• Relazione 1569-A

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Atto a cui si riferisce:
S.1569 Istituzione del "Premio biennale di ricerca Giuseppe Di Vagno" e disposizioni per il potenziamento della biblioteca e dell'archivio storico della Fondazione Di Vagno, per la conservazione della memoria del deputato socialista assassinato il 25 settembre 1921


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Senato della RepubblicaXVII LEGISLATURA
N. 1569-A

RELAZIONE DELLA 7a COMMISSIONE PERMANENTE
(ISTRUZIONE PUBBLICA, BENI CULTURALI, RICERCA SCIENTIFICA, SPETTACOLO E SPORT)

(Relatore LIUZZI)

Comunicata alla Presidenza il 10 novembre 2014

SUL
DISEGNO DI LEGGE

Istituzione del «Premio biennale di ricerca Giuseppe Di Vagno» e disposizioni per il potenziamento della biblioteca e dell'archivio storico della Fondazione Di Vagno, per la conservazione della memoria del deputato socialista assassinato il 25 settembre 1921

d’iniziativa dei deputati DISTASO, GINEFRA, FITTO, DI GIOIA, GRASSI, PIZZOLANTE, MATARRESE, PIEPOLI, FUCCI, CHIARELLI, LATRONICO, MARTI, PICCOLI NARDELLI, DI LELLO, LOCATELLI e PASTORELLI

(V. Stampato Camera n. 1092)

approvato dalla Camera dei deputati il 16 luglio 2014

Trasmesso dal Presidente della Camera dei deputati alla Presidenza
il 18 luglio 2014

Onorevoli Senatori. -- Il disegno di legge, approvato in prima lettura dalla Camera dei deputati, istituisce il «Premio di ricerca Giuseppe Di Vagno», intitolato alla memoria del deputato nato a Conversano in provincia di Bari vittima del fascismo il 25 settembre 1921.

La data prescelta per il conferimento di tale Premio è proprio il 25 settembre di ogni biennio: originariamente, nel testo approvato in prima lettura, la decorrenza di tale data era fissata a partire dal 25 settembre di quest'anno. Considerato che i tempi di approvazione in seconda lettura non avrebbero consentito di rispettare tale data, la 7ª Commissione ha dunque ritenuto opportuno modificare la data di prima assegnazione del suddetto Premio, come del resto segnalato anche nel parere reso dalla Commissione affari costituzionali.

L'organizzazione del Premio, anche a livello di redazione del bando, è rimessa alla esistente Fondazione Di Vagno, già destinataria di contributi dal parte del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo all'interno della tabella triennale delle istituzioni culturali ammesse al contributo ordinario annuale dello Stato per il triennio 2012-2014, ai sensi dell'articolo 1 della legge n. 534 del 1996. Sui rapporti tra la Fondazione e le Istituzioni, la Commissione affari costituzionali ha espresso un parere non ostativo a condizione che all'articolo 1, comma 3, e all'articolo 2, comma 2, fosse soppressa la previsione dell'intesa, rispettivamente, tra la Fondazione e il Comitato scientifico, da un lato, e la Presidenza del Consiglio, dall'altro, giudicata uno strumento improprio a regolare i rapporti tra privati e soggetti istituzionali. Pertanto, la 7ª Commissione ha approvato all'unanimità due mie proposte emendative finalizzate proprio a recepire tali condizioni espresse dalla 1ª Commissione.

Il tema del Premio è deciso da un Comitato scientifico, composto da tre studiosi di chiara fama di storia contemporanea o di scienza politica, nominati dal Presidente del Consiglio dei ministri con proprio decreto. Per favorire il rispetto dei principi di trasparenza e imparzialità, la Commissione ha approvato un emendamento del Gruppo Movimento Cinque Stelle secondo cui le valutazioni svolte e i criteri adottati per le summenzionate nomine sono resi pubblici, anche mediante pubblicazione sul sito della Presidenza del Consiglio.

