• Testo RISOLUZIONE IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
C.7/00518 premesso che: lo studio, lo sviluppo, l'applicazione e il controllo di efficacia dei vaccini non si limitano a un luogo o a una nazione, ma rappresentano un tema di interesse...



Atto Camera

Risoluzione in commissione 7-00518presentato daQUARTAPELLE PROCOPIO Liatesto diLunedì 10 novembre 2014, seduta n. 328

La III Commissione,
premesso che:
lo studio, lo sviluppo, l'applicazione e il controllo di efficacia dei vaccini non si limitano a un luogo o a una nazione, ma rappresentano un tema di interesse mondiale;
all'Italia è stato recentemente riconosciuto dalla Global Health Security Agenda il ruolo di leader mondiale nel piano di azione per l'immunizzazione;
nata nel 2000, la GAVI Alliance è una partnership di soggetti pubblici e privati avente lo scopo di migliorare l'accesso all'immunizzazione per le popolazioni dei 73 Paesi più poveri del mondo e in particolare dei bambini;
tra i partner di GAVI si annoverano i Governi di Paesi in via di sviluppo e di Paesi donatori, nonché l'Organizzazione mondiale della sanità, l'UNICEF, la Banca mondiale, alcune società che producono vaccini nei Paesi industriali e in via di sviluppo, diverse organizzazioni espressione della società civile e numerosi benefattori privati, tra cui la Fondazione Bill & Melinda Gates;
con 8 miliardi USD di finanziamenti tra il 2000 e il 2017, la GAVI Alliance ha supportato programmi d'immunizzazione con undici vaccini, tra cui il vaccino pentavalente (contro la difterite, il tetano, la pertosse, l'epatite B e Haemophilus influenza tipo b, noto come Hib) e vaccini contro le malattie da pneumococco e rotavirus, che rappresentano le principali cause di polmonite e diarrea, e il papillomavirus umano che, come è noto, si è rivelato tra le principali cause dei tumori della cervice uterina;
attraverso tali programmi internazionali, si stima che l'intervento di GAVI abbia consentito di immunizzare circa 440 milioni di bambini nel mondo tra il 1990 e il 2013, salvando più di 6 milioni di vite umane;
oltre a tali programmi, si aggiungono numerose campagne di immunizzazione per malattie come la meningite A, la febbre gialla, il morbillo e la rosolia;
con riferimento ai programmi d'immunizzazione, i Paesi qualificati per ottenere il supporto di GAVI sono chiamati ad indicare le rispettive esigenze e priorità e a presentare una formale richiesta di sostegno finanziario, indicando al contempo come intendano assicurare un'effettiva vigilanza sulla concreta realizzazione dei programmi di vaccinazione; GAVI adotta la politica del cofinanziamento che richiede ai Paesi beneficiari di offrire comunque un contribuito al costo dei vaccini e ciò con l'evidente finalità di rafforzare la sostenibilità e la responsabilità dei Paesi beneficiari nei programmi di immunizzazione a lungo termine;
GAVI ha creato una struttura finanziaria internazionale per l'immunizzazione (International Finance Facility For Immunisation); tale struttura raccoglie fondi rilasciando obbligazioni sui mercati finanziari, offrendo gli impegni finanziari a lungo termine dei Governi come garanzia per ripagare gli interessi; dal 2006 l'IFFIm ha raccolto più di 3 miliardi di dollari, raddoppiando i fondi disponibili per i programmi di immunizzazione;
la cosiddetta garanzia del mercato (Advance Market Commitment) messa a punto dalla GAVI Alliance è un sofisticato meccanismo di finanziamento della salute pubblica concepito per stimolare lo sviluppo e la produzione di vaccini a prezzi abbordabili, adatti ai bisogni dei Paesi in via di sviluppo: i donatori impegnano fondi per garantire la stabilità dei prezzi dei vaccini una volta che essi siano stati sviluppati e messi in produzione, e al contempo gli impegni finanziari forniscono ai produttori di vaccini l'incentivo a svilupparne la produzione; le aziende si impegnano legalmente a fornire i vaccini a lungo termine e a un congruo prezzo ai Paesi in via di sviluppo; grazie all'AMC, i produttori di vaccini, ivi inclusi quelli che operano nei mercati emergenti, hanno impegnato nuovi investimenti e una fornitura crescente dei vaccini rispondenti alle esigenze dei Paesi in via di sviluppo, con la conseguenza di un rafforzamento della concorrenza fra le aziende farmaceutiche e a una riduzione dei prezzi dei vaccini;
