti da migliaia di strutture (centrali e periferiche) operative;

i termini temporali previsti dal decreto devono considerarsi perentori, al fine di contribuire a dare certezza agli operatori economici e quindi volgere in positivo le relative aspettative, contribuendo, in tal modo, ad alleviare la morsa della crisi economica e finanziaria, con immediati effetti positivi sul volgere del futuro e della congiuntura;

la Commissione europea, consapevole dell'importanza della posta in gioco, aveva dato via libera alla proposta facendo prevalere gli aspetti sostanziali del problema, più che il semplice richiamo formale del rispetto degli equilibri finanziari, alimentando, pertanto, le speranze che si potesse accelerare nei tempi del pagamento ed impegnarsi per importi anche maggiori di quelli originariamente previsti. Tanto più che l'eventuale upgrading non pesa sul disavanzo finanziario e per quanto riguarda il debito pubblico si traduce in un'operazione di trasparenza, adeguando il suo valore contabile a quello effettivo;

il completamento, nei tempi previsti, della certificazione, oltre ad offrire un quadro contabile certo che introduce elementi di trasparenza nella gestione della finanza pubblica, consente di attivare garanzie sussidiarie da parte dello Stato per riattivare circuiti bancari, con lo strumento del factoring, e, quindi, produrre un effetto di snow ball sull'evoluzione congiunturale;

le condizioni del mercato finanziario internazionale inducono ad approfittare di una finestra caratterizzata da bassi tassi d'interesse e contenimento degli spread, che rischia di chiudersi da un momento all'altro a causa delle diverse politiche monetarie che varie banche centrali si appresterebbero a porre in essere,

si chiede di sapere:

quale sia la data esatta in cui i pagamenti diventeranno effettivi, fornendo alle imprese la sospirata maggiore liquidità;

quali siano i passi finora compiuti nel gestire la complessa procedura, precisando se, nel corso del suo svolgimento, si sono registrati ritardi o contraddizioni, con particolare riferimento allo step della certificazione, al fine di predisporre fin da ora altri eventuali provvedimenti per favorirne l'implementazione, con l'obiettivo di fornire ulteriore liquidità, in grado di contrastare il fenomeno del credit crunch e dare maggior respiro alla situazione complessiva del Paese.

(2-00049)