Le tematiche di riferimento, inizialmente attinenti al socialismo, ai conflitti sociali e politici, ai cambiamenti istituzionali del Mezzogiorno, alla violenza politica, agli ideali di giustizia e solidarietà, al riformismo e alla democrazia, sono state notevolmente arricchite durante l'esame in Commissione, attraverso l'approvazione dei tre emendamenti del Gruppo Movimento Cinque Stelle che hanno incluso anche la tutela del patrimonio paesaggistico del Mezzogiorno, le trasformazioni storiche, culturali e politiche del Mezzogiorno nel XX secolo e le prospettive per il XXI secolo, nonché il ruolo storico del Mezzogiorno d'Italia nell'Occidente.

Per la scelta dei vincitori, si prevede una giuria di sei componenti: il presidente, scelto dal Ministro dei beni culturali tra studiosi di chiara fama di scienze politiche; un rappresentante della Presidenza del Consiglio e uno della presidenza della regione Puglia; tre studiosi di chiara fama di storia contemporanea. Nel testo originario non erano indicate le modalità di nomina dei componenti della giuria, l'atto con cui si procede alla nomina e, con particolare riferimento agli studiosi, il soggetto che procede alla nomina stessa, come evidenziato anche nel parere reso dalla Commissione affari costituzionali. Pertanto, su mia iniziativa, la 7ª Commissione ha chiarito che sia il presidente della giuria che i tre studiosi sono nominati con proprio decreto dal Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo.

L'ammontare del Premio, pari a 40.000 euro, può discrezionalmente essere ripartito in più premi. A ciò si aggiunge un contributo una tantum per il 2015, pari a 100.000 euro, per la biblioteca e l'archivio collocati nella Fondazione. La copertura finanziaria del provvedimento ammonta quindi a 140.000 euro per il 2015 e 40.000 euro ad anni alterni a decorrere dall'anno 2017, data la cadenza biennale del Premio. Archivio e biblioteca della Fondazione Di Vagno costituiscono il cuore delle misure contenute nel disegno di legge. Infatti, la sistemazione fisica ed organizzativa, la classificazione con l'uso delle nuove tecnologie, la fruizione fisica e telematica dell'ingente documentazione in dotazione della Fondazione rappresenteranno il nucleo e il fulcro di riferimento degli studi e delle richieste che, presumibilmente, verranno utilizzati dagli stessi concorrenti della competizione storico-letteraria-sociologica.

Durante l'esame in Commissione, si è registrata una sostanziale condivisione di scopi e obiettivi tra tutte le forze politiche, con riferimento alla necessità di attribuire un particolare riconoscimento ad una Fondazione del Meridione per l'azione svolta e per la capacità di fare sistema tra pubblico e privato, a testimonianza della positiva attitudine del Sud nel «fare rete».

Liuzzi, relatore

PARERI DELLA 1a COMMISSIONE PERMANENTE
(AFFARI COSTITUZIONALI, AFFARI DELLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO
E DELL'INTERNO, ORDINAMENTO GENERALE DELLO STATO E DELLA
PUBBLICA AMMINISTRAZIONE)

(Estensore: Bisinella)

sul disegno di legge

9 settembre 2014

La Commissione, esaminato il disegno di legge, esprime, per quanto di competenza, parere non ostativo, a condizione che, all’articolo 1, comma 3, e all’articolo 2, comma 2, sia soppressa la previsione dell’intesa con la Presidenza del Consiglio dei ministri, dal momento che tale strumento appare improprio a regolare i rapporti tra enti privati e soggetti istituzionali. Si rileva peraltro che, ai sensi dell’articolo 2, comma 1, il comitato scientifico della Fondazione è interamente nominato dal Presidente del Consiglio dei ministri.

Si segnala, inoltre, all’articolo 3, comma 1, lettera c), la necessità di individuare il soggetto deputato a scegliere i tre studiosi di storia contemporanea che compongono la giuria.

