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Atto a cui si riferisce:
S.1/00356 premesso che: la comunità internazionale si è mobilitata per sostenere la resistenza delle popolazioni curde, irachene e siriane contro gli attacchi distruttivi dell'IS (Islamic State),...



Atto Senato

Mozione 1-00356 presentata da PAOLO ROMANI
martedì 25 novembre 2014, seduta n.358

Paolo ROMANI, SCIASCIA, CONTI, LIUZZI, BRUNO, BRUNI, GIRO, BERTACCO, AMIDEI - Il Senato,

premesso che:

la comunità internazionale si è mobilitata per sostenere la resistenza delle popolazioni curde, irachene e siriane contro gli attacchi distruttivi dell'IS (Islamic State), formando una coalizione che fornisce sostegno e assistenza primaria alle persone colpite, ma anche partecipazione attiva nei combattimenti aerei contro gli estremisti islamici dell'IS;

l'Italia ha preso parte a questa coalizione con l'invio di armamenti, di uomini e di mezzi militari, con compiti di ricognizione del territorio e di addestramento delle forze anti IS; il Governo italiano ha confermato tale orientamento anche nell'audizione del Ministro della difesa Pinotti davanti alle Commissioni congiunte Esteri e Difesa della Camera e del Senato dello scorso 20 novembre;

considerato che:

nella lotta all'IS le forze curde, sotto varie sigle ed organizzazioni (combattenti peshmerga, Pkk, Partito dei lavoratori del Kurdistan, PYD, Partito dell'unione democratica, PUK, Unione patriottica del Kurdistan, PDK, Partito democratico del Kurdistan, PDKI, Partito democratico del Kurdistan iraniano, YPG e YPJ), rappresentano una delle maggiori opposizioni ai tentativi di espansione del sedicente califfato;

la composizione dello schieramento delle forze che combattono sul campo l'IS si è progressivamente evoluta, arrivando a ricomprendere anche altri gruppi militari che possono essere ricondotti comunque ad una matrice d'ispirazione politica curda;

l'aggressività espansionistica dell'IS rappresenta una grave minaccia per la stabilità dell'intero assetto geopolitico della regione, andando ad innestarsi su equilibri storicamente fragili tra gruppi etnici, religiosi e tribali;

le analisi dei processi geopolitici dell'area mediorientale devono emanciparsi da categorizzazioni politiche tradizionali ormai inadatte a comprendere dinamiche sociali e politiche più complesse, interrelate e multiformi;

la comunità internazionale si trova ad affrontare questioni geopolitiche dai confini sempre più labili e delicati, in cui le contrapposizioni tra interessi rispondono a logiche spesso legate ad aspetti tribali e religiosi, aspetti che devono essere reinterpretati secondo criteri che tengano conto dell'evoluzione delle aspettative politiche e delle mutate esigenze delle parti in causa;

le missioni sul campo dei membri del Parlamento hanno evidenziato le concrete difficoltà tecniche in cui versano questi combattenti, per carenze nei mezzi a disposizione e nell'organizzazione;

i bombardamenti aerei mirati hanno dimostrato un'efficacia strategica fondamentale nel fermare l'avanzata del fronte islamico,

impegna il Governo:

1) ad esaminare una possibile riconsiderazione delle valutazioni sul Pkk, tenendo conto delle differenze tra le articolazioni politiche e partitiche in cui si declina la rappresentanza del popolo curdo nei diversi Paesi della regione;

2) a sostenere le forze curde di opposizione all'IS con l'invio di armi e mezzi adeguati al conflitto in atto, valutando l'opzione di una partecipazione diretta alle azioni di bombardamento aereo portate avanti finora dagli altri partner della coalizione internazionale;

3) ad implementare iniziative di assistenza umanitaria alle popolazioni curde per assicurare l'approvvigionamento di acqua e cibo, garantire la salute delle persone coinvolte e la creazione di nuovi alloggi, anche attraverso la realizzazione di un "campo Italia" nell'area di Erbil per l'accoglienza dei rifugiati.

(1-00356)