• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
S.4/02937 CAMPANELLA, BOCCHINO, ORELLANA, LIUZZI, MASTRANGELI - Al Ministro dell'economia e delle finanze - Premesso che: con sentenza della Corte europea dei diritti dell'uomo del 4 marzo 2014...



Atto Senato

Interrogazione a risposta scritta 4-02937 presentata da FRANCESCO CAMPANELLA
martedì 4 novembre 2014, seduta n.345

CAMPANELLA, BOCCHINO, ORELLANA, LIUZZI, MASTRANGELI - Al Ministro dell'economia e delle finanze - Premesso che:

con sentenza della Corte europea dei diritti dell'uomo del 4 marzo 2014 (ricorso n. 18640/10, Grande Stevens e altri c. Italia), il nostro Paese è stato condannato in quanto le disposizioni del procedimento sanzionatorio di cui alla delibera n. 15086/2005 della Consob ledono i diritti fondamentali dell'uomo, non garantendo il diritto alla difesa ed il contraddittorio, oltre a non identificare una precisa linea divisoria tra l'organo che formula le accuse e l'organo che formula il giudizio;

la sentenza è divenuta definitiva l'8 luglio 2014 a seguito del rigetto, da parte del panel di 5 giudici, della richiesta di rinvio alla Grande camera formulata dal Governo italiano ai sensi dell'art. 43 della Convenzione europea dei diritti dell'uomo;

in applicazione della sentenza il Consiglio di Stato, con ordinanza n. 04491/2014 del 30 settembre 2014, depositata il 2 ottobre 2014, in sede giurisdizionale ha accolto l'istanza di parte relativamente all'obbligo della Consob di adeguare il proprio regolamento sanzionatorio alla sentenza della Corte europea;

in virtù delle considerazioni della Corte, contenute nei paragrafi 94 e seguenti della sentenza, a tutte le sanzioni della Consob è ascrivibile la qualifica di "penale", a prescindere dalla definizione nazionale adottata;

tenuto conto della sentenza Corte europea e dell'ordinanza del Consiglio di Stato, tutti i procedimenti sanzionatori, avviati dalla Consob sulla base del regolamento contenuto nella delibera Consob n. 15086 del 21 giugno 2005, risultano essere illegittimi;

considerato che:

nonostante l'entrata in vigore di un nuovo regolamento sanzionatorio, adottato dalla Consob con delibera n. 18750 del 19 dicembre 2013 ed applicato ai procedimenti avviati successivamente al 10 marzo 2014, sono tuttora in corso decine di procedimenti precedentemente avviati ai quali viene applicata la disciplina del regolamento illegittimo di cui alla delibera del 2005;

a giudizio degli interroganti le problematiche e criticità evidenziate in maniera cogente dalla decisione della Corte europea dei diritti dell'uomo relativamente alla Consob sono estensibili, in via analogica, anche ai regolamenti delle altre autorità indipendenti;

a quanto risulta agli interroganti, negli ultimi anni sono stati assunti provvedimenti sanzionatori, in relazione a numerosi casi di acclarata frode ai danni dei risparmiatori, che potrebbero essere annullati per inadeguatezza delle procedure sanzionatorie adottate dalla Consob,

si chiede di sapere:

se il Ministro in indirizzo non ritenga che ulteriori provvedimenti sanzionatori adottati sulla base di un regolamento illegittimo sottopongano il nostro Paese al rischio di ricevere ulteriori condanne da parte della Corte europea dei diritti dell'uomo, con evidenti danni d'immagine e patrimoniali dovuti alla soccombenza nei vari gradi di giudizio, oltre alla sostanziale impunità per i responsabili;

se risulti quale sia il numero di procedimenti sanzionatori pendenti e il loro stato di avanzamento, suddivisi per tipologia (promotori finanziari, società emittenti, esponenti aziendali, intermediari finanziari, società di revisione) e per versione di regolamento applicato;

se sia a conoscenza di quale sia l'organizzazione interna della Consob, quali i codici di comportamento adotti per garantire la separazione dei ruoli (istruttorio e decisorio), quali strumenti siano messi a disposizione degli interessati per garantire loro il contradittorio e l'imparzialità ed indipendenza del giudizio;

se risulti quante procedure istruttorie siano state concluse negli ultimi 3 anni con adesione da parte dell'ufficio Sanzioni amministrative alle proposte delle Divisioni incaricate dell'istruttoria;

quali misure urgenti il Governo intenda adottare, entro i limiti di propria competenza, affinché le autorità indipendenti (Consob, Banca d'Italia, IVASS) procedano ad adeguare le rispettive normative sanzionatorie ai principi dell'Unione europea, anche al fine di rendere efficaci le sanzioni nella repressione dei comportamenti irregolari.

(4-02937)