Si osserva, infine, all’articolo 1, comma 2, che il termine del 25 settembre 2014 per la prima assegnazione del Premio non è compatibile con i tempi di entrata in vigore della legge, considerando gli ordinari termini di vacatio legis.

su emendamenti

1º ottobre 2014

La Commissione, esaminati gli emendamenti riferiti al disegno di legge, esprime, per quanto di competenza, i seguenti pareri:

-- sull’emendamento 1.6 parere non ostativo, a condizione che sia soppressa la previsione dell’intesa con la Presidenza del Consiglio dei ministri, dal momento che tale strumento appare improprio a regolare i rapporti tra enti privati e soggetti istituzionali;

-- sui restanti emendamenti parere non ostativo.

PARERE DELLA 5a COMMISSIONE PERMANENTE
(PROGRAMMAZIONE ECONOMICA, BILANCIO)

(Estensore: Del Barba)

sul disegno di legge e sugli emendamenti

16 ottobre 2014

La Commissione, esaminato il disegno di legge ed i relativi emendamenti, esprime, per quanto di propria competenza, parere non ostativo.

PARERE DELLA COMMISSIONE PARLAMENTARE PER LE QUESTIONI REGIONALI

(Estensore: deputata Martelli)

sul disegno di legge

17 settembre 2014

La Commissione parlamentare per le questioni regionali,

esaminato il disegno di legge S. 1569, approvato dalla Camera, recante «Istituzione del “Premio biennale di ricerca Giuseppe Di Vagno” e disposizioni per il potenziamento della biblioteca e dell’archivio storico della Fondazione Di Vagno, per la conservazione della memoria del deputato socialista assassinato il 25 settembre 1921»;

considerato che:

l’articolo 9 della Costituzione chiama la Repubblica a promuovere lo sviluppo della cultura e a tutelare il patrimonio storico e artistico della Nazione;

le disposizioni del provvedimento sono riconducibili alla materia «promozione e organizzazione di attività culturali», che il terzo comma dell’articolo 117 della Costituzione attribuisce alla competenza legislativa concorrente tra lo Stato e le regioni;

secondo la giurisprudenza della Corte costituzionale, quando lo Stato avoca a sé l’esercizio di funzioni amministrative di rilevanza nazionale, può dettare la relativa disciplina legislativa anche quando questa incida in materie di legislazione concorrente, ma deve assicurare un adeguato coinvolgimento delle regioni;

sottolineata l’importanza del ruolo e della funzione svolti dalla Fondazione Giuseppe Di Vagno per la promozione delle competenze e dei talenti in una parte del Paese, il sud, nella quale il numero di enti attivi nel campo della promozione della cultura è minore rispetto ad altre parti del territorio;

evidenziato come il contributo straordinario una tantum disposto dal provvedimento a favore della Fondazione Di Vagno sia destinato alla valorizzazione del patrimonio documentale, bibliografico e archivistico della Fondazione stessa, per servire quindi anch’esso alla promozione della cultura nel Paese e nel sud Italia,

esprime

PARERE FAVOREVOLE

con la seguente osservazione:

anche se la regione Puglia è socio ordinario della Fondazione Di Vagno, potrebbe essere opportuno prevedere un coinvolgimento della regione medesima in quanto tale nell’individuazione dei componenti del Comitato scientifico del Premio Di Vagno e dei «tre studiosi di chiara fama di storia contemporanea» che ai sensi dell’articolo 3, comma 1, fanno parte della giuria.

DISEGNO DI LEGGE

DISEGNO DI LEGGE

Approvato dalla Camera dei deputati

Testo proposto dalla Commissione

Art. 1.Art. 1.
(Istituzione del «Premio biennale di ricerca Giuseppe Di Vagno»)(Istituzione del «Premio biennale di ricerca Giuseppe Di Vagno»)

1. È istituito, a partire dall'anno 2014, il «Premio biennale di ricerca Giuseppe Di Vagno», di seguito denominato «Premio Di Vagno», intitolato alla memoria del deputato vittima del fascismo, caduto per affermare ideali di democrazia, di libertà, di giustizia, di solidarietà, di pace e contro la violenza politica.

1. Identico.

2. Il Premio Di Vagno è conferito il 25 settembre di ogni biennio, alla presenza di un delegato della Presidenza del Consiglio dei ministri; la prima assegnazione è fissata il 25 settembre 2014.

