• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
C.5/04020 il settore dei servizi idrici integrati è stato oggetto negli ultimi anni di importanti interventi di riforma. In particolare, la legge 23 dicembre 2009, n. 191, ha soppresso le autorità...



Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-04020presentato daMANFREDI Massimilianotesto diMercoledì 12 novembre 2014, seduta n. 330

MANFREDI e VALERIA VALENTE. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare . — Per sapere – premesso che:
il settore dei servizi idrici integrati è stato oggetto negli ultimi anni di importanti interventi di riforma. In particolare, la legge 23 dicembre 2009, n. 191, ha soppresso le autorità d'ambito territoriale di cui al decreto legislativo n. 152 del 2006, demandando alle regioni la ridefinizione del sistema delle attribuzioni;
in proposito, va rilevato che, secondo l'articolo 3-bis del decreto-legge n. 138 del 2011, spetta alle regioni organizzare lo svolgimento dei servizi pubblici locali a rete di rilevanza economica definendo il perimetro degli ambiti o bacini territoriali ottimali e omogenei tali da consentire economie di scala e di differenziazione idonee a massimizzare l'efficienza del servizio istituendo o designando gli enti di governo degli stessi; lo stesso articolo prevede che, decorsi inutilmente i termini prescritti, il Governo può esercitare i poteri sostitutivi di cui all'articolo 8 della legge n. 131 del 2003;
l'articolo 13 del decreto-legge n. 150 del 2013 stabilisce, inoltre, che la mancata istituzione o designazione dell'ente di governo dell'ambito territoriale ottimale ovvero la mancata deliberazione dell'affidamento entro il termine del 30 giugno 2014, comportano l'esercizio dei poteri sostitutivi da parte del prefetto, le cui spese sono a carico dell'ente inadempiente, che provvede agli adempimenti necessari al completamento della procedura di affidamento;
nella regione Campania, a quanto consta agli interroganti, non si è provveduto a definire una nuova disciplina dei servizi idrici entro i termini previsti dalla normativa vigente e, nelle more dell'approvazione della nuova disciplina regionale, è stato quindi disposto il commissariamento delle autorità d'ambito esistenti;
sostanzialmente, è stato mantenuto in vita un sistema di organizzazione e di funzionamento del servizio idrico integrato che avrebbe dovuto essere invece oggetto di una profonda rivisitazione; negli ultimi mesi, oltretutto si susseguono scelte e interventi che stanno allarmando notevolmente l'utenza, come è accaduto con la definizione da parte del commissario straordinario dell'ATO 3 Campania di un nuovo piano tariffario destinato a innalzare in modo consistente i costi per i cittadini;
ad aggravare la situazione è il fatto che la società Gori, incaricata di gestire il servizio idrico integrato dell'ambito territoriale ottimale sarnese vesuviano n. 3, ha richiesto agli utenti di 76 comuni delle province di Napoli e Salerno il pagamento di fatture relative a partite ante 2012;
i cittadini e molti sindaci dei comuni interessati sono insorti contro questa richiesta della Gori che considerano vessatoria, sia perché la delibera dell'ATO 3 risulta in contrasto con il principio di irretroattività degli atti amministrativi che impedisce di incidere unilateralmente e con effetto «ex ante» sulle situazioni soggettive, sia perché risulta che la Gori e l'ente d'ambito siano oggetto di indagini da parte dell'Autorità per l'energia elettrica, il gas e il sistema idrico per irregolarità nella determinazione delle tariffe pregresse, in quanto si sospetta che siano stati inseriti costi sovradimensionati rispetto al reale con il surplus della quota per il servizio depurazione a carico di centinaia di migliaia di utenti non asserviti all'impianto –:
di quali elementi disponga il Governo in relazione alla situazione sopra descritta e se non ritenga opportuno verificare la sussistenza dei presupposti per esercitare i poteri sostitutivi di cui in premessa, al fine di evitare il protrarsi di una gestione inaccettabile del servizio idrico che danneggia fortemente la popolazione dei comuni campani interessati. (5-04020)