• Testo ODG - ORDINE DEL GIORNO IN ASSEMBLEA

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Atto a cui si riferisce:
C.9/02679-bis- ... premesso che: le attività turistiche e culturali, rappresentano storicamente una fonte di reddito importante nel nostro Paese, all'interno delle quali l'industria del turismo nazionale...



Atto Camera

Ordine del Giorno 9/02679-bis-A/276presentato daALTIERI Trifonetesto diDomenica 30 novembre 2014, seduta n. 342

La Camera,
premesso che:
le attività turistiche e culturali, rappresentano storicamente una fonte di reddito importante nel nostro Paese, all'interno delle quali l'industria del turismo nazionale ed estero nel suo complesso rappresenta circa il 9,4 per cento del PIL, impiegando all'incirca 2,5 milioni di addetti, pari al 10,9 per cento dell'occupazione nazionale;
le politiche d'incentivazione e di sostegno finalizzate alla valorizzazione delle mete turistiche italiane, in particolare nei riguardi di quei siti d'interesse storico-culturale, inseriti all'interno dell'UNESCO, quale patrimonio mondiale dell'umanità, rappresentano gli obiettivi principali di qualsiasi Governo anche al fine di contribuire in termini di crescita del prodotto interno lordo a sostegno dello sviluppo e di favorire incrementi occupazionali;
a tal fine, il miglioramento della qualità dell'offerta accresce la competitività delle destinazioni turistiche, in particolar modo nel Mezzogiorno d'Italia e rappresenta una leva indispensabile per la crescita e lo sviluppo;
nel nostro Paese, com’è peraltro è evidente, l'amministrazione pubblica con evidenti difficoltà, è in grado di reperire le necessarie risorse finanziarie da destinare direttamente alle spese e al sostentamento dei costi di gestione a favore delle Fondazioni liriche, musei, biblioteche, teatri, Fondazioni culturali, per gli interventi di manutenzione, protezione, restauro, promozione e valorizzazione di beni culturali, così come definiti dall'articolo 10 del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42 recante il Codice dei beni culturali e del paesaggio ai sensi dell'articolo 10 della legge 6 luglio 2002, n. 137;
le rilevanti riduzioni delle dotazioni finanziarie nei confronti degli enti locali, pari a circa 4 miliardi di euro, previsti all'interno del disegno di legge di stabilità 2015, che si ripercuoteranno inevitabilmente anche nei riguardi del settore della cultura e dell'arte, a livello regionale, evidenziano la necessità di politiche d'intervento alternative, rispetto a quelle tradizionali finalizzate ai trasferimenti economici nei confronti del settore della cultura e dell'arte italiana;
il credito d'imposta a tal fine, rappresenta uno strumento fiscale, ampiamente riconosciuto per le spese relative a interventi di ristrutturazione edilizia, per gli interventi di eliminazione delle barriere architettoniche, per l'incremento dell'efficienza energetica, nonché per le erogazioni liberali a sostegno della cultura (ArtBonus), la cui recente introduzione sta determinando positivi riscontri a livello settoriale;
l'articolo 7 della manovra economica per il triennio, a tal fine, interviene con il medesimo strumento, nei riguardi delle imprese che investono in attività di ricerca e sviluppo, attraverso una serie di misure agevolative volte a sostenere il comparto anch'esso interessato da una crisi finanziaria, particolarmente grave;
a tal proposito, prevedere la possibilità anche in via sperimentale, d'intervenire con misure similari come quelli in precedenza richiamati, da estendere anche in favore del sistema imprenditoriale nazionale che investe in favore delle attività turistico-culturali, volte a migliorare la qualità dell'offerta ricettiva per accrescere la competitività delle destinazioni turistiche, non potrà che determinare effetti virtuosi e migliorativi per il settore interessato,

impegna il Governo

a valutare, compatibilmente con le risorse finanziarie disponibili ed i vincoli di bilancio, l'opportunità di prevedere, nei prossimi interventi legislativi, misure ad hoc, finalizzate ad estendere anche per i soggetti che svolgono attività d'impresa nel settore turistico culturale, misure fiscali agevolative relative al credito d'imposta, in affinità con quelle indicate dall'articolo 1, commi 30 e seguenti del disegno di legge di stabilità per il 2015, che si rivolgono in differenti ambiti d'intervento.
9/2679-bis-A/276. Altieri, Ciracì, Distaso, Marti.