2. Il Premio Di Vagno è conferito il 25 settembre di ogni biennio, alla presenza di un delegato della Presidenza del Consiglio dei ministri; la prima assegnazione è fissata il 25 settembre 2015.

3. Per l'organizzazione del Premio Di Vagno è individuata quale ente responsabile per la redazione del bando, che dovrà ispirarsi a criteri, procedure e modalità basati sui princìpi di meritocrazia e trasparenza, e per ogni altra formalità connessa la Fondazione Giuseppe Di Vagno, che agisce d'intesa con la Presidenza del Consiglio dei ministri e sotto la vigilanza del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo.

3. Per l'organizzazione del Premio Di Vagno è individuata quale ente responsabile per la redazione del bando, che dovrà ispirarsi a criteri, procedure e modalità basati sui princìpi di meritocrazia e trasparenza, e per ogni altra formalità connessa la Fondazione Giuseppe Di Vagno, che agisce sotto la vigilanza del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo.

4. I vincitori del Premio Di Vagno sono selezionati dalla giuria di cui all'articolo 3. Al fine di favorire il rispetto dei princìpi di trasparenza, imparzialità e meritocrazia, le valutazioni svolte e i criteri adottati per la selezione dei vincitori sono resi pubblici, anche con la pubblicazione nel sito internet del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo.

4. Identico.

5. L'ammontare del Premio Di Vagno è fissato in 40.000 euro. Alla Fondazione Giuseppe Di Vagno è comunque attribuita la facoltà di decidere se ripartire tale somma in più premi erogabili secondo criteri di merito.

5. Identico.

6. A valere sulle risorse di cui all'articolo 4, alla Fondazione Giuseppe Di Vagno è concesso un contributo straordinario una tantum, per l'anno 2014, pari a 100.000 euro per la riorganizzazione, la redazione degli inventari, il potenziamento, l'automazione, l'informatizzazione e la dotazione di risorse umane, nonché per la definitiva e permanente apertura al pubblico della biblioteca e dell'archivio storico della memoria democratica pugliese, collocati nella sede della Fondazione. La Fondazione Giuseppe Di Vagno adotta ogni strumento per garantire l'accessibilità totale, anche attraverso la pubblicazione on line, delle informazioni concernenti ogni aspetto dell'organizzazione e dell'utilizzo delle risorse per il perseguimento delle finalità di cui al precedente periodo, allo scopo di favorire forme diffuse di controllo del rispetto dei princìpi di buon andamento e di trasparenza.

6. A valere sulle risorse di cui all'articolo 4, alla Fondazione Giuseppe Di Vagno è concesso un contributo straordinario una tantum, per l'anno 2015, pari a 100.000 euro per la riorganizzazione, la redazione degli inventari, il potenziamento, l'automazione, l'informatizzazione e la dotazione di risorse umane, nonché per la definitiva e permanente apertura al pubblico della biblioteca e dell'archivio storico della memoria democratica pugliese, collocati nella sede della Fondazione. La Fondazione Giuseppe Di Vagno adotta ogni strumento per garantire l'accessibilità totale, anche attraverso la pubblicazione on line, delle informazioni concernenti ogni aspetto dell'organizzazione e dell'utilizzo delle risorse per il perseguimento delle finalità di cui al precedente periodo, allo scopo di favorire forme diffuse di controllo del rispetto dei princìpi di buon andamento e di trasparenza.

7. I componenti del Comitato scientifico e della giuria di cui agli articoli 2 e 3 non percepiscono compensi, gettoni di presenza, rimborsi di spese o altri emolumenti.

7. Identico.

Art. 2.Art. 2.
(Comitato scientifico)(Comitato scientifico)

1. Su proposta della Fondazione Giuseppe Di Vagno, il Presidente del Consiglio dei ministri nomina, con proprio decreto, il Comitato scientifico del Premio Di Vagno, composto da tre studiosi di chiara fama di storia contemporanea o di scienza politica.

