• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
C.4/06973 con provvedimento datato 13 ottobre 2014, l'AIFA ha comunicato di aver già disposto in data 26 settembre 2014 e 6 ottobre 2014 il ritiro dal commercio di alcuni lotti del vaccino meningitec...



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-06973presentato daDEL GROSSO Danieletesto diGiovedì 20 novembre 2014, seduta n. 335

DEL GROSSO. — Al Ministro della salute . — Per sapere – premesso che:
con provvedimento datato 13 ottobre 2014, l'AIFA ha comunicato di aver già disposto in data 26 settembre 2014 e 6 ottobre 2014 il ritiro dal commercio di alcuni lotti del vaccino meningitec sospensione iniettabile in siringa preriempita aic 035438062 della ditta NURON BIOTECH BV, in quanto la stessa ditta avrebbe «...segnalato all'interno delle fiale del vaccino la presenza di corpo estraneo color arancio rossastro identificato come ossido di ferro e acciaio inossidabile.»;
i lotti ritirati, allo stato attuale, risultano essere i seguenti:
G76673 scad. 09/2014;
H92709 scad. 02/2015;
H52269 scad. 06/2015;
H20500 scad. 11/2014;
H45457 scad. 02/2015;
H99459 scad. 06/2015;
J55457 scad. 09/2016;
H45452 scad. 02/2015;
J01106;
J70483 scad. 09/2016;
J01114;
la segnalazione della presunta contaminazione è pervenuta con evidente ritardo dalla stessa casa farmaceutica, in quanto di norma tali controlli, anziché essere effettuati dagli organi pubblici preposti come Ministero della salute, Agenzia italiana del farmaco (AIFA), Agenzia europea del farmaco (EMA) e altro sono demandati alle stesse case farmaceutiche produttrici con un'evidente coincidenza tra soggetto controllore e soggetto controllante e conseguenti palesi conflitti d'interesse; tanto è vero che tali lotti, in base alle segnalazioni pervenute dai genitori ed in base a quanto riportato nei libretti vaccinali, erano già in distribuzione da mesi nel territorio italiano, alcuni da oltre un anno;
successivamente al ritiro, l'AIFA ha comunicato di non aver ricevuto segnalazioni di reazioni avverse precisando, peraltro, che le eventuali reazioni avverse non sarebbero state comunque distinguibili da quelle consuete;
stante la mancanza di controlli effettuati da organi terzi, allo stato attuale non è ancora possibile conoscere la reale natura e l'entità della contaminazione;
le attuali conoscenze medico-scientifiche, per le ragioni sopra esposte, non consentono a nessuno di escludere la possibilità che i bambini o gli adulti vaccinati con i lotti contaminati possano aver ricevuto un danno in grado di appalesarsi solo in futuro, anche a lungo termine;
solo una minima parte dei danni conseguenti a vaccinazioni si appalesano nell'immediatezza delle stesse (shock anafilattico) o a distanza di poche ore o di pochi giorni (crisi epilettiche, altre problematiche neurologiche, problemi gastrointestinali e altro) mentre la quasi totalità dei danni sono di tipo lungolatente ovvero corrispondono a problematiche neurologiche, immunitarie, autoimmuni e altro le quali possono rimanere per giorni, mesi e persino anni in stato latente prima di palesarsi con ovvie difficoltà in ordine alla loro riconducibilità alle vaccinazioni così come dimostrato da molteplici studi scientifici pubblicati sulle maggiori riviste e come dimostrato dalle Commissioni parlamentari d'inchiesta in merito ai danni patiti dai militari italiani in origine erroneamente attribuiti al cosiddetto «uranio impoverito»;
