• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE

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Atto a cui si riferisce:
S.3/00079 ZANETTIN - Ai Ministri dell'economia e delle finanze e dello sviluppo economico - Premesso che, a quanto risulta all'interrogante, Fiat industrial punta a trasferire il proprio domicilio...



Atto Senato

Interrogazione a risposta orale 3-00079 presentata da PIERANTONIO ZANETTIN
giovedì 23 maggio 2013, seduta n.028

ZANETTIN - Ai Ministri dell'economia e delle finanze e dello sviluppo economico - Premesso che, a quanto risulta all'interrogante, Fiat industrial punta a trasferire il proprio domicilio fiscale dall'Italia al Regno Unito; il piano dovrebbe diventare operativo, stando al "Financial Times", dopo il completamento della fusione con la controllata americana CNH, dunque dopo l'acquisto della partecipazione rimanente del 12 per cento che l'azienda italiana non possiede ancora. L'obiettivo sarebbe quello di beneficiare di un regime fiscale più leggero rispetto a quello italiano;

premesso altresì che, a parere dell'interrogante:

la decisione mette anche in luce l'appetibilità del regime fiscale britannico, sempre più leggero;

va rimarcato che, negli ultimi anni, il Regno Unito ha ridotto considerevolmente le tasse applicate alle imprese, portandole dal 30 per cento nel 2007 al 23,25 per cento di oggi; e punta ad un ennesimo calo fino al 20 per cento nel 2015; il Paese ha anche smorzato le regole fiscali applicate alle società straniere al fine di attrarre nuove imprese nel suo territorio. In Italia, invece, le tasse che le aziende devono pagare si aggirano attorno al 31,4 per cento;

l'Italia rischia quindi di perdere Fiat industrial anche in termini di quotazione del titolo, visto che un articolo di "Bloomberg" ha riportato come la società intenda sbarcare a Wall Street, facendo di quello di New York il listino principale al posto di Piazza Affari;

purtroppo questa è l'ennesima dimostrazione del fatto che il sistema Paese italiano sconta un grave deficit di competitività industriale e finanziaria, che scoraggia lo spirito imprenditoriale;

troppe tasse, burocrazia, rigidità sindacali e arretratezza culturale non solo non favoriscono investimenti dall'estero, ma determinano anche la fuga delle poche multinazionali italiane rimaste,

si chiede di sapere:

quali concrete iniziative il Governo intenda assumere per rilanciare la competitività industriale del Paese;

se siano in corso contatti con la dirigenza Fiat per verificare se la decisione del trasferimento sia ormai irreversibile.

(3-00079)