• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE

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Atto a cui si riferisce:
C.3/01145 l'INVALSI è Ente di ricerca dotato di personalità giuridica di diritto pubblico la cui attività, secondo la normativa vigente, è incentrata soprattutto sugli aspetti valutativi e qualitativi...



Atto Camera

Interrogazione a risposta orale 3-01145presentato daCIRACÌ Nicolatesto diGiovedì 6 novembre 2014, seduta n. 326

CIRACÌ, DISTASO, FUCCI, ALTIERI e MARTI. — Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, al Ministro dell'economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:
l'INVALSI è Ente di ricerca dotato di personalità giuridica di diritto pubblico la cui attività, secondo la normativa vigente, è incentrata soprattutto sugli aspetti valutativi e qualitativi del sistema scolastico;
l'Istituto, tra gli scopi che gli sono affidati prevede anche: lo svolgimento di verifiche periodiche e sistematiche sulle conoscenze e abilità degli studenti e sulla qualità complessiva dell'offerta formativa delle istituzioni di istruzione e di istruzione e formazione professionale, anche nel contesto dell'apprendimento permanente; in particolare gestisce il Sistema nazionale di valutazione (SNV);
in materia di valutazione, è affidata all'INVALSI anche il compito di formulare proposte per la piena attuazione del sistema di valutazione dei dirigenti scolastici, di definire le procedure da seguire per la loro valutazione, e di realizza il monitoraggio sullo sviluppo e sugli esiti del sistema di valutazione;
l'INVALSI è soggetto alla vigilanza del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca che individua le priorità strategiche delle quali l'istituto tiene conto per programmare la propria attività. La valutazione delle priorità tecnico-scientifiche è riservata all'istituto;
che l'articolo 2, comma 3, del decreto del Presidente della Repubblica n. 80 del 2013, prevede che il Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca emani, con periodicità almeno triennale, la direttiva con la quale vengono individuate le priorità strategiche della valutazione del sistema educativo di istruzione, che costituiscono il riferimento per le funzioni di coordinamento svolte dall'INVALSI, nonché i criteri generali per assicurare l'autonomia del contingente ispettivo e per la valorizzazione del ruolo delle scuole nel processo autovalutazione;
in data 21 ottobre è stata pubblicata sul sito del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca la direttiva n. 11 del 18 settembre 2014, relativa alle «Priorità strategiche del Sistema Nazionale di Valutazione per gli anni scolastici 2014/2015, 2015/2016 e 2016/2017»;
la predetta direttiva prevede degli specifici adempimenti distribuiti su un arco temporale di tre anni;
nella direttiva si afferma che «L'avvio del SNV richiede un adeguato supporto in termini di formazione di tutti gli operatori scolastici e, in particolare, di coloro che saranno coinvolti direttamente nel procedimento di valutazione»;
la direttiva stabilisce un preciso cronoprogramma che prevede l'avvio immediato di alcune attività (ad esempio l'autovalutazione che deve partire dall'anno scolastico in corso, o, per ciò che concerne l'INVALSI, la predisposizione la predisposizione del format del «Rapporto di autovalutazione»);
al momento le attività vengono svolte in assenza di finanziamento;
la direttiva prevede anche il coinvolgimento di un contingente ispettivo che «concorre, assieme agli altri soggetti, a realizzare gli obiettivi del Sistema Nazionale di Valutazione, un'attività ispettiva svolta da personale»;
per le attività relative alla valutazione viene previsto anche il coinvolgimento dell'INDIRE che «metterà a disposizione delle scuole strumenti ed esperti qualificati per predisporre i piani di miglioramento»;
la direttiva non identifica le risorse che saranno rispettivamente assegnate a INVALSI e INDIRE;
l'INVALSI assume un ruolo centrale nell'intero sistema delineato dalla direttiva, sia in termini procedurali che di apporto di personale altamente qualificato, con esperienza specifica, non reperibile all'interno degli istituti scolastici coinvolti nel processo;
l'INVALSI, oltre alle attività relative al sistema di valutazione, svolge anche altre importanti funzioni, tra cui la predisposizione annuale dei testi della nuova prova scritta, a carattere nazionale, volta a verificare i livelli generali e specifici di apprendimento conseguiti dagli studenti nell'esame di Stato al terzo anno della scuola secondaria di primo grado; svolge, inoltre, attività di ricerca, sia su propria iniziativa che su mandato di enti pubblici e privati, assicurando anche la partecipazione italiana a progetti di ricerca europea e internazionale in campo valutativo;
per lo svolgimento delle proprie attività, l'Istituto si avvale dal 2009, in via eccezionale e temporanea e per far fronte a specifiche esigenze, di diverse unità di personale a tempo determinato (62 persone su un totale di 92 persone, cioè il 67 per cento) in scadenza il 31 dicembre 2014;
i lavoratori a tempo determinato sono stati già più volte prorogati, sicché 32 di loro hanno un'anzianità superiore a tre anni ed alcuni annoverano fino ad una decina di anni di precariato. Nel quadro normativo attuale, questi lavoratori a termine non possono essere ulteriormente prorogati, soprattutto in assenza della collaterale procedura concorsuale di assunzione che dovrebbe completare il piano straordinario di assunzione del Ministro pro tempore Gelmini;
non si è proceduto al completamento del predetto piano di assunzioni dell'INVALSI (come dell'INDIRE) del Ministro Gelmini, non per assenza di risorse, che erano già state individuate e acquisite al bilancio del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca e dell'INVALSI stesso ma per l'affastellamento di provvedimenti successivi al 2011 che hanno bloccato tutte le assunzioni nella pubblica amministrazione, non tenendo conto che quello dell'INVALSI era un piano già coperto con risorse certe;
il piano straordinario di reclutamento, oltre a rappresentare uno strumento per la stabilizzazione dei lavoratori precari dell'Istituto, dava una risposta alle esigenze gestionali dell'Istituto per evitare pregiudizio nel corretto e regolare svolgimento dei suo compiti istituzionali;
il completamento del piano straordinario avrebbe consentito, finalmente, di completare un percorso di riorganizzazione avviato circa 2 anni fa e volto a potenziare l'Istituto all'interno di una strategia più generale di rafforzamento del sistema di valutazione scolastica;
la direttiva, su base triennale, rischia di rimanere carta morta laddove non supportata dai necessari investimenti, soprattutto per lo sviluppo e il consolidamento del sistema di valutazione;
l'attuale dotazione organica dell'Istituto, tenuto conto delle sole unità di personale a tempo indeterminato, di cui la maggior parte con un profilo di tipo amministrativo, non è oggettivamente sufficiente a svolgere il complesso delle attività;
in mancanza di risorse disponibili, non si può procedere alle assunzioni e alla stabilizzazione dei precari dell'INVALSI, alimentando il clima di incertezza per le sorti dei lavoratori e l'effettiva funzionalità dell'istituto –:
se i Ministri interrogati confermino quanto esposto in premessa;
se i Ministri interrogati siano coscienti dell'insufficienza delle risorse;
quali provvedimenti si intendono adottare per dare risposta alle problematiche esposte in premessa;
se non si ritenga prevedere uno stanziamento almeno triennale per dare certezza dell'effettiva possibilità di realizzare le attività previste dalla direttiva ministeriale sulla valutazione;
con quali risorse economiche, umane e strumentali si intenda provvedere per lo svolgimento delle attività assegnate all'Istituto dalla legge e previste dalla direttiva sulla valutazione. (3-01145)