Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA
Atto a cui si riferisce:
S.4/00168 CARDIELLO - Ai Ministri dell'istruzione, dell'università e della ricerca e del lavoro e delle politiche sociali - Premesso che:
i lavori socialmente utili (LSU) sono stati previsti per...
Atto Senato
Interrogazione a risposta scritta 4-00168 presentata da FRANCO CARDIELLO
martedì 14 maggio 2013, seduta n.021
CARDIELLO - Ai Ministri dell'istruzione, dell'università e della ricerca e del lavoro e delle politiche sociali - Premesso che:
i lavori socialmente utili (LSU) sono stati previsti per offrire una possibilità di reinserimento lavorativo ai disoccupati di lunga durata e ai cassaintegrati, dando loro l'opportunità di indirizzare le proprie capacità lavorative in attività rivolte alla cittadinanza presso i Comuni di residenza;
il decreto legislativo 1° dicembre 1997, n. 468, recante "Revisione della disciplina sui lavori socialmente utili, a norma dell'articolo 22 della legge 24 giugno 1997, n. 196", ha introdotto misure di stabilizzazione per i soggetti impegnati nei LSU, prevedendo, tra le altre, delle corsie preferenziali per l'accesso al pubblico impiego;
in particolare, l'articolo 45 della legge 17 maggio 1999, n. 144, recante "Misure in materia di investimenti, delega al Governo per il riordino degli incentivi all'occupazione e della normativa che disciplina l'INAIL, nonché disposizioni per il riordino degli enti previdenziali", al comma 8, ha stabilito espressamente che "ai lavoratori impegnati in lavori socialmente utili assoggettati alla disciplina di cui all'articolo 12 del decreto legislativo 1° dicembre 1997, n. 468, è riservata una quota del 30 per cento dei posti da ricoprire mediante avviamenti a selezione di cui all'articolo 16 della legge 28 febbraio 1987, n. 56, e successive modificazioni";
con il trasferimento di competenze tra gli enti locali e gli uffici territoriali del Ministero dell'istruzione e sulla base di quanto disposto dal comma 8 dell'articolo 45 della legge n. 144 del 1999, si sarebbe potuto avviare un programma di stabilizzazione dei lavoratori socialmente utili che dal 1996 svolgono, all'interno delle scuole statali italiane, mansioni di vario genere (compresa quella delle pulizie), tutte assimilabili a quelle di collaboratore scolastico;
dal 2001 tali lavoratori, a seguito di una convenzione quadro sottoscritta tra il Ministero dell'istruzione, d'intesa con il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, e i quattro grandi consorzi di imprese e di società cooperative, CICLAT Scrl, consorzio nazionale Servizi Scrl, Manital e consorzio Miles servizi integrati, sono transitati dai provveditorati scolastici (attuali Uffici scolastici provinciali) alle aziende private;
considerato che, a quanto risulta all'interrogante:
tale accordo ha dato il via al processo di esternalizzazione dei servizi di pulizia nelle scuole e ha aggravato la condizione di precarietà e di sfruttamento dei lavoratori ex LSU, che a seguito di ciò hanno subito ulteriori riduzioni delle retribuzioni;
a peggiorare una già difficile condizione di disagio economico si è aggiunta la decisione (accordo del 14 giugno 2011 tra il Ministero, i consorzi e i sindacati) di avviare la procedura per l'attivazione della cassa integrazione guadagni in deroga;
in tutti questi anni, disattendendo la normativa italiana, non sono mai state messe in atto misure volte alla stabilizzazione degli ex LSU, che da sempre sono stati utilizzati per sopperire alle carenze di organico nelle scuole e, con il loro lavoro, hanno garantito un servizio efficiente e qualificato, così come riconosciuto anche dal Ministero;
attuare il processo di stabilizzazione con l'inserimento degli ex LSU nell'organico del Ministero farebbe risparmiare allo Stato 60 milioni di euro rispetto alla situazione attuale;
nell'anno scolastico 2013/2014 partirà il nuovo affidamento d'appalto per la fornitura dei servizi di pulizia e di altri servizi per gli istituti scolastici di ogni ordine e grado, bandita dalla Consip, che, viste le premesse, contribuirà a peggiorare le già precarie condizioni degli ex LSU,
si chiede di sapere:
quali azioni i Ministri in indirizzo intendano porre in essere al fine di tutelare la posizione lavorativa dei 12.000 lavoratori ex LSU che operano nelle scuole;
se non ritengano opportuno assumere ogni urgente iniziativa per sostenere il processo di stabilizzazione dei lavoratori ex LSU come personale amministrativo, tecnico ed ausiliario (ATA), oggi già operanti in tutti gli istituti scolastici, come peraltro già accaduto in passato per il Ministero della giustizia, gli uffici tecnici erariali, l'Inps, nonché alcuni Comuni, producendo un significativo risparmio per il bilancio dello Stato.
(4-00168)