• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
C.4/07213 nei giorni scorsi i media hanno diffuso la notizia di numerose comunicazioni, avvisi e diffide che ispettori, mandatari ed agenzie delle SIAE — Società italiana autori ed editori —...



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-07213presentato daBOCCADUTRI Sergiotesto diMercoledì 10 dicembre 2014, seduta n. 347

BOCCADUTRI. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, al Ministro dell'economia e delle finanze . — Per sapere – premesso che:
nei giorni scorsi i media hanno diffuso la notizia di numerose comunicazioni, avvisi e diffide che ispettori, mandatari ed agenzie delle SIAE — Società italiana autori ed editori — starebbero consegnando e inviando ai gestori di centinaia di esercizi commerciali di tutta Italia, rappresentando il rischio di incorrere in sanzioni di carattere anche penale, qualora non paghino non meglio precisati compensi alla SIAE e a prescindere dalla circostanza che diffondano al pubblico musica appartenente al repertorio da quest'ultima amministrato o meno;
una delle comunicazioni in questione, ad esempio, recita: «Si comunica che la legge 633/41 articolo 171 prevede la denuncia penale alle autorità di Polizia Giudiziaria in caso di mancata richiesta di autorizzazione alla Siae e dei relativi pagamenti in caso di diffusione o esecuzione musicale in qualsiasi forma. Si invita pertanto a regolarizzare la posizione nei tempi indicati onde evitare seguiti penalmente rilevanti». Tale comunicazione è diffusa in ciclostile tra decine di esercizi commerciali in diverse regioni italiane, a firma dei rappresentanti sul territorio della SIAE e all'indirizzo di onesti commercianti che, magari, utilizzano musica di pubblico dominio o musica estranea al repertorio amministrato dalla SIAE e regolarmente loro licenziata da società diverse di gestione dei diritti;
contrariamente a quanto riferito dalla SIAE nelle citate comunicazioni, la legge sul diritto d'autore si limita a prevedere sanzioni — anche di carattere penale — per le sole ipotesi in cui si diffondano al pubblico opere musicali coperte da diritto d'autore senza l'autorizzazione del relativo titolare, ove necessaria e che tale autorizzazione, naturalmente, può essere data da soggetti diversi rispetto alla SIAE o non essere affatto necessaria;
pertanto, la pratica commerciale della SIAE — ente pubblico economico a base associativa sottoposto alla vigilanza delle Autorità destinatarie della presente interrogazione — risulta secondo l'interrogante aggressiva ed idonea a rappresentare ai commercianti come reale e attuale una minaccia di sanzioni penali in realtà inesistenti allo scopo evidente di indurre questi ultimi al versamento alla SIAE delle somme da quest'ultima richiesta;
appare grave e preoccupante che un ente pubblico economico cui lo Stato attribuisce rilevanti funzioni di carattere pubblicistico a tutela del diritto d'autore ricorra a strumenti e dinamiche quali quelle di cui si è detto per lo svolgimento della propria attività, ledendo gravemente la libertà di impresa di commercianti e gestori di bar, ristoranti e hotel;
la condotta posta in essere dalla SIAE evidenzia secondo l'interrogante gravi profili di possibile rilevanza sotto il profilo della disciplina della concorrenza e in generale della liceità della medesima –:
se e quali iniziative le Autorità vigilanti intendano intraprendere in relazione a quanto descritto in premessa;
se non ritengano opportuno comunicare alla direzione generale della società la necessità di porre immediatamente fine alla pratica commerciale di cui alle premesse;
se ritengano quanto precede compatibile con l'esercizio da parte della SIAE di rilevanti attività anche in relazione al servizio di riscossione di imposte e tributi da parte dell'agenzia delle entrate.
(4-07213)