1. Su proposta della Fondazione Giuseppe Di Vagno, il Presidente del Consiglio dei ministri nomina, con proprio decreto, il Comitato scientifico del Premio Di Vagno, composto da tre studiosi di chiara fama di storia contemporanea o di scienza politica. Al fine di favorire il rispetto dei princìpi di trasparenza e imparzialità, le valutazioni svolte e i criteri adottati per le nomine di cui al precedente periodo sono resi pubblici, anche mediante pubblicazione nel sito della Presidenza del Consiglio dei ministri.

2. Il Comitato scientifico decide, d'intesa con la Presidenza del Consiglio dei ministri, per ogni edizione, il tema del Premio Di Vagno, ispirandosi alle seguenti tematiche:

2. Il Comitato scientifico decide, per ogni edizione, il tema del Premio Di Vagno, ispirandosi alle seguenti tematiche:

a) socialismo nel XXI secolo in Italia e nel mondo;

a) identica;

b) conflitti sociali e lotte politiche tra passato e futuro;

b) identica;

c) socialismo e Mezzogiorno;

c) identica;

d) cambiamenti istituzionali regionali e locali avvenuti nel Mezzogiorno d'Italia nel XX secolo e previsioni per il XXI secolo;

d) identica;

e) studio del fenomeno della violenza politica, sia verbale che fisica, del suo sviluppo, delle sue forme, degli strumenti per combatterla;

e) identica;

f) ideali di giustizia, di solidarietà e di pace in Italia e nel mondo;

f) identica;

g) riformismo e democrazia nel Mezzogiorno d'Italia.

g) identica;

h) tutela del patrimonio paesaggistico del Mezzogiorno;

i) trasformazioni storiche, culturali e politiche del Mezzogiorno d’Italia nel XX secolo e prospettive per il XXI secolo;

l) ruolo storico del Mezzogiorno d’Italia nell’Occidente.

Art. 3.Art. 3.
(Giuria)(Giuria)

1. Fermo restando quanto previsto dall'articolo 1, comma 5, secondo periodo, il vincitore o i vincitori del Premio Di Vagno sono individuati da un'apposita giuria costituita da sei componenti di cui:

1. Identico:

a) il presidente della giuria, scelto dal Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo tra studiosi di chiara fama di scienze politiche;

a) il presidente della giuria, nominato con proprio decreto dal Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo tra studiosi di chiara fama di scienze politiche;

b) un rappresentante della Presidenza del Consiglio dei ministri e uno della Presidenza della regione Puglia;

b) identica;

c) tre studiosi di chiara fama di storia contemporanea.

c) tre studiosi di chiara fama di storia contemporanea, nominati con proprio decreto dal Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo.

Art. 4.Art. 4.
(Copertura finanziaria)(Copertura finanziaria)

1. Per l'attuazione delle disposizioni di cui all'articolo 1 è autorizzata la spesa di 140.000 euro per l'anno 2014 e di 40.000 euro ad anni alterni a decorrere dall'anno 2016. Al relativo onere si provvede mediante corrispondente riduzione dello stanziamento del fondo speciale di parte corrente iscritto, ai fini del bilancio triennale 2014-2016, nell'ambito del programma «Fondi di riserva e speciali» della missione «Fondi da ripartire» dello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze per l'anno 2014, allo scopo parzialmente utilizzando l'accantonamento relativo al medesimo Ministero.

1. Per l’attuazione delle disposizioni di cui all’articolo l è autorizzata la spesa di 140.000 euro per l’anno 2015 e di 40.000 euro ad anni alterni a decorrere dall’anno 2017. Al relativo onere si provvede mediante corrispondente riduzione della proiezione, per l'anno 2015, dello stanziamento del fondo speciale di parte corrente iscritto, ai fini del bilancio triennale 2014-2016, nell’ambito del programma «Fondi di riserva e speciali» della missione «Fondi da ripartire» dello stato di previsione del Ministero dell’economia e delle finanze per l’anno 2014, allo scopo parzialmente utilizzando l’accantonamento relativo al medesimo Ministero.

2. Il Ministro dell'economia e delle finanze è autorizzato ad apportare, con propri decreti, le occorrenti variazioni di bilancio.

2. Identico.