• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

link alla fonte scarica il documento in PDF

Atto a cui si riferisce:
S.4/00115 PEZZOPANE, FEDELI, AMATI, CHITI, MATURANI, ALBANO, SPILABOTTE, ZANONI - Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti - Premesso che, a quanto risulta agli interroganti: la strada...



Atto Senato

Interrogazione a risposta scritta 4-00115 presentata da STEFANIA PEZZOPANE
lunedì 29 aprile 2013, seduta n.016

PEZZOPANE, FEDELI, AMATI, CHITI, MATURANI, ALBANO, SPILABOTTE, ZANONI - Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti - Premesso che, a quanto risulta agli interroganti:

la strada statale 260-Picente è un'importante arteria di collegamento tra il capoluogo abruzzese e la città di Amatrice e attraversa i principali centri dell'Alta Valle dell'Aterno;

la strada statale 260 è stata per lungo tempo oggetto di accesi dibattiti riferibili a diverse ipotesi di percorsi alternativi, che prevedessero il congiungimento di abitati inizialmente esclusi, per quanto possibile alla luce delle dimensioni della strada stessa;

la strada in discussione assume la connotazione di arteria a scorrimento veloce a due carreggiate con corsia d'emergenza, guard-rail e svincoli adeguati, con la finalità di migliorare la viabilità dell'area;

la strada, dichiarata «opera di interesse nazionale» ai sensi della legge n. 443 del 2001 (cosiddetta legge obiettivo), è parte essenziale del progetto «strada dei parchi», arteria strategica che attraversa l'Abruzzo da Montereale sino a Castel di Sangro e per la cui realizzazione si stanno battendo da anni il Sindaco de L'Aquila e i sindaci dell'Alta Valle dell'Aterno, i consiglieri provinciali e regionali, nonché diversi parlamentari abruzzesi;

la realizzazione di quest'opera è dunque d'importanza strategica per il territorio dell'intera provincia de L'Aquila, poiché essa, con le strade statali nn. 80, 17, 153 e 5 ed ancora con la strada statale 17, quest'ultima fino al confine regionale, si configura come un'unica ininterrotta arteria che collega tutti i parchi della regione Abruzzo (Gran Sasso e Monti della Laga, Maiella-Morrone, Parco nazionale d'Abruzzo Lazio e Molise), tanto da aver assunto la denominazione di strada dei parchi nell'ambito del quadro di riferimento regionale (QRR) e nel piano territoriale provinciale (PTP) della provincia de L'Aquila;

in considerazione di detta strategicità, la stessa si configura quale cardine del progetto APE (Appennino Parco d'Europa), del quale la regione Abruzzo è coordinatrice;

la strategicità dell'opera è oggi ulteriormente supportata dalla realizzazione della «variante de L'Aquila», opera attesa da anni e per la cui realizzazione è necessario profondere, a parere degli interroganti, ogni sforzo, tenendo conto delle aspettative degli abitanti dei centri urbani che essa interessa, e della necessaria costruzione di un nuovo svincolo autostradale in prossimità della galleria di «Genzano» e del Nucleo industriale di Pile, come da proposta del Comune de L'Aquila per migliorare lo scorrimento veicolare in prossimità dell'area urbana e supportare i comparti produttivi di Pile, Sassa, Scoppito ed i centri dell'Alta Valle Aterno;

il 28 marzo 1985, il CIPE ha provveduto ad inserire la realizzazione del tronco L'Aquila-Amatrice, nell'ambito della prima fascia di interventi del piano decennale dell'Anas per la regione Abruzzo, prevedendo risorse per complessivi 65 miliardi di lire;

nello stesso anno è stato altresì aperto al traffico il primo lotto della strada in questione, nel tratto ricompreso tra l'innesto della ex strada statale 80 fino alla fine dell'abitato di Pizzoli;

con propria deliberazione n. 6445/C del 29 novembre 1993, la Giunta regionale d'Abruzzo ha provveduto ad approvare il piano decennale di grande comunicazione - 4o stralcio 1994/96 proposta di priorità - che comprende tra le altre opere anche il secondo lotto della strada regionale 260, di collegamento tra Pizzoli e Cagnano Amiterno, con una previsione di spesa iniziale pari a 25 miliardi di lire, i cui lavori sono stati appaltati nell'anno 1997;

