• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE

link alla fonte scarica il documento in PDF

Atto a cui si riferisce:
S.3/00120 FILIPPI, BORIOLI, CANTINI, CARDINALI, ESPOSITO Stefano, MARGIOTTA, RANUCCI, SONEGO - Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti - Premesso che: l'articolo 36 del decreto-legge 6...



Atto Senato

Interrogazione a risposta orale 3-00120 presentata da MARCO FILIPPI
martedì 11 giugno 2013, seduta n.038

FILIPPI, BORIOLI, CANTINI, CARDINALI, ESPOSITO Stefano, MARGIOTTA, RANUCCI, SONEGO - Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti - Premesso che:

l'articolo 36 del decreto-legge 6 luglio 2011, n. 98, convertito, con modificazioni, dalla legge 15 luglio 2011, n. 111, aveva previsto la costituzione dell'Agenzia per le infrastrutture stradali e autostradali alle dirette dipendenze del Ministero delle infrastrutture e trasporti, destinata a risolvere il conflitto di competenze dell'Anas SpA determinato dal ruolo di concedente e concessionario di tratte autostradali e stradali nonché di vigilanza del lavoro di costruzione e gestione dei concessionari autostradali;

tale disposizione, che aveva previsto lo spostamento anche di altre attribuzioni, successivamente modificata, aveva inoltre stabilito che, nella fase di trasferimento di tali compiti e degli altri individuati e per effettuare il successivo necessario riordino, l'Anas veniva guidata da un amministratore unico, con corrispondente scioglimento del suo consiglio di amministrazione;

diverse disposizioni sono state successivamente introdotte attraverso la decretazione d'urgenza, fra le quali si ricordano l'articolo 37 del decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201, convertito, con modificazioni, dalla legge 22 dicembre 2011, n. 214, l'articolo 11 del decreto-legge 29 dicembre 2011, n. 216, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 febbraio 2012, n. 14, e l'articolo 36 del decreto-legge 24 gennaio 2012, n. 1, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 marzo 2012, n. 27, che nel loro complesso hanno prodotto rinvii applicativi dell'articolo 36 del decreto-legge 6 luglio 2011, n. 98, definito il ritorno in capo all'Anas di competenze in materia di gestione e progettazione della rete d'interesse nazionale e deciso la nascita dell'Autorità dei trasporti che, in materia di vigilanza sulla rete autostradale in concessione, si prevede operi ferme restando le competenze dell'Agenzia per le infrastrutture stradali in concessioni;

l'articolo 12, comma 78, del decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 135 del 2012, aveva ulteriormente prorogato il termine, dal 31 luglio 2012 al 30 settembre 2012, entro il quale trasferire le sole competenze relative alla vigilanza delle concessionarie autostradali in capo ad Anas attraverso l'Ispettorato, e previsto che, qualora gli adempimenti connessi alla costituzione dell'Agenzia (statuto e decreto del Presidente del Consiglio dei ministri) non si fossero realizzati, l'Agenzia sarebbe stata soppressa;

alla scadenza del 30 settembre 2012, la mancata costituzione dell'Agenzia ha dato luogo alla prevista soppressione dell'Agenzia e al trasferimento dei compiti, che ad essa dovevano essere assegnati, direttamente al Ministero, con decorrenza 1° ottobre 2012, cui sono contestualmente trasferite le risorse finanziarie, umane e strumentali relative all'Ispettorato di vigilanza sulle concessionarie autostradali;

considerato che:

nonostante siano trascorsi ormai più di otto mesi dal termine appena richiamato, ancora non è stata data soluzione alle questioni relative all'inquadramento dei lavoratori oggetto del trasferimento da ANAS alla Struttura di vigilanza sulle concessionarie autostradali istituita con decreto ministeriale del 1° ottobre 2012 presso il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, in particolare a causa della mancata adozione del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri previsto al fine di dare definitivo assetto alla materia;

come emerge dalla Determinazione e relazione della Sezione del controllo sugli enti sul risultato del controllo eseguito sulla gestione finanziaria di ANAS SpA per l'esercizio 2011, rilasciata dalla Corte dei conti in data 14 maggio 2013, ciò produce un'inevitabile difficoltà operativa nell'esercizio di quell'attività di controllo e vigilanza i cui positivi e incrementali risultati sono elencati e descritti nella relazione medesima;

molto concreto è il rischio che il perdurare di tale irrisolta situazione determini, di fatto, la sensibile flessione, se non la paralisi, di quell'efficace funzione di controllo e vigilanza sulle concessioni autostradali, indispensabile per tutelare l'interesse generale in un settore particolarmente delicato e incidente sul diritto alla mobilità delle persone e sull'efficienza e sull'economicità del sistema dei trasporti,

si chiede di sapere:

se il Governo intenda rendere pubblico il resoconto quantitativo e qualitativo delle attività di controllo e vigilanza sulle concessionarie autostradali svolte dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti dal 1° ottobre 2012, data di assunzione delle competenze, ad oggi;

se intenda informare sullo status della definizione degli aspetti relativi all'inquadramento del personale all'uopo trasferito dall'ANAS al Ministero medesimo, nonché delle questioni attinenti alle dotazioni finanziarie e strumentali;

se sia ancora tra le priorità del Governo l'attribuzione alla Struttura di vigilanza sulle concessionarie autostradali, in seno al Ministero delle infrastrutture e trasporti, delle funzioni in precedenza svolte dall'Ispettorato vigilanza concessioni autostradali (Ivca) nell'ambito dell'ANAS;

se il Governo non ritenga che anche questa irrisolta e specifica, ancorché cruciale situazione, non costituisca un ulteriore motivo per procedere rapidamente alla costituzione dell'Autorità dei trasporti, prevista dal decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201, convertito, con modificazioni, dalla legge 22 dicembre 2011, n. 214, attribuendo ad essa la piena competenza in materia di vigilanza e controllo sulle concessionarie autostradali, nonché garantendo alla stessa l'assunzione di personale competente e professionalizzato in grado di assolvere a tutti i compiti attribuiti;

quali iniziative intenda adottare per tutelare il personale a tempo determinato assunto da lungo tempo presso l'Ivca dell'Anas SpA, che rischia di perdere il proprio posto di lavoro, non essendone previsto il trasferimento, insieme agli altri dipendenti dell'Ispettorato di vigilanza, nemmeno con analoga tipologia contrattuale.

(3-00120)