• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
S.4/00098 BITONCI - Al Ministro dello sviluppo economico - Premesso che: la crisi economica in atto nel Paese ha accentuato ancora di più le criticità legate al perpetrarsi di fenomeni di...



Atto Senato

Interrogazione a risposta scritta 4-00098 presentata da MASSIMO BITONCI
mercoledì 24 aprile 2013, seduta n.015

BITONCI - Al Ministro dello sviluppo economico - Premesso che:

la crisi economica in atto nel Paese ha accentuato ancora di più le criticità legate al perpetrarsi di fenomeni di concorrenza sleale, riconducibili ad una serie di pratiche irregolari che alterano il corretto funzionamento del mercato;

le economie dei Paesi emergenti da tempo minacciano l'Italia e l'Europa con politiche commerciali aggressive favorite da bassissimi costi di produzione, anche legati alla violazione dei diritti umani (sfruttamento del lavoro minorile) e dei più elementari standard di sicurezza del lavoro, della salute e dell'ambiente;

in un servizio della trasmissione televisiva "Le Iene" presso il Centro Ingrosso Cina, in corso Stati Uniti a Padova, sono stati denunciati alcuni casi di grave irregolarità riconducibile alla commercializzazione di alcuni prodotti sul territorio nazionale;

il fatto risale all'acquisto (senza rilascio di ricevuta fiscale) da parte dei due inviati de "Le Iene" presso il Centro Ingrosso Cina di Padova di una decina di giocattoli che, a seguito di successivi controlli, sono risultati assolutamente nocivi per la salute umana, in quanto presentavano tracce di composti chimici dannosi per la fertilità dei bambini (si veda l'articolo pubblicato su "Il Mattino di Padova" del 18 aprile 2013);

la denuncia di tali gravi forme di irregolarità è costata l'aggressione al giornalista e ai tecnici da parte di un fitto gruppo di cinesi, nel tentativo di mantenere nascosta la natura illecita delle attività che venivano svolte all'interno del Centro (si veda l'articolo citato);

quello che si è verificato a Padova è, a giudizio dell'interrogante, un fatto di assoluta gravità, che mette in luce l'esistenza e la diffusione in Italia di vere e proprie organizzazioni criminali che agiscono ai danni della salute dei cittadini, nel caso specifico dei bambini che non hanno alcuna capacità di difendersi da tali forme di sopruso;

il settore dei giochi e dei giocattoli è uno tra i più colpiti dalla concorrenza sleale; basti pensare che il fatturato nel 2010 è stato stimato in 29,4 milioni di euro;

con tale consapevolezza, nel 2011 si è recepito con decreto legislativo n. 54 del 2011 la direttiva 2009/48/ CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 18 giugno 2009, sulla sicurezza dei giocattoli;

nei pareri delle Commissioni competenti (10 a Commissione permanente del Senato e X Commissione permanente della Camera dei deputati), espressi in sede di esame del provvedimento (rispettivamente il 23 e il 22 febbraio 2011), sono state tuttavia messe in luce alcune carenze del testo che di fatto impediscono un efficace controllo sulla conformità dei prodotti alla normativa vigente in materia di sicurezza, di tutela della salute e dell'ambiente e di rispetto dei più elementari diritti dei lavoratori;

sempre in sede di parere, la X Commissione permanente (Attività produttive, commercio e turismo) della Camera ha ribadito la necessità di incrementare i controlli sulle merci contraffatte e di renderli più efficaci anche attraverso il ricorso al sequestro e alla distruzione dei prodotti in caso di mancanza di conformità non sanabile alle norme vigenti,

si chiede di sapere:

se e come il Ministro in indirizzo intenda intervenire per porre fine al perpetrarsi di fenomeni riconducibili a pratiche di concorrenza sleale da parte di Paesi extra Unione europea nei confronti delle imprese italiane in tutti i settori merceologici che sono più a rischio di contraffazione, tra cui quello dei giochi e dei giocattoli;

se non ritenga opportuno adottare iniziative affinché vengano incrementati e resi più efficaci i controlli sulle merci contraffatte, prevedendo anche il sequestro e la distruzione delle merci in caso di mancanza di conformità non sanabile alla normativa vigente.

(4-00098)