Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE
Atto a cui si riferisce:
S.3/00193 DI BIAGIO, ROSSI Maurizio, COMPAGNONE, DALLA ZUANNA - Al Presidente del Consiglio dei ministri - Premesso che:
la Costituzione italiana dedica gli artt. 29, 30 e 31, alla definizione di...
Atto Senato
Interrogazione a risposta orale 3-00193 presentata da ALDO DI BIAGIO
martedì 2 luglio 2013, seduta n.054
DI BIAGIO, ROSSI Maurizio, COMPAGNONE, DALLA ZUANNA - Al Presidente del Consiglio dei ministri - Premesso che:
la Costituzione italiana dedica gli artt. 29, 30 e 31, alla definizione di una serie di disposizioni relative alla natura e rilevanza giuridica della famiglia, specificando altresì all'art. 31, comma primo, che "La Repubblica agevola con misure economiche e altre provvidenze la formazione della famiglia e l'adempimento dei compiti relativi, con particolare riguardo alle famiglie numerose";
nonostante questa scelta fondamentale dei padri costituenti di inserire la famiglia nella Carta costituzionale, riconoscendone il portato quale cellula fondamentale della società, nonché luogo di crescita e formazione dell'individuo, come pure la necessità di un sostegno da parte delle istituzioni, le politiche di supporto e valorizzazione della famiglia vivono da anni un periodo di empasse, per non dire di totale stallo;
già nel 2011 il primo rapporto OCSE sulla famiglia riportava una fotografia desolante del panorama italiano, la cui differenza con gli altri Paesi della UE sugli interventi di sostegno efficace e cogente alla famiglia risaltava in maniera evidente, relativamente a tutti i parametri;
tuttavia in Italia la famiglia rappresenta ancora il maggiore ammortizzatore sociale e il primo luogo di presa in carico dell'individuo, pur fra le mille criticità che l'attuale congiuntura economica ha contribuito ad acutizzare;
oggi più che mai si rendono pertanto necessari interventi di natura strutturale inseriti in un quadro organico che sappia promuovere politiche di medio e lungo periodo finalizzate alla tutela e al supporto del "fattore famiglia", che sappia tenere in debita considerazione il ruolo che essa svolge nella nostra società, nonché le sue esigenze specifiche, soprattutto in relazione alla presenza di figli a carico, su versanti quali l'equità fiscale ed economica, le politiche abitative, il sostegno alle situazioni di disabilità e via dicendo;
occorre ricordare che presso la Presidenza del Consiglio dei ministri è attivo da tempo un Dipartimento per le politiche della famiglia, quale "struttura di supporto per la promozione e il raccordo delle azioni di governo volte ad assicurare l'attuazione delle politiche in favore della famiglia in ogni ambito e a garantire la tutela dei diritti della famiglia in tutte le sue componenti e le sue problematiche generazionali";
tra i compiti e le funzioni del Dipartimento è prevista, in sinergia con l'Osservatorio nazionale sulla famiglia, "la redazione del Piano nazionale per la famiglia, l'elaborazione e il coordinamento delle politiche nazionali, regionali e locali per la famiglia", nonché il monitoraggio e la valutazione delle stesse;
la definizione di un piano nazionale per la famiglia è stato previsto dalla legge 27 dicembre 2006, n. 296 (legge finanziaria per il 2007), art. 1, comma 1251, con l'obiettivo di costituire: "il quadro conoscitivo, promozionale e orientativo degli interventi relativi all'attuazione dei diritti della famiglia";
nonostante tale legge risalga già al 2006, e nonostante nel 2009 sia stato istituito l'Osservatorio (con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 10 marzo 2009, n. 43) allo scopo di fornire un supporto al Dipartimento per le politiche della famiglia per la redazione del piano citato, il cammino di definizione ed attuazione di un tale intervento è stato molto lungo e solo nell'aprile del 2012 si è avuta l'ufficiale approvazione del piano nazionale per la famiglia, un evento che il Ministro pro tempore per la cooperazione internazionale e l'integrazione ha definito "un fatto storico e condizionante le scelte politiche";
tuttavia, affinché questo primo importante passo in avanti nella definizione di interventi in grado di collocare la famiglia al centro di un'azione efficace necessita di un coordinamento centrale che sappia definire, realizzare e coordinare un insieme di misure in accordo con le sollecitazioni provenienti anche dalle realtà dell'associazionismo,
si chiede di sapere:
quali iniziative ed interventi siano attualmente stati predisposti ai fini di una piena valorizzazione e di un sostegno efficace alle famiglie italiane in questa fase di criticità;
se non ritenga opportuno istituire una delega espressamente riferita alla famiglia individuando una figura ad hoc, finalizzata a prendere in carico le questioni relative alla famiglia nel rispetto dei principi costituzionali.
(3-00193)