• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
C.4/06743 con nota del 9 ottobre 2014, indirizzata ai rappresentanti delle organizzazioni sindacali del comparto ministeri e dirigenza penitenziaria, il vice capo vicario del dipartimento...



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-06743presentato daRUSSO Paolotesto diMercoledì 5 novembre 2014, seduta n. 325

RUSSO e SARRO. — Al Ministro della giustizia . — Per sapere – premesso che:
con nota del 9 ottobre 2014, indirizzata ai rappresentanti delle organizzazioni sindacali del comparto ministeri e dirigenza penitenziaria, il vice capo vicario del dipartimento dell'amministrazione penitenziaria, dottor Luigi Pagano, ha comunicato di avere attivato le procedure finalizzate alla soppressione della Scuola di formazione e aggiornamento del Corpo di polizia e del personale dell'amministrazione penitenziaria di Aversa;
a sostegno di tale decisione, nella nota suddetta, sono state richiamate «le direttive del Governo per la riduzione delle spese non vincolate, l'attuale numero di scuole di formazione e aggiornamento di cui dispone l'Amministrazione, la riduzione strutturale delle autorizzazioni ad assumere, l'esigenza di proporzionare le risorse umane e materiali impegnate nel settore della formazione del personale»;
per di più, è stato precisato sempre nella nota in questione, la cessazione della scuola di Aversa «è stata pensata» anche con riferimento alla necessità di porre a disposizione del neoistituito Tribunale Napoli-nord, allocato nello stesso immobile della Scuola, ulteriori spazi;
la notizia della soppressione della scuola di Aversa è stata accolta con grande amarezza e, soprattutto, con forti e stizzite reazioni da parte non solo degli aversani ma di tutto il popoloso Agro, che ha visto e vede nella Scuola una istituzione di cui menar vanto, oltre che un prestigioso e visibile presidio di legalità ed una leva non secondaria per lo sviluppo di un territorio che oramai da tempo si sente tradito, abbandonato e vilipeso;
va ricordato che la città di Aversa, sin dal 2002, grazie anche al costante impegno dell'allora senatore Pasquale Giuliano ospita la Scuola di formazione e aggiornamento del corpo di polizia e del personale dell'amministrazione penitenziaria ed è allocata (da poco più di un anno, insieme al tribunale di Napoli-nord) nello splendido complesso monumentale di impronta vanvitelliana denominato «Castello aragonese», che ha beneficiato negli anni passati di onerosi e consistenti interventi, i quali, oltre a riportarlo all'antico splendore, ne hanno notevolmente migliorato funzionalità e accoglienza;
il complesso formativo della Scuola per la formazione e aggiornamento del personale di polizia penitenziaria di Aversa viene inaugurata nel 2002 quale polo culturale – avanguardistico – nell'aggiornamento e formazione del personale di polizia penitenziaria nel meridione, specificamente nella zona cosiddetta «calda» dell’interland casertano;
fine di tale realizzazione, con ingenti impegni di spesa per ristrutturare lo storico castello Aragonese cittadino, risultava essere quello di avere un sito di formazione e aggiornamento che costituisse vanto e prestigio nel panorama penitenziario, garantendo, al contempo, una presidio di sicurezza in un territorio alquanto denso di criminalità;
tale polo formativo, in più di dieci anni di attività, ha mantenuto fede all'impegno di elevare lo spessore formativo e culturale del personale di polizia penitenziaria, costituendo anche una preziosa risorsa ed un cospicuo vantaggio della cittadina aversana e di tutto il meridione, in considerazione che la maggior parte delle nuove leve e del personale penitenziario già in servizio proviene proprio da quelle regioni;
del resto nella Campania l'altra scuola di formazione di Portici è anch'essa destinata ad essere soppressa atteso che è collocata nell'area cosiddetta «rossa» dell’interland vesuviano in un sito storico, sottoposto, non solo a vincolo, ma, per le cui condizioni, di inagibilità, interessanti gran parte del plesso, eventuali ristrutturazioni comporterebbero grande impegno economico;
l'istituzione del sito formativo di Aversa aveva come fine la riunione delle due scuole con concentrazione del personale e delle attività;
di fatti anche per il personale della «Banda musicale» della polizia penitenziaria attualmente ospitata a Portici era stata creata in Aversa un'apposita sala per le esercitazioni;
le esigenze esposte nella nota del dottor Pagano sono in gran parte fondate, ma comunque tali da non giustificare in alcun modo la soppressione di una scuola diventata per la didattica e per i numerosi convegni e seminari che ospita frequentemente punto di riferimento nazionale e prestigioso luogo di crescita professionale, culturale e sociale;
ferme restando le giustificate e condivisibili necessità di porre a disposizione del tribunale Napoli-nord ulteriori spazi, risulta all'interrogante che l'amministrazione comunale di Aversa, a conferma del forte sostegno dato sempre alla Scuola e allo scopo di scongiurarne la soppressione, ha messo a disposizione del dipartimento dell'amministrazione penitenziaria un capiente e prestigioso edificio sito all'interno del complesso della «Maddalena», esteso vari ettari e adibito nel lontano passato ad ospedale psichiatrico. Per di più, risulta all'interrogante, sempre l'amministrazione comunale di Aversa si è dichiarata pronta e disposta a ristrutturare a proprie cure e spese, secondo le indicazioni che è pronta a recepire, l'intero suddetto immobile per adattarlo alle esigenze della scuola;
è di tutta evidenza che tale immediata e concreta disponibilità consente all'Amministrazione penitenziaria di mantenere in vita, a costo zero, la scuola ad Aversa, anche tenendo presente le richiamate direttive governative di un generale e severo programma di ristrutturazione del comparto didattico, e soprattutto di «ripagare» un territorio che ha in ogni momento mostrato sostegno, calore e riconoscenza al Corpo di polizia penitenziaria –:
se il Ministro interrogato sia a conoscenza dei fatti più sopra esposti;
se il Ministro interrogato abbia realmente disposto di sopprimere la scuola di polizia penitenziaria di Aversa;
se, in caso positivo, alla luce della pronta e concreta disponibilità offerta dall'amministrazione comunale di Aversa, non ritenga di rivedere una decisione che penalizza una città ed un territorio che hanno sempre entusiasticamente e concretamente mostrato vicinanza, sostegno ed attaccamento alla scuola penitenziaria;
se alla luce delle sopra accennate novità che incidono significativamente anche sui conti economici del dipartimento dell'amministrazione penitenziaria non si ritenga di soprassedere rispetto alla volontà di chiudere un così importante presidio di formazione e di legalità. (4-06743)