• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE

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Atto a cui si riferisce:
S.3/00199 PELINO - Ai Ministri dello sviluppo economico e della giustizia - Premesso che nel territorio industriale di Termoli (Campobasso), area altamente industrializzata del Molise, sorge, tra le...



Atto Senato

Interrogazione a risposta orale 3-00199 presentata da PAOLA PELINO
martedì 2 luglio 2013, seduta n.055

PELINO - Ai Ministri dello sviluppo economico e della giustizia - Premesso che nel territorio industriale di Termoli (Campobasso), area altamente industrializzata del Molise, sorge, tra le tante società ed industrie ivi presenti, la SMIT SpA, azienda operante nel campo degli impianti tecnologici e specializzata nel global service manutentivo, attività incentrata sia nella costruzione di impianti industriali sia nell'autotrasporto di merci e rifiuti ordinari e speciali. Essa comprende due grandi sedi operative presenti una a Termoli, l'altra a Taranto, dà occupazione complessivamente a circa 400 unità di personale, peraltro altamente specializzato, tra diretti ed indiretti, e dispone di immobilizzazioni materiali, mezzi e attrezzature, per un valore stimato, e citato nella sentenza della Corte d'appello di Campobasso, pari a 11 milioni di euro;

considerato che, per quanto risulta all'interrogante:

la società è stata dichiarata fallita dal Tribunale di Larino nel mese di marzo 2011 (sentenza fallimentare n. 5/11) con rigetto anche della richiesta di ammissione alla procedura di concordato preventivo, presentata dalla società stessa;

all'epoca dei fatti, anni 2010-2011, l'esposizione debitoria della SMIT SpA era arrivata ad un importo pari a 13 milioni di euro ma, a quanto risulta, la stessa società vantava contestualmente crediti per 1,3 milioni di euro, con i quali avrebbe potuto far fronte ai propri debiti, persistendo quindi una situazione non di dissesto, ma solo di momentanea difficoltà, oltre a numerose commesse già in esecuzione. Tali elementi, rappresentati dal legale rappresentante la società ai giudici fallimentari del Tribunale di Larino, non sono stati presi in considerazione da questi ultimi, che hanno emesso conseguentemente la sentenza in argomento. Da qui, il ricorso in appello. Dopo circa 8 mesi dalla sentenza di fallimento, la Corte d'appello di Campobasso ha ribaltato completamente il verdetto revocando il fallimento;

diverse e gravi le argomentazioni addotte nelle motivazioni della sentenza dalla citata Corte d'appello nei confronti della decisione del Tribunale di Larino. Una di queste, il rigetto dell'istanza di concordato preventivo. È stata, infatti, confermata la violazione da parte del Tribunale di Larino di quanto statuito dall'articolo 162 della legge fallimentare, di cui al regio decreto n. 267 del 1942, e successive modificazioni ed integrazioni, non essendosi lo stesso limitato a un mero controllo formale dei documenti, dal momento che il professionista, nella relazione allegata alla proposta di concordato, aveva certificato e garantito la veridicità dei fatti. Ha, quindi, sindacato il merito della proposta nella sua fattibilità;

è facile immaginare, nel periodo intercorso tra le due sentenze ad oggi, il danno emergente e il lucro cessante per la società: blocco dei finanziamenti bancari, nello specifico da parte di Unicredit di Campobasso, lavoratori messi in cassa integrazione, danno all'immagine della società con remissione di accordi per nuove commesse e quant'altro;

il legale rappresentante della SMIT SpA, a giudizio dell'interrogante instancabile nel vedere tutelati i suoi diritti, oltre ad avere attivato un procedimento penale a carico dei giudici del Tribunale di Larino, ha nuovamente proposto istanza per la concessione alla presentazione di concordato preventivo che consentirebbe, tra l'altro, anche la riassunzione del personale,

si chiede di sapere quali iniziative siano in corso presso il Ministero dello sviluppo economico per favorire la ripresa dell'attività di impresa e la conservazione dei posti di lavoro e quali iniziative di competenza si intenda attivare presso il Ministero della giustizia per valutare l'opportunità di promuovere un'ispezione presso la sezione fallimentare del Tribunale di Larino.

(3-00199)