• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE

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Atto a cui si riferisce:
S.3/00066 GRANAIOLA, ZANDA, ALBANO, DIRINDIN, PETRAGLIA, CANTINI, PADUA, MATURANI, MARCUCCI, BIANCO, FAVERO, DE BIASI, AMATI, FABBRI, PEZZOPANE, CHITI, ZANONI, MANASSERO, SANGALLI, GUERRIERI PALEOTTI,...



Atto Senato

Interrogazione a risposta orale 3-00066 presentata da MANUELA GRANAIOLA
martedì 21 maggio 2013, seduta n.024

GRANAIOLA, ZANDA, ALBANO, DIRINDIN, PETRAGLIA, CANTINI, PADUA, MATURANI, MARCUCCI, BIANCO, FAVERO, DE BIASI, AMATI, FABBRI, PEZZOPANE, CHITI, ZANONI, MANASSERO, SANGALLI, GUERRIERI PALEOTTI, MATTESINI - Al Ministro degli affari esteri - Premesso che:

Claudio Faraldi, un giovane di 29 anni di Ventimiglia (Imperia), è morto nel carcere francese di Grasse in Costa azzurra, lo stesso dove morì tre anni fa il trentaseienne viareggino Daniele Franceschi;

Faraldi stava scontando una pena di 5 anni per una rapina compiuta nel 2011 ed era detenuto da 6 mesi;

anche in questo caso, come già con Franceschi, le autorità francesi parlano di un attacco cardiaco e anche in questo caso i genitori sostengono che il figlio stava bene, era giovane e sano;

i familiari di Faraldi sono stati avvertiti con grave ritardo se si considera che il decesso sarebbe avvenuto l'8 maggio 2013 e, anche per questa ragione, si chiedono se il congiunto sia stato assistito a dovere, inoltre chiedono di vedere il corpo prima dell'autopsia che verrà compiuta il 16 maggio;

la morte di Faraldi richiama alla mente la drammatica vicenda di Daniele Franceschi le cui cause non sono state ancora chiarite: le autorità francesi effettuarono, infatti, l'esame autoptico senza la partecipazione di un medico di fiducia della famiglia, né italiano, né francese, con la motivazione ufficiale che la procedura di nomina sarebbe stata troppo complessa;

i familiari di Franceschi hanno potuto vedere il corpo solo grazie all'intervento del console generale d'Italia a Nizza, poco prima dell'autopsia, ed hanno dichiarato che il giovane era irriconoscibile, che aveva il volto gonfio, segni rossi sulla guancia e sul naso una macchia scura;

quello che restava del corpo di Daniele Franceschi, dopo l'asportazione di numerosi organi, compreso il cuore, è stato inviato in Italia per essere sottoposto ad una nuova autopsia, ottenuta con difficoltà dai legali della famiglia e infine disposta dalla procura di Lucca; gli organi del giovane non sono ancora stati restituiti alla famiglia;

la vicenda di Franceschi è stata caratterizzata da una serie di risvolti poco chiari, Daniele aveva inviato alla madre, Cira Antignano, alcune lettere nelle quali denunciava di aver subito soprusi, maltrattamenti, minacce di essere messo in cella con elementi pericolosi e di non essere stato curato quando aveva la febbre molto alta;

considerato che a giudizio degli interroganti:

sembra scarsa la probabilità che si tratti di una semplice coincidenza a causa della somiglianza tra le due tragiche vicende e delle identiche motivazioni dichiarate dalle autorità francesi quali cause del decesso di Daniele e di Claudio;

ad opinione degli interroganti alla luce di questa seconda dubbia morte si potrebbe ritenere che nel carcere di Grasse possano annidarsi persone violente che agiscono indisturbate se non addirittura con la copertura delle autorità locali o che l'omissione di soccorso in caso di malore dei carcerati sia un'abitudine;

le autorità francesi devono fare immediatamente la massima chiarezza senza reticenza alcuna affinché ogni dubbio possa essere fugato;

senza di ciò, anche alla luce del drammatico precedente, si potrebbe parlare di corresponsabilità delle stesse autorità francesi, se non altro per la sottovalutazione degli eventi accaduti, per una mancata vigilanza e per un'evidente negligenza nella valutazione degli eventi, anche considerando che negli ultimi anni la giustizia francese è stata condannata numerose volte dalla Corte europea per aver leso i diritti della difesa,

si chiede di sapere:

quali impegni il Ministro in indirizzo intenda assumere affinché sia fatta luce completa sui fatti, in particolare sulle dinamiche reali della morte, sul diritto dei familiari di vedere il corpo di Claudio prima dell'autopsia e di essere accompagnati da un medico legale di fiducia;

quali misure intenda adottare affinché si giunga alla verità sulle reali cause di questa seconda morte tragica e sospetta di un italiano in un carcere francese, e sull'eventuale omissione di soccorso da parte dei responsabili del carcere.

(3-00066)