l'Italia rappresenta il quinto Paese donatore di GAVI e copre il 6,5 per cento dei finanziamenti; il nostro Paese ricopre di un ruolo primario nella Governance della GAVI Alliance in cui dispone di un membro stabile nel consiglio d'amministrazione; è uno dei Paesi fondatori di IFFIm e uno dei Paesi promotori dell'AMC, avendo ricoperto un ruolo di leadership nel lancio di tale meccanismo per lo sviluppo, la produzione e la fornitura dei vaccini contro la malattia pneumococcica; in particolare, nel 2009, l'Italia ha ospitato il vertice dei ministri delle finanze del G8 a Lecce che ha lanciato l'AMC;
per il periodo 2011-2015, il contributo totale dell'Italia a GAVI ammonta a 496 milioni di USD, dei quali 123,3 per IFFIm e 373 per AMC (vale a dire il 38 per cento del finanziamento complessivo per AMC);
il nostro Paese può dunque affermare con orgoglio di avere contribuito in modo significativo al finanziamento dei programmi d'immunizzazione nei Paesi più poveri del mondo e al raggiungimento di importanti progressi per due degli obiettivi iscritti nella Dichiarazione del millennio delle Nazioni Unite del 2000, ossia ridurre la mortalità infantile e migliorare la salute materna (obiettivi 4 e 5);
il riapprovvigionamento della GAVI Alliance risulta iscritto tra le priorità del vertice del G7 che sarà ospitato, nel mese di gennaio 2015, dalla Repubblica federale di Germania;
la strategia 2016-2020 della GAVI Alliance intende consolidare e rafforzare i programmi di immunizzazione e scongiurare i decessi che possono essere prevenuti attraverso le vaccinazioni; in particolare, GAVI intende immunizzare ulteriori 300 milioni di bambini per scongiurare 5-6 milioni di decessi; il 57 per cento dei finanziamenti di GAVI saranno impegnati per le vaccinazioni contro le malattie pneumococciche e del rotavirus, che risultano essere la principale causa di mortalità infantile sotto ai cinque anni; tra le priorità della GAVI Alliance si annoverano altresì i programmi di prevenzione del cancro del collo dell'utero, che rappresenta la principale causa di mortalità oncologica nell'Africa sub-sahariana, attraverso la vaccinazione anti-HPV di oltre 30 milioni di ragazze;
per il periodo 2016-2020, la GAVI Alliance prevede di impiegare 900 milioni USD per il rafforzamento dei sistemi sanitari (Health Systems Strengthening), assicurando un importante rafforzamento dello sviluppo, della produzione e della diffusione dei vaccini, nonché un'estensione della copertura geografica degli interventi e un equo accesso agli stessi;
il supporto di GAVI in occasione delle emergenze umanitarie più gravi si è rivelato efficace in occasione, ad esempio, della violenta epidemia di colera scoppiata nel campo profughi di Dadaab, a nord del Kenya, che ospitava circa 500 mila rifugiati somali; non va trascurato, dunque, che la GAVI Alliance dispone di importanti scorte di vaccini da utilizzare in caso di emergenza, in particolare contro le malattie epidemiche più letali, quali la febbre gialla, il colera e la meningite;
la minaccia sempre più pesante dell'Ebola sulla vita delle persone, non solo in Africa, mette in luce quanto sia necessario un vaccino efficace unitamente ad una risposta globale e consolidata del mondo sanitario; l'esperienza di GAVI in supporto allo sviluppo, alla produzione e alla diffusione in modo rapido ed efficace di nuovi vaccini potrebbe quindi rivelarsi preziosa anche in relazione all'emergenza legata alla diffusione del virus Ebola, che sarà infatti l'oggetto della riunione del board di GAVI prevista per il mese di dicembre 2014,

impegna il Governo:

in occasione del prossimo forum G7, a rinnovare la partecipazione dell'Italia alla GAVI Alliance e ad operare un rafforzamento della contribuzione finanziaria, a conferma del ruolo di guida del nostro Paese nei programmi d'immunizzazione;
ad assicurare un maggiore coordinamento tra i rappresentanti del Ministero della salute, del Ministero dell'economia e delle finanze e del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale, che rappresentano l'Italia nella struttura di governo della GAVI Alliance;
a mantenere e promuovere, accanto al rinnovato impegno finanziario, un ruolo politico attivo dell'Italia nella definizione delle priorità e per il monitoraggio dell'efficacia dell'azione della GAVI Alliance.
(7-00518) «Quartapelle Procopio».