Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA
Atto a cui si riferisce:
C.4/00111 secondo quanto si apprende dalla stampa locale, con il nuovo cambio d'orario introdotto da Trenitalia s.p.a., a giugno, spariranno di fatto sei pendolini Frecciabianca fino ad oggi in transito...
Atto Camera
Interrogazione a risposta scritta 4-00111presentato daNARDI Martinatesto diMercoledì 27 marzo 2013, seduta n. 5
NARDI. —
Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. — Per sapere – premesso che:
secondo quanto si apprende dalla stampa locale, con il nuovo cambio d'orario introdotto da Trenitalia s.p.a., a giugno, spariranno di fatto sei pendolini Frecciabianca fino ad oggi in transito su Livorno lungo la tratta tirrenica (Roma-Genova). Detti convogli, infatti, verrebbero deviati direttamente sulla città di Firenze;
in questo modo Trenitalia s.p.a. non farà altro che cancellare tutti i collegamenti «veloci» tra Livorno, Pisa, Roma e Grosseto, smantellando completamente la rotta veloce lungo la costa con tutti i disagi per i tanti pendolari (centinaia di studenti o lavoratori) diretti a nord o sud per motivi di studio o lavoro che si possono immaginare;
tale notizia ha rappresentato, infatti, un colpo durissimo per i viaggiatori, visto che i sei pendolini in questione (costruiti con materiale Etr 460 – Pendolini ETR 460/463) erano stati introdotti da Trenitalia a Livorno neanche un anno e mezzo fa, nel dicembre 2011, ed erano gli unici in grado di raggiungere Grosseto in soli 50 minuti;
il motivo di tale cancellazione deriva dal fatto che, per quanto superveloci, detti convogli non risulterebbero «economici» in termini di riscontro di biglietti venduti;
da giugno, in buona sostanza, la mappa ferroviaria vedrà sparire da Livorno centrale i tre Frecciabianca diretti da Roma a Genova e che passavano alle ore 9,15, alle ore 15,45 e alle ore 20,47; ed altri tre che percorrevano la rotta contraria, Genova-Roma, dunque in transito a Livorno alle ore 7,44, alle ore 14,04 e alle ore 21,04;
i sei pendolini in questione dirotteranno tutti all'interno, verso Firenze, per saltare completamente le stazioni di Livorno, Grosseto e Civitavecchia, raggiungendo da Firenze, direttamente Roma;
la decisione di Trenitalia in questione appare di eccezionale gravità, anche alla luce del disimpegno dimostrato dal precedente Governo Berlusconi rispetto al servizio pubblico locale che ha fatto sì che Trenitalia trasformasse progressivamente i treni intercity (treni finanziati dal contributo pubblico) in Eurostar (treni a libero mercato) –:
se corrisponda al vero quanto descritto in premessa e, in caso affermativo, quali interventi urgenti intenda assumere il Governo al fine di scongiurare l'ipotesi di stravolgere in modo così radicale la mappa ferroviaria toscana, con tutte le conseguenze pregiudizievoli che si possono immaginare nei confronti del diritto alla mobilità dei cittadini viaggiatori pendolari;
se intenda adottare ogni iniziativa di competenza affinché sia evitata in maniera chiara, da parte di Trenitalia s.p.a., la paventata soppressione dei treni Frecciabianca (Pendolini ETR 460/463), la cui scomparsa non può essere dettata da motivazioni legate unicamente alla loro economicità. (4-00111)