• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
C.4/07169 nell'ambito dell'applicazione del decreto legislativo n. 231 del 21 novembre 2007 (antiriciclaggio), gli istituti bancari hanno convocato i titolari dei conti correnti per procedere alla loro...



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-07169presentato daFORMISANO Aniellotesto diGiovedì 4 dicembre 2014, seduta n. 345

FORMISANO. — Al Ministro dell'economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:
nell'ambito dell'applicazione del decreto legislativo n. 231 del 21 novembre 2007 (antiriciclaggio), gli istituti bancari hanno convocato i titolari dei conti correnti per procedere alla loro identificazione attraverso il know your customer (KYC);
in base all'articolo 1, comma 2, lettera g) del suddetto decreto legislativo, nel relativo documento del Ministero dell'economia e delle finanze, si pongono gli obiettivi della identificazione del cliente, della registrazione e conservazione delle informazioni e della segnalazione delle operazioni sospette in base ai «dati identificativi»: il nome e il cognome, il luogo e la data di nascita, l'indirizzo, il codice fiscale e gli estremi del documento di identificazione o, nel caso di soggetti diversi da persona fisica, la denominazione, la sede legale e il codice fiscale o, per le persone giuridiche, la partita IVA;
sempre nel suddetto decreto legislativo, in relazione al Titolo II, Capo I, Sezione I, articolo 18 e 19 vengono stabiliti gli obblighi di adeguata verifica della clientela e le modalità di adempimento degli obblighi;
all'interrogante risulterebbe che alcune banche hanno sottoposto i propri clienti alla compilazione schede in cui venivano richiesti molti più dati identificativi di quelli richiesti dal decreto legislativo n. 231 del 2007, andando a schedare dati sensibili totalmente impropri rispetto alle reali necessità;
a parere dell'interrogante gli istituti bancari non hanno il potere di chiedere dati riguardanti la stretta «privacy» e che per giunta sono ininfluenti ai fini del controllo rafforzato dei traffici finanziari che contribuiscono ad una schedatura delle persone sui profili personali, oltre che patrimoniali e finanziari –:
se il Ministro sia a conoscenza di tale prassi, se essa debba ritenersi conforme alla legge, e quali iniziative intenda intraprendere, anche sul piano normativo e sentito il Garante per la protezione dei dati personali, per vietare la richiesta di dati personali ininfluenti sotto il profilo finanziario eventualmente stabilendo la forma del questionario in modo che contenga unicamente elementi utili ai fini delle disposizioni del decreto legislativo n. 231 del 2007. (4-07169)