• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE

link alla fonte scarica il documento in PDF

Atto a cui si riferisce:
C.3/01158 le autorità portuali, a norma dell'articolo 6 della legge n. 84 del 1994, hanno compiti fondamentali di indirizzo, programmazione, coordinamento, promozione e controllo delle operazioni...



Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-01158presentato daTULLO Mariotesto diMartedì 11 novembre 2014, seduta n. 329

TULLO, CARLONI, BRANDOLIN, BONACCORSI, BONOMO, CARDINALE, CASTRICONE, COPPOLA, CRIVELLARI, CULOTTA, FERRO, GANDOLFI, PIERDOMENICO MARTINO, MAURI, MINNUCCI, MOGNATO, MURA, PAGANI, VALIANTE, MARTELLA, ROSATO e DE MARIA. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti . — Per sapere – premesso che:
le autorità portuali, a norma dell'articolo 6 della legge n. 84 del 1994, hanno compiti fondamentali di indirizzo, programmazione, coordinamento, promozione e controllo delle operazioni portuali, nonché delle attività commerciali ed industriali esercitate nei porti; hanno poteri di regolamentazione e di ordinanza, anche per la sicurezza dei porti e nella gestione dei rischi di incidenti connessi alle attività portuali; alle autorità portuali spetta anche la manutenzione ordinaria e straordinaria delle parti comuni nell'ambito portuale, ivi compresa quella per il mantenimento dei fondali; ad esse è attribuita anche la funzione essenziale di affidamento e controllo delle attività dirette alla fornitura a titolo oneroso agli utenti portuali di servizi di interesse generale, anche non coincidenti né strettamente connessi alle operazioni portuali;
le autorità portuali di Ancona, Augusta, Cagliari, Catania, Gioia Tauro, Napoli, Olbia e Piombino sono rette da un commissario straordinario nominato dal Ministro delle infrastrutture e dei trasporti; autorità portuali di porti importanti come Trieste sono in scadenza;
i commissariamenti vengono rinnovati a scadenza, in alcuni casi per anni, mentre non si procede alla nomina del presidente che, a norma di legge, deve essere preceduta dall'individuazione della terna su cui ricercare l'intesa con le regioni interessate;
non si procede allo scioglimento dell'autorità portuale di Manfredonia commissariata sin dall'istituzione, in quanto priva dei requisiti di movimentazione merci previsti dalla legge; da notare che Manfredonia (istituita con legge n. 350 del 2003) e Trapani (con decreto del Presidente della Repubblica 2 aprile 2003) sono state messe in liquidazione e successivamente soppresse, rispettivamente, con il decreto del Presidente della Repubblica del 5 ottobre 2007 e con il decreto del Presidente della Repubblica del 12 ottobre 2007;
paradossale è la situazione dell'autorità portuale di Ancona dove la nomina proposta ha già ricevuto il parere favorevole delle competenti Commissioni di Camera e Senato nel dicembre del 2013; ciò nonostante l'autorità portuale di Ancona è tuttora guidata da un commissario e non si procede alla nomina del presidente;
il decreto-legge n. 133 del 2014 «sblocca Italia», all'articolo 29, prevede l'adozione, con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, entro 90 giorni dalla legge di conversione, di un piano strategico nazionale della portualità e della logistica, che dovrà provvedere, con il parere delle competenti Commissioni parlamentari, anche alla razionalizzazione, al riassetto e all'accorpamento delle autorità portuali esistenti, comunque in applicazione dei principi dettati dalla legge n. 84 del 1994, che prevede la soppressione delle autorità portuali in caso di perdita dei requisiti specifici in materia di volume dei traffici del relativo porto –:
se non ritenga opportuno attivare tutte le iniziative necessarie e le procedure previste dalla legge per nominare in tempi rapidi i presidenti delle autorità portuali scaduti e in scadenza – che governano un terzo dei porti italiani, tra cui importantissimi scali come Gioia Tauro, Napoli e porti come Trieste (in scadenza) – disponendo, nel contempo, un'urgente verifica di eventuali incompatibilità dei presidenti in carica. (3-01158)