• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE

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Atto a cui si riferisce:
C.3/00152 il reparto di ostetricia e ginecologia dell'ospedale San Lorenzo di Carmagnola è una struttura complessa di assoluta eccellenza nell'ambito del sistema sanitario regionale piemontese. Su questa...



Atto Camera

Interrogazione a risposta orale 3-00152presentato daAIRAUDO Giorgiotesto diMercoledì 26 giugno 2013, seduta n. 41

AIRAUDO, ROSSOMANDO, D'OTTAVIO e LAVAGNO. — Al Ministro della salute, al Ministro dell'economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:
il reparto di ostetricia e ginecologia dell'ospedale San Lorenzo di Carmagnola è una struttura complessa di assoluta eccellenza nell'ambito del sistema sanitario regionale piemontese. Su questa struttura negli ultimi anni sono state investite molte risorse pubbliche che con la chiusura verrebbero perse e vanificate. Presso tale reparto, oltre all'attività di degenza ordinaria, di day surgery, di day hospital diagnostico o terapeutico, si svolgono anche attività di pronto soccorso ostetrico, ambulatorio ecografico-ostetrico ambulatorio ecografico-ginecologico, ambulatorio di patologia cervico-vaginale, ambulatorio di senologia, ambulatorio di monitoraggio gravidanza a termine;
presso il reparto di ostetricia e ginecologia dell'ospedale di Carmagnola vengono effettuati 650 parti all'anno, numeri che assicurano la sussistenza di standard assolutamente adeguati da parte della struttura;
nonostante l'ottimo funzionamento della struttura e l'elevato standard qualitativo del servizio offerto da questo presidio ospedaliero, la giunta regionale ha stabilito la chiusura del reparto carmagnolese entro il 30 giugno 2013, nell'ambito del riordino della rete ospedaliera deciso con la Delibera n. 6-5519 del 14 marzo 2013 «Programmazione sanitaria regionale. Interventi di revisione della rete ospedaliera piemontese, in applicazione della D.C.R. n. 167-14087 del 3 aprile 2012»;
il comune di Carmagnola ha già presentato ricorso al Tribunale amministrativo regionale contro la sopracitata disposizione, sottolineando l'efficienza del reparto stesso, considerato un punto di riferimento per quanto riguarda il territorio della provincia di Torino;
come sottolineato recentemente dal T.A.R. del Piemonte, in occasione dell'emanazione di alcune Ordinanze di sospensione riferite ad altri punti salienti della citata Delibera regionale, la Regione avrebbe dovuto, previamente all'emanazione della Delibera, vagliare in modo più approfondito i dati economici e sanitari connessi alla revisione della rete ospedaliera;
come sottolineato anche dall'amministrazione carmagnolese e dai cittadini in occasione delle pubbliche manifestazioni di protesta organizzate contro la chiusura del reparto di Ostetricia e Ginecologia è mancata da parte della Regione la necessaria concertazione e coinvolgimento con la comunità locale, a tutela e salvaguardia del diritto stesso dei cittadini alla salute e ad un rapido accesso ai servizi sanitari;
l'ospedale San Lorenzo serve un bacino di utenza di dimensioni considerevoli: 60 mila persone distribuite nel raggio di oltre 100 chilometri;
la regione Piemonte è soggetta a piano di rientro dal deficit sanitario –:
se l'intervento di chiusura del punto nascita dell'ospedale San Lorenzo di Carmagnola dipenda da scelte connesse all'attuazione del piano di rientro dal deficit sanitario. (3-00152)