la seconda Commissione consiliare permanente della regione Abruzzo ha dichiarato che, in considerazione della grande importanza che nella Regione vengono ad assumere i parchi nazionali e regionali quali occasioni per attivare lo sviluppo nelle zone interne dell'Abruzzo, è stata individuata una categoria di opere denominata interventi urgenti per il miglioramento dell'accessibilità alle aree ad alta valenza turistico-ambientale a cui è stata data appropriata priorità;

con atto deliberativo 218/C del 30 gennaio 1995, la stessa Giunta regionale ha ribadito l'opportunità del menzionato piano decennale, ivi comprendendo la previsione della strada in questione;

nel 2005 è stato finalmente inaugurato dalla prima firmataria del presente atto, all'epoca presidente della provincia de L'Aquila, e aperto al traffico il secondo lotto della strada regionale 260 Picente, nel tratto compreso tra il comune di Pizzoli ed il bivio di Cagnano Amiterno, frazione San Pelino;

in attuazione del primo programma ex legge obiettivo n. 443 del 2001, nell'allegato 2 alla deliberazione 21 dicembre 2001, n. 121, lo stesso CIPE ha ricompreso, tra gli interventi strategici di interesse nazionale, anche la strada «L'Aquila-Amatrice: Completamento interno corridoio adriatico-Dorsale stradale interna Amatrice-Montereale-L'Aquila-Navelli»;

in occasione di un incontro appositamente tenutosi presso la sede Anas de L'Aquila, alla presenza del capo compartimento ingegner Lelio Russo, nel corso del quale è stata affrontata la problematica connessa al completamento della strada regionale 260, con particolare riguardo alla realizzazione del terzo tratto (Cagnano-Amiterno-Marana di Montereale) e del quarto lotto (Marana-Cavallari di Montereale), lo stesso ingegner Russo aveva annunciato l'appalto delle opere entro la fine dell'anno 2011;

considerato che:

è trascorso ormai più di un mese dall'11 febbraio del 2013, quando l'assessore ai trasporti della Regione Abruzzo Giandonato Morra ha convocato un incontro per fare il punto sullo stato dell'appalto dei lavori sulla superstrada L'Aquila-Amatrice;

a seguito di tale riunione la Regione Abruzzo ha annunciato di voler portare a termine le relative conferenze dei servizi per il quarto lotto e di voler procedere con l'individuazione delle risorse necessarie (dieci milioni di euro) per l'avvio dei lavori per il completamento del terzo lotto, dell'arteria, riconoscendo il grande valore strategico dell'opera;

nella stessa occasione alcuni rappresentanti delle istituzioni locali hanno ribadito come sarebbe stato necessario, prima di procedere con il quarto lotto, chiarire dove e quando reperire le risorse necessarie alla prosecuzione dei lavori del terzo lotto;

da allora, tuttavia, nulla si è mosso e alle parole non hanno fatto seguito azioni concrete, nonostante le numerose e ripetute sollecitazioni da parte delle stesse Istituzioni locali;

si tratta di ben 46 milioni di euro - 15 milioni per il terzo lotto (ne occorrono ulteriori 10) e 31 milioni per il quarto - in attesa di essere utilizzati,

si chiede di sapere:

se il Ministro in indirizzo sia a conoscenza di tali fatti e se non ritenga di dover intervenire, nell'ambito delle proprie competenze, con la massima sollecitudine, per verificare lo stato dell'appalto dei lavori della strada statale 260 Picente e fornire ai cittadini ogni chiarimento sui tempi reali di completamento dell'opera;

come siano state ripartite ed impegnate dal ministro pro tempore Matteoli le risorse stanziate sul "Piano speciale terremoto 2009" di cui al decreto-legge 28 aprile 2009, n. 39, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 giugno 2009, n. 77, pari a 200 milioni di euro, di cui 110 per nuove opere e circa 90 per manutenzioni straordinarie;

se non ritenga necessario adoperarsi con la massima sollecitudine per reperire le risorse necessarie al completamento del terzo lotto, pari a 10 milioni di euro, attingendo, laddove necessario, alle risorse stanziate sul "Piano speciale terremoto 2009";

quali urgenti iniziative di propria competenza intenda adottare per favorire il completamento del progetto in questione, rispondendo alle legittime richieste e aspettative dei cittadini e di un territorio che ormai da troppo tempo attende il completamento di tale importantissima opera, per far sì che questa non resti l'ennesima, inutile, incompiuta opera del Paese con un inaccettabile spreco di preziosissime risorse.

(4-00115)