il servizio di farmacovigilanza passiva del nostro Paese, basato sulle segnalazioni provenienti al 99 per cento da professionisti del settore, è pressoché inesistente stante la cattiva abitudine dei predetti «professionisti» a sottovalutare la portata di qualsivoglia reazione astrattamente avversa ed a tranquillizzare, forse anche al fine di evitare «grane» personali, gli interessati in senso lato. Tanto è vero che vengono segnalati esclusivamente i casi di gravissime reazioni avverse immediate, quali per esempio i casi di shock anafilattico. In un Paese francamente estremamente più evoluto del nostro in questo senso come gli USA, nonostante il servizio di farmacovigilanza sia infinitamente più efficace di quello italiano in quanto affidato alla Food and Drug Administration (FDA), ai Centers for desease control and prevention (CDC) e soprattutto al sistema di segnalazione diffuso dei vaccine adverse event reporting system (VAERS), le stesse amministrazioni federali interessate ammettono di non essere in grado neppure di raccogliere il 10 per cento delle reazioni avverse per cui questo fa comprendere quanto poco attendibile sia il sistema italiano;
né il Ministero, né l'AIFA né il Servizio sanitario nazionale, a quanto è dato sapere, hanno ritenuto opportuno sinora verificare: a) la natura e l'entità della contaminazione; b) quanti e quali lotti siano stati effettivamente contaminati, oltre a quelli già segnalati dalla casa farmaceutica; c) quante dosi di tali lotti siano entrate nel nostro Paese; d) dove tali dosi siano state distribuite; e) quante dosi siano state somministrate prima o dopo il ritiro dei lotti; f) i nominativi dei bambini e/o adulti ai quali siano state somministrate dosi di vaccino Meningitec appartenenti a tali lotti;
in base alle segnalazioni pervenute da alcune famiglie vi sarebbero stati altri lotti, diversi da quelli segnalati, che avrebbero presentato una colorazione «anomala» e, quel che è più grave, vi sarebbero stati soggetti vaccinati con i lotti dei quali è stato disposto il ritiro successivamente ai provvedimenti in questione;
già in passato, in più circostanze, sono stati sottoposti a ritiro altri prodotti vaccinali sia in toto (esavalente Hexavac, MPR Trivirix, Immravax, Pluserix, Morupar, quest'ultimo dopo ben 14 anni dall'iniziale sottoposizione a controllo) sia come singoli lotti come recentemente accaduto, nell'ottobre 2012, per alcuni lotti di esavalente Infanrix Hexa, in ben 19 paesi, per «rischio di contaminazione batterica pericolosa» e per alcuni lotti di vaccino antinfluenzale Agrippal. Considerato che viene ripetuto come i vaccini siano prodotti assolutamente sicuri, alla luce di quanto sopra, è del tutto evidente come vi siano delle oggettive quanto gravi incongruenza tra quello che viene dichiarato e la realtà dei fatti;
stante il colpevole quanto pericoloso silenzio sia del Ministero della salute che dei media sull'argomento, la quasi totalità dei soggetti vaccinati nei mesi scorsi con i predetti lotti di Meningitec non è stata ancora informata sull'accaduto né tantomeno è stato predisposto un protocollo di monitoraggio dello stato di salute dei vaccinati –:
se intenda predispone accertamenti tesi a verificare la natura e l'entità della contaminazione da parte di organi terzi comunicandone pubblicamente l'esito e a verificare e comunicare quanti e quali lotti siano stati effettivamente contaminati, oltre a quelli già segnalati dalla casa farmaceutica:
se intenda verificare e comunicare quante dosi di tali lotti siano entrate nel nostro Paese;
se intenda verificare e comunicare in quali regioni e presso quali aziende USL tali lotti vaccinali siano stati distribuiti e quante di esse siano state realmente somministrate;
se intenda verificare i nominativi dei soggetti ai quali siano state somministrate dosi vaccinali appartenenti ai lotti vaccinali ritirati e quindi dispone l'invio di apposite comunicazioni agli interessati o, se minori, ai rispettivi familiari;
se intenda verificare e comunicare quante dosi siano state somministrate successivamente al ritiro dei lotti ed i motivi in base ai quali ciò sia potuto accadere;
se intenda intensificare i controlli preventivi sia prima che i prodotti escano dalla casa farmaceutica che successivamente alla loro immissione in commercio e soprattutto prima della loro somministrazione;
se intenda predispone un protocollo di monitoraggio della salute dei soggetti vaccinati che prevenda una serie di controlli ematochimici concordandolo con specialisti della materia. (4-06973)